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Con il nome di salterio viene definita nel linguaggio biblico-liturgico l'organizzazione dei 150 Salmi da parte della Chiesa cattolica o di una Chiesa ortodossa in uno schema settimanale o quadrisettimanale, in maniera tale che nel corso della settimana o mese si possano recitare tutti (o quasi). Nel cattolicesimo, inoltre, il salterio è la base della Liturgia delle ore e del Breviario romano, cioè della preghiera liturgica dei chierici, dei religiosi, e anche di tutti i laici che vogliano farne uso.
Il salterio ginevrino è una raccolta di 126 melodie designate per il canto dei 150 salmi della Bibbia e di tre altri cantici biblici, tradotti e composti in forma metrica. Talvolta ci si riferisce ad essi come al “Salterio francese” o “Salterio ugonotto”, dato che originalmente queste melodie erano state designate per il canto di versioni metriche dei salmi in lingua francese. Composte per essere usate nell'ambito del culto della chiesa riformata, queste melodie sono diventate influente e significativo retaggio storico di quei cristiani che nel mondo si rifanno alla tradizione riformata o calvinista. Il prof. Paolo Ricca scrive nell'introduzione ai "Salmi della Riforma": Le melodie del Salterio ginevrino sono state composte fra il 1539 ed il 1562 nella città di Ginevra su richiesta e sotto la supervisione di Giovanni Calvino per accompagnare le traduzioni metriche dei salmi in lingua francese. Da allora ad esse non sono state aggiunte altre melodie, sebbene esse siano apparse in diverse forme, spesso alterate ritmicamente. Sono state armonizzate molte volte ed in molti modi, e spesso i testi sono stati usati senza melodia. Fino alla metà del XIX secolo queste melodie sono state ampiamente utilizzate nelle chiese riformate del continente europeo, nelle isole britanniche e in America. La seconda edizione della versione Diodati della Bibbia del 1641 contiene in appendice una traduzione in forma metrica dei salmi. Se e come venisse cantata non è sicuro. Del Salterio ginevrino esiste una versione italiana del 1700 diffusa fra le chiese riformate di lingua italiana in Svizzera. Successive ristampe hanno visto questi salmi gradualmente ridotti di numero e sostituiti in numero sempre maggiore da inni. Le melodie più popolari del Salterio ginevrino sono state pure usate come base per testi religiosi di tipo diverso. Il Salterio ginevrino, e il canto dei salmi in genere nell'ambito del culto, sta conoscendo oggi un risveglio di interesse ed è segno della stupefacente vitalità del salterio che così fortemente aveva impresso la preghiera biblica nella spiritualità dei riformati del Cinquecento.
La liturgia delle Ore è la preghiera ufficiale della Chiesa cattolica. Consiste nel canto di salmi, cantici e inni, con l'aggiunta di preghiere e letture dalla sacra Scrittura. Essa, secondo la stessa Chiesa, è partecipazione sacramentale alla preghiera personale di Gesù Cristo: egli continua incessantemente a pregare e lodare il Padre nella preghiera della Chiesa. Per il Rito Romano sono disponibili due edizioni ufficiali in lingua italiana: quella maggiore composta da quattro volumi e l'estratto in volume unico "La preghiera del mattino e della sera". La liturgia delle Ore è regolamentata dai Principi e Norme per la Liturgia delle Ore (PNLO).
Il Graduale Triplex è un graduale, un libro liturgico che contiene i canti della messa del repertorio gregoriano. È stato pubblicato nel 1979 ed è stato continuamente ristampato dall'Abbazia di Solesmes su mandato ufficiale della Chiesa cattolica. Nel 1974 si era riproposta l'edizione del Graduale romanum del 1908, adattandola naturalmente all'ordine delle norme della liturgia postconciliare, ma mantenendo la notazione quadrata intatta. Il Graduale triplex ripropone i medesimi canti del Graduale romanum, aggiungendo però al di sopra ed al di sotto del tetragramma i neumi della notazione metense e della notazione sangallese. Precursore era stata l'edizione del Graduel neumé, riproduzione della copia personale del graduale del 1908 di dom Eugéne Cardine, caposcuola dello studio scientifico semiologico degli antichi codici, che contiene innumerevoli richiami annotati a margine di particolare interesse per uno studio approfondito, nonché la trascrizione dei neumi di diversi manoscritti. Questa triplice notazione è l'originalità e la preziosità dell'opera. Infatti attraverso la comparazione delle notazione più antiche, si evita di considerare ogni singola notazione come fonte esclusiva e a sé stante di dati, secondo la prassi dello studio semiologico.
