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Renato Serra (Cesena, 5 dicembre 1884 – Monte Podgora, 20 luglio 1915) è stato un critico letterario e scrittore italiano. Gianfranco Contini riconobbe in lui elementi anticipatori della critica stilistica.
Gianfranco Contini (Domodossola, 4 gennaio 1912 – Domodossola, 1º febbraio 1990) è stato un critico letterario, filologo, accademico e partigiano italiano, storico della letteratura italiana e tra i massimi esponenti della critica stilistica.
La filologia italiana è la disciplina volta allo studio dei testi italiani, al fine di ricostruirne il testo corretto. È una branca della filologia romanza. Un primo esempio di tale attività è da ricercarsi già nel XVI secolo, con Pietro Bembo e l'Accademia della Crusca, sul problema della lingua e della pubblicazione dei testi antichi, ma trae il maggiore impulso dal positivismo tedesco di fine Ottocento, per l'attenzione al dato e al documento ed alla ricerca di prove per sostenere le congetture. Dopo la Prima guerra mondiale, in pieno relativismo, la produzione filologica diminuì, per riprendere alla fine della Seconda guerra mondiale grazie all'attività di Gianfranco Contini ed altri. In Italia la filologia è stata osteggiata a lungo dal magistero di Benedetto Croce e la chiusura culturale imposta dal regime fascista non ha aiutato l'avanzamento degli studi. Una vera e propria fioritura degli studi filologici si avrà negli anni Cinquanta, ossia dopo la morte di Benedetto Croce e la caduta del Fascismo. Sono di questi anni lavori fondamentali come i Volgarizzamenti del Due e Trecento di Cesare Segre, La prosa del Duecento di Cesare Segre e Mario Marti, i Poeti del Duecento di Gianfranco Contini, e poi il convegno bolognese Studi e problemi di critica testuale (1960), a cui partecipano i maggiori filologi italiani, in parte già affermati in parte che si affermeranno nel panorama accademico degli anni successivi.
Emilio Pasquini (Padova, 26 gennaio 1935 – Bologna, 3 novembre 2020) è stato un filologo e accademico italiano. Fu professore emerito presso l'Alma Mater Studiorum - Università degli Studi di Bologna, dove tenne l'insegnamento di Letteratura italiana. Allievo di Raffaele Spongano, di Umberto Bosco e di Gianfranco Contini, fu fra i maggiori studiosi italiani di Dante, e si occupò di aspetti rilevanti della cultura tre-quattrocentesca, fornendo importanti contributi filologici.
Gli Scrittori d'Italia è una collana di testi fondata nel 1910 e conclusa nel 1987 dall'editore barese Laterza. La collana nasceva con l'obiettivo di definire e divulgare un canone della cultura della nuova Italia, prendendo le distanze da una cultura troppo ancorata ai classici dell'Umanesimo e scegliendo di rappresentare anche la storia civile, ma non per questo meno importante, della neonata Italia. Il piano originario della collana prevedeva 660 volumi, dei quali 287 furono effettivamente pubblicati (incluse alcune seconde edizioni), per un totale di 179 opere.
Jacopo dei Benedetti, detto Jacopone da Todi e conosciuto come Iacopone da Todi (Todi, tra il 1230 e il 1236 circa – Collazzone, 25 dicembre 1306), è stato un religioso e poeta italiano venerato come beato dalla Chiesa cattolica. I critici lo considerano uno dei più importanti poeti italiani del Medioevo, certamente fra i più celebri autori di laudi religiose della letteratura italiana. La sua è una "voce vigorosa e sconvolgente", che si inserisce in modi e forme eccezionali nel contesto della nuova tradizione della lauda.Di Jacopone ci sono giunti, oltre alle Laude (di cui circa 90 di sicura attribuzione e numerose altre incerte), un'epistola latina a Giovanni della Verna, il celebre Pianto della Madonna e lo Stabat Mater, mentre vi sono dubbi su alcuni Detti e su un Trattato sull'amore mistico.
Bianco di Santi detto Bianco da Siena o Bianco da Lanciolina (Anciolina, 1350 circa – Venezia, 1399) è stato un religioso e poeta italiano. Fu probabilmente il maggiore epigono di Iacopone da Todi. Compose numerose laude che ebbero una grande fortuna nel Medioevo. Dapprima cardatore di lana a Siena, fu poi membro della compagnia dei Gesuati dal 1367.
Bernardo Bellincioni (Firenze, 25 agosto 1452 Milano, 12 settembre 1492) stato un poeta italiano.
Alberto da Giussano (in lombardo Albert de Giussan, in latino Albertus de Gluxano) è un personaggio leggendario del XII secolo che avrebbe partecipato, da protagonista, alla battaglia di Legnano (29 maggio 1176). In realtà, secondo gli storici, l'effettivo capo militare della Lega Lombarda nel celebre scontro militare con Federico Barbarossa fu Guido da Landriano. Analisi storiche fatte nel corso del tempo hanno infatti dimostrato che la figura di Alberto da Giussano non è mai esistita. In passato gli storici, tentando di trovare un riscontro reale, hanno ipotizzato l'identificazione della sua figura con Albertus de Carathe (Alberto da Carate) e Albertus Longus (Alberto Longo), entrambi tra i milanesi che firmarono nel marzo 1167 a Cremona il patto che istituiva la Lega Lombarda, oppure in un Alberto da Giussano menzionato in un ricorso del 1196 presentato a papa Celestino III sull'amministrazione della chiesa-ospedale di San Sempliciano. Queste, però, sono tutte identificazioni deboli, visto che sono prive di conferme storiche chiare e convincenti.