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Il Tito Speri è stato un sommergibile della Regia Marina.
Tito Speri (Brescia, 2 agosto 1825 – Belfiore, 3 marzo 1853) è stato un patriota italiano.
Martiri di Belfiore fu il nome dato al primo gruppo di patrioti italiani condannati a morte per impiccagione a Mantova tra il 1852 e il 1855 in pieno Risorgimento per ordine del governatore generale del Lombardo-Veneto, il feldmaresciallo Josef Radetzky. Prendono il nome dalla valletta di Belfiore, località all'entrata occidentale di Mantova, dove almeno undici delle sentenze di morte furono eseguite. Esse rappresentarono il culmine della repressione austriaca seguita alla prima guerra d'indipendenza e segnarono il conseguente fallimento di ogni politica di riappacificazione.
Le Dieci giornate di Brescia furono un movimento di rivolta della cittadinanza bresciana contro l'oppressione austriaca, che ebbe luogo dal 23 marzo (il giorno della sconfitta piemontese a Novara) al 1º aprile 1849. La fierezza dimostrata dagli insorti nei combattimenti valse alla città di Brescia la medaglia d'oro come "benemerita del Risorgimento nazionale" nel 1899, oltre che il celebre appellativo di "Leonessa d'Italia", coniato primariamente da Aleardo Aleardi nei suoi Canti patrii del 1857: La fortuna dell'espressione è tuttavia dovuta a Giosuè Carducci, che nel 1877 nelle sue Odi barbare, così descrive la fierezza della città: A seguito dell'orgoglio e della caparbietà mostrata dal popolo bresciano, il generale Haynau arrivò a dire: