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La storia della fotografia descrive le vicende che portarono alla realizzazione di uno strumento capace di registrare il mondo e di catturare un momento preciso grazie all'effetto della luce e della messa in luce di problemi relativi al concetto di osservazione istantanea, Utilizzando le scoperte e gli studi iniziati già nell'antica Grecia per lo più in ambito accademico aristotelico e platonico, l'idea di concettualizzare il divenire di una forma in immagine, di un concetto nella memoria, acquista un certo interesse: è la fotografia con i suoi primordi, camere ottiche, concetti geometrici, che si concretizzò agli inizi dell'800 e si sviluppò arrivando alla riproduzione del colore e all'utilizzo di supporti digitali, imponendosi inoltre come mezzo artistico capace di supportare e affiancare le altre arti visuali che nel frattempo seppero dotarsi di generi e scuole. La fotografia si è affermata nel tempo dapprima come procedimento di raffigurazione del paesaggio e dell'architettura, poi come strumento per ritrarre la nascente borghesia e il popolo. La diffusione sempre maggiore del mezzo fotografico portò ad uno sviluppo della sensibilità estetica e all'indagine artistica del nuovo strumento, consentendone l'accesso nelle mostre e nei musei. Ebbe inoltre un ruolo fondamentale nello sviluppo del giornalismo e nel reportage e il miglioramento della tecnologia ne contribuì l'estensione anche nella cattura di immagini dello spazio e della macrofotografia micromondo.
Henri Cartier-Bresson (Chanteloup-en-Brie, 22 agosto 1908 L'Isle-sur-la-Sorgue, 3 agosto 2004) stato un fotografo francese, considerato un pioniere del fotogiornalismo, tanto da meritare l'appellativo di "occhio del secolo". Teorico dell'istante decisivo in fotografia, ha anche contribuito a portare la fotografia di stampo surrealista (ispirata a Eug ne Atget) ad un pubblico pi ampio. stato uno degli esponenti pi importanti della cosiddetta Fotografia umanista
Grenoble (AFI: [ɡreˈnɔbl]; in francese [gʁə.ˈnɔbl] ; Granopoli in italiano; Grenoblo in arpitano) è un comune francese di 157.424 abitanti della Francia sud-orientale, capoluogo del dipartimento dell'Isère e antica capitale del Delfinato. Terzo comune per popolazione della regione Alvernia-Rodano-Alpi, dietro a Lione e Saint-Étienne, si trova al centro della seconda agglomerazione urbana della regione dopo quella di Lione: Grenoble-Alpes Métropole conta quasi 440.000 abitanti. Grenoble è anche il sedicesimo comune francese per popolazione nonché la più grande metropoli alpina, davanti a Innsbruck e Trento, primato che le ha valso il nomignolo di "capitale delle Alpi". L'area urbana, invece, con i suoi 675.122 abitanti, è l'undicesima di Francia (dati 2011). La città ha oltre 2000 anni di storia. In epoca gallo-romana il borgo gallico era noto con il nome di Cularo, in seguito ribattezzato Gratianopolis. La sua importanza crebbe durante l'XI secolo, quando i conti d'Albon scelsero la città come capitale della loro provincia, il Delfinato. Questo status, consolidatosi in seguito all'annessione alla Francia, le permise di sviluppare la propria economia: Grenoble divenne quindi una città parlamentare e militare, alla frontiera con la Savoia. I suoi abitanti, chiamati Grenoblois in lingua francese, si sono distinti in svariate vicende che hanno coinvolto la Francia, dalle Grandi Guerre d'Italia, alla Rivoluzione francese, fino alla seconda guerra mondiale. La città è stata anche teatro di svariati progressi in ambito sociale e scientifico. Grazie allo sviluppo industriale, iniziato nel XVIII secolo con la rinomata industria guantaria, accentuatosi nella seconda parte del XIX secolo con la "scoperta" dell'energia idroelettrica, Grenoble ha visto a poco a poco aumentare la propria importanza, con una crescita particolarmente accentuata durante il boom economico francese degli anni 1945-1975, periodo detto comunemente i Trenta gloriosi (les Trente Glorieuses): i giochi olimpici invernali del 1968 sono diventati il simbolo cittadino di questo periodo di grande trasformazione urbana e sociale. Proseguendo ancora oggi sulla via dello sviluppo, Grenoble si configura come un grande centro scientifico europeo.
Il centro internazionale di fotografia Scavi Scaligeri è uno spazio espositivo sotterraneo che è stato realizzato all'interno di un sito archeologico venuto alla luce tra il 1981 ed il 1983, nel quale vengono ospitate dal 1996 mostre fotografiche, oltre a workshop tematici, itinerari didattici, corsi di fotografia, spettacoli e letture. Situato nel cortile del Tribunale, nel pieno centro storico di Verona, a pochi passi da piazza delle Erbe, piazza dei Signori e dalle Arche scaligere, permette di vedere anche reperti romani, longobardi e medievali che si sono preservati nel sottosuolo.
Willy Ronis (Parigi, 14 agosto 1910 – Parigi, 12 settembre 2009) è stato un fotografo francese che si era dedicato alle immagini prese dal vivo (sur le vif) e in bianco e nero. Fu uno dei più importanti rappresentanti del movimento chiamato la Fotografia umanista.
Maria Monti, pseudonimo di Maria Monticelli (Milano, 26 giugno 1935), è una cantautrice, cabarettista e attrice italiana.
Carlo Cisventi (Garbagnate Milanese, 6 settembre 1929 – Milano, 21 maggio 1988) è stato un fotografo e fotoreporter italiano.
Carlo Bavagnoli (Piacenza, 5 maggio 1932) è un fotoreporter italiano. «Uno dei fotografi più significativi del panorama internazionale». Fotografo di Epoca, Bavagnoli è stato l'unico fotografo non statunitense a far parte in pianta stabile della équipe del magazine americano LIfe (1963 - 1972), imperniato principalmente sul fotogiornalismo internazionale. L'intero archivio fotografico del reporter, è oggi conservato presso la Biblioteca storica della Fondazione Cariparma di Busseto