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Squadra Speciale Cobra 11 (titolo originale Alarm f r Cobra 11 Die Autobahnpolizei in italiano Allarme per Cobra 11 - La polizia stradale) una serie televisiva, poliziesca drammatica tedesca, creata da Claude Cueni, prodotta dal 1995 e trasmessa dal 12 marzo 1996 dalla rete televisiva RTL. La serie incentrata sulle inchieste di una coppia di commissari appartenenti alla Kripo Autobahn (Polizia autostradale criminale), sezione fittizia della Autobahnpolizei (Polizia autostradale). La serie ha successivamente generato due spin-off, intitolati Squadra Speciale Cobra 11 - Sezione 2 (2003-2005) e Turbo & Tacho (2013), sempre trasmessi da RTL. Caratteristica peculiare della serie il poliziesco drammatico, applicata principalmente nel contesto stradale e autostradale, dove i protagonisti si ritrovano a rischiare puntualmente la vita in situazioni delicate e pericolose, che culminano in frequenti inseguimenti in condizioni estreme, acrobazie, incidenti ed esplosioni spettacolari. Tali elementi, uniti all'attenzione per la suspense all'interno della sceneggiatura, hanno reso la serie molto popolare nel paese d'origine, contribuendo successivamente alla sua esportazione e trasmissione in oltre 120 stati; questo ha reso Squadra Speciale Cobra 11 la serie televisiva tedesca pi venduta all'estero. In Italia la serie trasmessa dal 7 gennaio 1999 su Rai 2.
Germania in autunno (Deutschland im Herbst) è un film collettivo, prodotto in Germania nel 1978 per iniziativa della Filmverlag der Autoren (cooperativa di autori tedeschi sorta nel 1971). Il film nacque dall'iniziativa di Theo Hinz, uno dei direttori della Cooperativa, in seguito al rifiuto degli organismi statali di finanziare un film sul terrorismo diretto da Reinhard Hauff. Un gruppo di autori aderenti alla Cooperativa decise così di realizzare una serie di episodi per raccontare il clima della Germania Ovest nel momento in cui il terrorismo colpiva in modo più drammatico. Gli episodi descrivono l'atmosfera del periodo secondo diverse prospettive, in forma documentaristica, tramite interviste o scavando nel privato degli stessi autori (in particolare l'episodio diretto da Fassbinder). Dopo l'uscita del film, Germania in autunno (in tedesco: Deutscher Herbst) divenne un'espressione comune per indicare il periodo attraversato dalla Germania alla fine del 1977, segnato da eventi come l'omicidio del banchiere Jürgen Ponto, il rapimento e l'uccisione dell'industriale Hanns-Martin Schleyer, il dirottamento di un aereo Lufthansa da parte di un gruppo di militanti del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e il misterioso suicidio nel carcere di Stammheim di tre esponenti della Rote Armee Fraktion. L'iniziativa intendeva esprimere la preoccupazione nella Germania dell'Ovest per le restrizioni degli spazi di libertà e di confronto culturale, conseguenti all'emergenza terrorismo e alle legislazioni speciali.Il libro Italia in autunno di Nicola Barilli prende il titolo da questo film.
Sinfonia d'autunno (in tedesco Herbstsonate; in svedese Höstsonaten) è un film del 1978 di Ingmar Bergman, tratto da un testo teatrale dello stesso cineasta; di produzione congiunta svedese e, per ragioni fiscali, tedesco-occidentale, fu l'ultimo film realizzato per il cinema da Bergman; i successivi lavori, seppur usciti in sala, furono concepiti originariamente per la televisione. Per la prima e unica volta nella sua carriera professionale Ingmar Bergman diresse la sua omonima, e altrettanto famosa, Ingrid Bergman, affiancata sulla scena da altri artisti già noti al regista, prima tra tutte Liv Ullmann (Sussurri e grida, L'immagine allo specchio), nell'occasione accompagnata dalla di lei (e dello stesso Bergman) figlia Linn, all'epoca undicenne; Gunnar Björnstrand (Il settimo sigillo) o ancora Erland Josephson (Verso la gioia, Scene da un matrimonio).
Le Rivoluzioni del 1989, a volte chiamate l'Autunno delle Nazioni, furono un'ondata rivoluzionaria avvenuta nell'Europa Centrale ed Orientale nell'autunno del 1989, quando diversi regimi comunisti furono rovesciati nel giro di pochi mesi. Il nome dato a questo evento ricorda quello delle Rivoluzioni del 1848, conosciute come la Primavera delle Nazioni. L'Autunno delle Nazioni iniziò in Polonia e si espanse anche all'estero, perlopiù in maniera pacifica, nella Germania Est, Cecoslovacchia, Ungheria, Bulgaria, Estonia, Lituania, Lettonia mentre la Romania fu l'unica nazione del blocco orientale che rovesciò il regime in maniera violenta giustiziando il capo di Stato. Questo evento alterò drasticamente la bilancia dei poteri mondiali, segnando, insieme al collasso dell'Unione Sovietica, la fine della Guerra Fredda e l'inizio dell'era post-Guerra Fredda.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l'Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto. Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Il termine Germani (chiamati anche Teutoni o, per sineddoche, Goti) indica un insieme di popoli parlanti lingue germaniche, nati dalla fusione fra gruppi etnici di origine indoeuropea e gruppi etnici autoctoni di origine paleo-mesolitica e neolitica nella loro patria originaria (Scandinavia meridionale, Jutland, odierna Germania settentrionale), che, dopo essersi cristallizzati in un'unica compagine, a partire dai primi secoli del I millennio si diffusero fino a occupare un'ampia area dell'Europa centro-settentrionale, dalla Scandinavia all'alto corso del Danubio e dal Reno alla Vistola. Da qui, a partire soprattutto dal III secolo, numerose tribù germaniche migrarono in molteplici ondate verso ogni direzione, toccando gran parte del continente europeo e arrivando fino in Nordafrica e in Nordamerica. Dopo il periodo delle migrazioni i popoli germanici attraversarono un nuovo periodo di etnogenesi dal quale emersero alcune nazioni odierne: i popoli scandinavi (Danesi, Faroesi, Islandesi, Norvegesi, Svedesi); i popoli tedeschi federati, ( compresi gli Austriaci e gli Svizzeri Alemanni); i popoli franconi (Fiamminghi, Olandesi, Lussemburghesi) e i popoli di matrice anglo-frisone (Frisoni, Inglesi), sebbene il lascito dei Germani sia presente in tutta Europa, anche in nazioni che non parlano lingue germaniche dove vari popoli germanici (Franchi, Burgundi, Goti, Longobardi, etc.) si fusero con le popolazioni locali non germaniche, dai paesi del Mediterraneo, alla Francia dove essi assunsero la lingua gallo-romanza locale, alla Russia (Variaghi). Dall'età moderna furono soprattutto gruppi germanici, almeno in origine, a fondare colonie nell'America del nord e in altre zone non europee. Da questo periodo in poi elementi culturali originariamente propri di gruppi germanici, quali la lingua inglese e la religione protestante che fu creata in ambito germanico nel XVI secolo, si sono diffusi in tutto il mondo anche tra popolazioni non germaniche.
Il campo di concentramento di Mauthausen, denominato campo di concentramento di Mauthausen-Gusen dall'estate del 1940, era un lager nazista, una fortezza in pietra eretta nel 1938 in cima a una collina sovrastante la piccola cittadina di Mauthausen, nell'allora Gau Oberdonau, ora Alta Austria, situata a circa venticinque chilometri a est di Linz. Considerato impropriamente come semplice campo di lavoro, fu di fatto, fra tutti i campi nazisti, «il solo campo di concentramento classificato di "classe 3" (come campo di punizione e di annientamento attraverso il lavoro)». Vi si attuò lo sterminio soprattutto attraverso il lavoro forzato nella vicina cava di granito, e la consunzione per denutrizione e stenti, pur essendo presenti anche alcune piccole camere a gas.
Il campo di concentramento di Dachau fu il primo campo di concentramento nazista, aperto il 22 marzo 1933 su iniziativa di Heinrich Himmler. Iniziò così per Dachau un periodo drammatico che vide legato indissolubilmente il nome della città al campo di concentramento. Dachau servì da modello a tutti i campi di concentramento, di lavoro forzato e di sterminio nazisti eretti successivamente e fu la scuola d'omicidio delle SS che esportarono negli altri lager Lo spirito di Dachau, il terrore senza pietà. Nel campo transitarono circa 200.000 persone e, secondo i dati del Museo di Dachau, 41.500 vi persero la vita. I deportati in arrivo dovevano percorrere una larga strada curata, la Lagerstrasse, al termine della quale era situato il cosiddetto Jourhaus, la "porta dell'inferno", il simmetrico edificio del comando di campo con una posticcia torretta di guardia sul tetto. Lo Jourhaus è attraversato nel mezzo da un grande arco d'ingresso al campo, completamente chiuso, a sua volta, da un esteso cancello in ferro battuto a due ante; al centro di esso un altro cancello più piccolo che reca la scritta: Arbeit macht frei. Con gli anni questo cinico slogan di Dachau, che significa "Il lavoro rende liberi", venne poi utilizzato in numerosi altri nuovi campi che via via si andavano costruendo, diventando il simbolo stesso della menzogna nazista sui lager. Il lavoro in quei luoghi infatti non liberò mai nessuno ma fu anzi usato come strumento di morte primario per il genocidio scientifico degli "indesiderabili", ritenuto vantaggioso per l'economia del Reich. Il campo di Dachau, insieme a quello di Auschwitz, è divenuto nell'immaginario collettivo il simbolo dei lager nazisti.
Autunno Tedesco è l'espressione coniata per definire l'atmosfera politica nella Repubblica Federale Tedesca tra il settembre e l'ottobre del 1977. Questo periodo fu caratterizzato dagli attentati compiuti dalla Rote Armee Fraktion, organizzazione terroristica di estrema sinistra nata pochi anni prima. La cosiddetta Offensiva '77 della RAF aveva come obiettivo la liberazione di alcuni membri fondatori della prima generazione della RAF e culminò nel rapimento e assassinio di Hanns-Martin Schleyer e nel dirottamento dell'aereo di linea della Lufthansa Landshut. In seguito alla liberazione degli ostaggi del Landshut i detenuti della RAF si suicidarono. L'Autunno Tedesco costituì una delle più gravi crisi nella storia della Repubblica Federale di Germania. L'espressione "autunno tedesco" deriva dalla pellicola ad episodi "Germania in autunno" del 1978, un'opera collettiva in forma documentaristica di undici registi del "Nuovo cinema tedesco" che illustra in modo critico e da varie prospettive la risposta dello Stato al terrorismo.