Il dulcimer è uno strumento musicale a corde pizzicate o percosse o talvolta sfregate con un archetto, cioè un salterio, che parrebbe derivare dal santur persiano. Secondo alcuni lo zither ed il pianoforte deriverebbero dal dulcimer. Il dulcimer è molto usato in Europa, specialmente nella musica irlandese e nella musica popolare rumena. In Europa, il salterio è presente in varie forme: in Svizzera come Hackbett nella repubblica Ceca come cimbal in Grecia come santoúri in Ungheria come cimbalom in Romania come țambal.In Cina è invece conosciuto come yangqin (in cinese: "cetra straniera").Il nome inglese dello strumento pare derivare dal latino dulcis ("dolce") e dal greco melos ("suono"). In italiano è talvolta chiamato anche dulcimero, dulcimelo, o dulcemele. È caratterizzato da lunghi ponticelli su cui poggiamo corde metalliche intelaiate a coppie (o gruppi di tre o quattro, ma comunque ciascuno riferito ad una nota). Lo si trova di varie misure con un numero di corde proporzionale alla grandezza. L'accordatura è il più delle volte diatonica. La nota più bassa (sol o re) si trova nell'angolo basso dello strumento. La scala diatonica sale spostandosi verso sinistra in alto. Alcuni salteri hanno un'ulteriore fila di corde per aggiungere note della scala cromatica. In questo caso vengono chiamati salteri cromatici per essere distinti dai diatonici. Un'accordatura media copre 3 ottave. Le corde di questo tipo di salterio sono percosse da martelletti (in inglese "hammers" da cui hammered dulcimer). Tipicamente tali martelletti sono fatti di legno duro (ciliegio, quercia, acero) ma non è raro trovarli in materiali plastici o metallici. Le estremità sono ovali o comunque arrotondate. Mentre in occidente i materiali di percussione sono principalmente rigidi in oriente si usano spesso materiali flessibili. I martelletti possono essere ricoperti di materiale come il feltro per attutire l'attacco del suono. Spesso le due estremità del martelletto possono essere adoperate per diversi tipi di sonorità.
La Chiesa cattolica (dal latino ecclesiastico catholicus, a sua volta dal greco antico καθολικός, katholikòs, cioè "universale") è la Chiesa cristiana che riconosce il primato di autorità al vescovo di Roma, in quanto successore dell'apostolo Pietro sulla cattedra di Roma. I suoi fedeli vengono chiamati cristiani cattolici. Formata da 24 Chiese sui iuris, la Chiesa latina in Occidente e 23 Chiese di rito orientale, che sono in comunione con il Pontefice, il nome richiama l'universalità della Chiesa fondata a partire dalla predicazione di Gesù Cristo e dei suoi Apostoli, costituita dal "Popolo di Dio" a sua volta formato da "tutte le nazioni della terra", la quale viene dichiarata sussistere in modo perfetto nella Chiesa cattolica visibilmente organizzata, e nella comunione dei battezzati (non macchiati dai peccati di eresia o di apostasia) senza tuttavia negare, almeno a partire dal Concilio Ecumenico Vaticano II, la presenza di elementi di verità nelle altre Chiese cristiane separate da essa con le quali ritiene invece di dover perseguire un'azione ecumenica e il riconoscimento di valori spirituali presenti nelle altre religioni. La formula latina subsistit in, impiegata dalla Lumen gentium, fu oggetto di molteplici interpretazioni e successivamente chiarita nel suo significato autentico dal dialogo fra la Conferenza episcopale spagnola e la Congregazione per la dottrina della fede, e nella dichiarazione Dominus Iesus. Tra le Chiese cristiane, secondo le statistiche, al 2007 contava il maggior numero di fedeli a livello mondiale, circa 1,2 miliardi, con un'alta percentuale in Europa e nelle Americhe.
Le ore canoniche sono un'antica suddivisione della giornata sviluppata nella Chiesa cattolica per la preghiera in comune, detta anche "Ufficio divino". Questa pratica liturgica deriva dall'uso di recitare preghiere, in modo particolare i salmi del salterio, ad ore prestabilite: ad esempio nel libro degli Atti si riporta che Pietro e Giovanni andavano al tempio per la preghiera pomeridiana. Il salmo 119 dice: Sette volte al giorno ti lodo per la tua giusta legge. La pratica delle ore canoniche è osservata da molte chiese, fra cui la Chiesa cattolica, le Chiese ortodosse e la Comunione anglicana. In particolare nella Chiesa cattolica di rito latino si riferisce anche ad un ordine di preghiere chiamato liturgia delle ore (liturgia horarum), ufficio divino (divinum officium), opus Dei (opera di Dio). Questo ordine di preghiere è contenuto nel "libro delle ore". La suddivisione oraria è approssimativa, variando nell'antichità la lunghezza delle ore del giorno secondo le stagioni. A qualsiasi ora del giorno: Ufficio delle letture (tradizionalmente era celebrato durante la notte, prima dell'alba: da qui il nome tradizionale di mattutino o "ufficio di vigilia" in diverse comunità religiose; "orthros" nelle Chiese orientali) All'alba: lodi, in occidente separato dal mattutino; detto anche "preghiera del mattino" Alle 6.00: Prima (oggi abolita nel rito latino) Alle 9.00: Terza Alle 12.00: Sesta Alle 15.00: Nona Al tramonto: Vespri Prima di coricarsi: Compieta
Franz Xaver Haberl (Oberellenbach, 12 aprile 1840 – Ratisbona, 5 settembre 1910) è stato uno scrittore, musicologo e organista tedesco. Fu uno studioso ed esperto della musica polifonica sacra del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento.
Il breviario è un libro liturgico usato in varie confessioni cristiane per pregare nei diversi momenti della giornata secondo la suddivisione delle ore canoniche.Storicamente sono stati utilizzati diversi breviari nelle varie parti della cristianità, come il Breviario di Aberdeen, il Breviario di Belleville, il Breviario di Stowe e il Breviario di Isabella, sebbene alla fine il Breviario romano sia diventato lo standard all'interno della Chiesa cattolica.