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L'autobiografia è un genere letterario che il critico letterario francese Philippe Lejeune ha definito "il racconto retrospettivo in prosa che un individuo reale fa della propria esistenza, quando mette l'accento sulla sua vita individuale, in particolare sulla storia della propria personalità".È scritto da chi, a un certo punto della propria vita, decide di rievocare le fasi già vissute e che sono state per lui particolarmente importanti. L'autore prende coscienza di sé attraverso i ricordi ed è protagonista delle vicende narrate. I tempi verbali per lo più sono al passato. Non sono presenti tutti i fatti della vita dell'autore, ma soltanto quelli che lui vuol far conoscere per presentarsi in un certo modo. Lo stile è generalmente "sostenuto" e vi sono poche inserzioni dialogiche, molte invece sono le riflessioni personali.
Festa mobile (A Moveable Feast) è un libro di memorie dello scrittore statunitense Ernest Hemingway rimasto incompiuto, pubblicato postumo nel 1964 con l'editing della sua quarta moglie, Mary Walsh. Del vasto materiale lasciato, la Walsh scelse 20 capitoli, scartandone altri 8. Dopo l'edizione del 1964, allestita appunto dall'ultima moglie, il nipote, Sean Hemingway, ha curato la restaurazione filologica del testo, reintegrando quei capitoli che furono scartati e ripristinando l'indice del testo secondo le originali intenzioni dell'Autore.
Boy è l'autobiografia di Roald Dahl, dai suoi primi anni di vita fino agli ultimi anni delle scuole superiori. Contiene illustrazioni di Quentin Blake. In questa autobiografia, lo scrittore narra le sue avventure da quando era un bambino fino agli ultimi anni delle scuole superiori, ai quali fan seguito la sua partenza per l'Africa tramite una società petrolifera per la quale lavorava e la partecipazione alla Seconda guerra mondiale dopo essersi arruolato nella Royal Air Force (RAF). Da Boy si può capire che Dahl prendeva spesso spunto dalla sua infanzia per creare i suoi racconti, per esempio, durante il racconto viene esplicitamente rivelata l'origine dell'idea del suo famoso romanzo La fabbrica di cioccolato. Il libro si apre con Punto di partenza dove Roald inizia raccontando l'origine della propria famiglia: il padre Harald, originario di una cittadina vicina all'attuale Oslo, decise di partire in cerca di fortuna con il fratello Oscar in quei Paesi che avevano più possibilità di fornir loro motivi di arricchimento. Harald aprì una società di forniture navali e con il successo degli affari economici arrivò anche la famiglia: Harald sposò Marie, una ragazza francese che gli diede due figli, ma che morì dopo la nascita del secondo. Nel 1920 la morte della sorella Astri turbò Harald al punto che, quando anch'egli si ammalò non si curò di prestare attenzione alla propria malattia e, poco tempo dopo, morì anch'egli. Sofie, al tempo incinta, dovette occuparsi dei cinque figli da sola. La prima scuola di Roald fu il giardino d'infanzia "Villa Olmo" gestito dalla signora Corfield e dalla signorina Tucker, vicino a Llandaff in Galles. A sette anni, Roald lasciò Villa Olmo per frequentare la Scuola della Cattedrale di Llandaff, scuola elementare maschile. Qui è complice dei primi scherzi innocui che gli costeranno però, severe punizioni corporali da parte del direttore Mr. Coombes. Roald verrà spesso punito a colpi di bacchettate: la prima volta dopo aver inserito un topo morto in un vaso di caramelle del negozio di dolci della città, gestito dalla signora Pratchett. In questo periodo però, conserverà anche i suoi più bei ricordi, come l'estasi di fronte ad un ragazzo più grande, scendere da una strada di collina in bicicletta a tutta velocità senza le mani al manubrio, oppure come le annuali vacanze estive passate in Norvegia in visita ai nonni: un anno viene permesso a Roald di partecipare ad una tradizione norvegese, dove alla fine di un grande banchetto, a coloro che sono reputati abbastanza grandi, vengono offerti dei bicchierini di liquore molto forte. Ognuno pronuncia il nome di un commensale, si sorregge lo sguardo del compagno mentre entrambi bevono il liquore. Così per ognuno dei commensali. La Norvegia, inoltre, essendo formata da tantissime piccole isolette era un puro divertimento per la famiglia che, ogni giorno, cambiava spiaggia esplorando le isole dove i ragazzi seppero imparare a nuotare e si sbizzarrirono in ogni tipo di attività, persino la pesca. All'età di 8 anni circa, un dottore norvegese toglie le adenoidi al piccolo Roald senza anestesia. A nove anni, Roald vive la prima avventura del collegio al St Peter's School, il più vicino a casa sua. Tra le cose che lo accompagnarono la più utile fu certamente la sua cassettina personale: un bauletto in legno con le proprie iniziali dipinte di nero sul coperchio. Ogni studente ne aveva una e coinsisteva nella scorta personale di ognuno, poteva contenere dolci o frutta che veniva spedita puntualmente ogni settimana da casa. Al St Peter's School la domenica mattina era riservata alla corrispondenza