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L'esercito nazionale dell'Afghanistan (Afghan National Army in inglese, ANA, اردوی ملی افغانستان in fārsì, افغان ملي اردو in pashtu) è l'arma terrestre delle forze armate afghane. È sotto il Ministero della Difesa a Kabul ed è in gran parte addestrato dalle forze NATO a guida USA. L'ANA è diviso in sette corpi d'armata, con il 201° a Kabul seguito dal 203° a Gardez, dal 205° a Kandahar, dal 207° a Herat, dal 209° a Mazar-i-Sharif, dal 215° a Lashkar Gah e dal 217° a nord. L'attuale capo di stato maggiore dell'ANA è il tenente generale Yasin Zia.L'esercito nazionale afghano affonda le sue radici all'inizio del XVIII secolo, quando la dinastia Hotak venne fondata a Kandahar a seguito dell'ascesa al potere di Ahmad Shah Durrani. Venne riorganizzato nel 1880 durante il regno dell'emiro Abdur Rahman Khan. Durante la prima e seconda guerra mondiale, l'esercito afghano venne finanziato dalla Germania ma l'Afghanistan rimase neutrale. Dagli anni sessanta ai primi anni novanta, l'esercito afghano venne addestrato ed equipaggiato dall'Unione Sovietica. Dal 1992, l'esercito si frammentò in milizie regionali sotto il comando di signori della guerra locali. Dopo la caduta dei Talebani avvenuta nel tardo 2001, il nuovo esercito nazionale afghano riprese vita grazie all'aiuto degli Stati Uniti d'America e di altri paesi NATO. Dal 2002, bilioni di dollari sono stati spesi per equipaggiamenti militari, strutture, e aiuti di ogni genere. Gran parte delle armi giunsero dagli USA, che spedirono ad esempio Humvee, fucili d'assalto M16 e giubbotti antiproiettile. Gli aiuti inclusero anche la costruzione di un quartier generale centrale e centri di addestramento sparsi nel paese.A partire dal 2014, la maggior parte dell'Afghanistan passò sotto il controllo del governo e la NATO svolse un ruolo di supporto. La maggior parte della formazione dell'ANA viene svolta presso l'Afghan National Security University. Nel 2019, l'ANA aveva circa 180.000 soldati su una forza autorizzata di 195.000.
I Curdi (in curdo: کورد) sono un gruppo etnico iranico originario dell'Asia occidentale. Geograficamente, questa zona prevalentemente montuosa, nota come Kurdistan, comprende gran parte della Turchia sud-orientale, l'Iran nord-occidentale, l'Iraq settentrionale e la Siria settentrionale. Comunità sparse di etnia curda vivono anche in Anatolia centrale e nel Khorasan. Inoltre, nel corso degli ultimi decenni, un vasto numero di curdi si è stabilito nelle principali città della Turchia occidentale (in particolare ad Istanbul), nonché in Europa occidentale, principalmente in Germania e in Scandinavia. Numericamente, si stima che i curdi siano compresi tra 30 e i 45 milioni di individui e che quindi costituiscano uno dei più grandi gruppi etnici privi di unità nazionale.Parlano principalmente le lingue curde e zazaki che appartengono al ramo delle lingue iraniane occidentali della famiglia indo-europea, da loro chiamata "Màda". Per quanto riguarda la religione, la maggior parte dei curdi pratica il ramo sciafeita dell'Islam sunnita. In Anatolia centrale, parte della comunità zaza pratica l'alevismo, mentre in Iraq e in Iran vivono numerose comunità praticanti lo yarsanesimo e lo yazidismo. In seguito alla prima guerra mondiale e alla sconfitta dell'Impero ottomano, i vittoriosi alleati occidentali avevano previsto uno stato curdo nel Trattato di Sèvres del 1920. Tuttavia questa promessa fu annullata tre anni dopo, quando il Trattato di Losanna fissò i confini della moderna Turchia e non previde tale disposizione, lasciando ai curdi lo status di minoranza nei rispettivi paesi. Questo fatto ha portato a numerose rivendicazioni nazionaliste sfociate in varie ribellioni e attività di guerriglia e in seguito anche a sistematici genocidi (in particolare in Iraq).
L'Afghanistan (AFI: /afˈɡanistan/, pronuncia tradizionale /afɡanisˈtan/; anche trascritto come Afganistan in italiano) , ufficialmente Repubblica Islamica dell'Afghanistan, è uno Stato senza sbocco sul mare di 652 864 km² e di 38 041 754 abitanti stimati nel 2019, con capitale Kabul. Confina a ovest con l'Iran, a sud e a est con il Pakistan, a nord con il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Tagikistan e con la Cina nella regione più a est della nazione (corridoio del Vacan). Le lingue ufficiali del paese sono il pashtu e il dari. Tra la caduta dei Talebani in seguito all'arrivo delle forze alleate e la riunione del gran consiglio per la stesura della nuova costituzione, l'Afghanistan veniva indicato dall'Occidente come Stato provvisorio islamico dell'Afghanistan. Con la sua nuova Costituzione il paese viene ora ufficialmente chiamato "Repubblica Islamica dell'Afghanistan". L'attuale presidente è Ashraf Ghani, in carica dal settembre 2014.
Abdur Rahman Khan (1844 – 1º ottobre 1901) fu emiro dell'Afghanistan dal 1880 al 1901; sotto il suo governo l'Afghanistan rinacque dopo la crisi causata dalla seconda guerra anglo-afghana.