con i genitori: gli studenti, in classe, scrivevano delle lettere che sarebbero state spedite a casa; erano minuziosamente controllati dal direttore che teneva conto di ogni errore di ortografia e di ogni cattiva parola che screditava la scuola. Un personaggio di spicco in questo collegio fu la Sorvegliante: una donna bionda e terribile che gestiva l'infermeria. Una volta Roald finse di avere l'appendicite per poter tornare qualche giorno a casa, nostalgico della propria famiglia e, in seguito ad un incidente d'auto, si ritrovò a subire un'operazione al naso. Tornato al collegio, dovette affrontare il Capitan Hardcastle, terribile e autoritario insegnante che fece guadagnare a Roald le ennesime bacchettate sul sedere. A tredici anni, Roald cambiò scuola e iniziò a frequentare il collegio privato Repton School. Le prime cose che gli restarono impresse furono le divise e i Boazer. Questi ultimi erano dei ragazzi più grandi, prefetti, che avevano diritto di vita e di morte sui più piccoli: Quando non era il Direttore ad infliggere le punizioni, erano i Boazer. C'è da dire però, che di tanto in tanto agli studenti veniva recapitato un pacco spedito dalla Grande Fabbrica di Cioccolato di Cadbury. I ragazzini dovevano assaggiare le tavolette che essi gli spedivano e compilare degli appositi moduli con dei voti di preferenza e commenti sulla qualità. Passò due anni in quel collegio e ne vide di tutti i colori, come Corkers, un insegnante di matematica che fingeva di insegnare. Una volta lasciata la scuola, andò subito in cerca di un lavoro e a diciotto anni entrò a far parte della Shell Company. Dopo l'inizio della guerra dovette far parte della Royal Air Force ma un incidente gli impedì di continuare il servizio militare.
Il libro Autobiografia di uno Yogi (Autobiography of a Yogi, 1946, 1951) è l'autobiografia dello yogi e guru Paramahansa Yogananda, fondatore della Self-Realization Fellowship e principale attore dell'introduzione del Kriyā Yoga in Occidente. L'Autobiografia, best seller tradotto in 35 lingue, fu una delle prime opere a mettere in contatto il pubblico occidentale con la filosofia vedica. Oltre a narrare la vita materiale e spirituale di Yogananda, il libro è ricordato per i molti passaggi dedicati all'interpretazione vedica di elementi della cultura ebraica e cristiana (per esempio il Giardino dell'Eden), sia da parte di Yogananda stesso che del suo maestro Sri Yukteswar. Inoltre, vi si narra degli incontri fra Yogananda e numerosi personaggi celebri come Teresa Neumann, la santa Mâ Ananda Moyî, Mohandas Gandhi, Rabindranath Tagore, lo scienziato Luther Burbank (il libro è dedicato alla memoria di Luther Burbank, un botanico americano), e il Premio Nobel C. V. Raman. La Autobiografia fu un testo molto influente, tra l'altro, sulla cultura giovanile degli anni sessanta e settanta. La musica pop e rock lo dimostrano: Il suo guru, Sri Yukteswar, è uno dei personaggi che appaiono sulla copertina di uno degli album simbolo degli anni sessanta, Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles. È il primo in alto a sinistra; e proprio ispirandosi alla Autobiografia gli Yes realizzarono una delle loro opere più ambiziose, il concept album Tales from Topographic Oceans. L'edizione del 1946 di Autobiography of a Yogi in inglese è di pubblico dominio e può essere scaricata da Gutenberg L'edizione del 1951 di Autobiography of a Yogi, edizione definitiva e completa di tutti i materiali aggiunti da Paramahansa Yogananda dopo la prima edizione del 1946, è stata tradotta in oltre 35 lingue e in Italia è stata pubblicata nel 1951 dalla Casa Editrice Astrolabio. Nel 2009 la Casa Editrice Astrolabio ha ristampato l'Autobiografia di uno Yogi con una nuova traduzione curata dalla Self-Realization Fellowship. Nel 2016, a 70 anni dalla prima copia del libro, è stata prodotta una nuova edizione, copia esatta della prima, grazie alla casa editrice 'Ananda Edizioni' diretta dal discepolo Swami Kriyananda.
Fiat Mirafiori è un comprensorio industriale nella zona sud di Torino. Prende il nome dalla storica industria automobilistica FIAT, che oggi è spacchettata in varie aziende quali Fiat Chrysler Automobiles, FPT Industrial, CNH Industrial, Maserati, ecc. Il nome Mirafiori deriva dal quartiere omonimo in cui si trova (a sua volta derivato dal nome di un antico castello dei Savoia). In passato, fu il più grande complesso industriale italiano, nonché la fabbrica automobilistica più antica in Europa, oggi ancora parzialmente in funzione. Occupa una superficie di 2.000.000 m². Al suo interno si snodano 20 chilometri di linee ferroviarie e 11 chilometri di strade sotterranee che collegano i vari capannoni. La palazzina degli uffici, che si affaccia su corso Giovanni Agnelli, è un edificio di 5 piani lungo 220 metri, ricoperto di pietra bianca di Finale. La produzione di energia elettrica autoprodotta e consumata dello stabilimento è stata di circa 210 GWh/anno nel 2011. Nel suo comprensorio lavorano oggi circa 18 000 operai e nel 2012 vi sono state prodotte circa 41.600 autovetture.