Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Il popolo sahrawi o saharawi, cioè "sahariano" (italianizzazione del termine in arabo: الصحراويون, al-ṣaḥrāwī; in berbero Iseḥrawiyen, ⵉⵙⴻⵃⵔⴰⵡⵉⵢⴻⵏ) è costituito dai gruppi tribali arabo-berberi tradizionalmente residenti nelle zone del Sahara Occidentale gravitanti sul Sāqiyat al-ḥamrāʾ (Saguia el Hamra in spagnolo) e sul Wādī al-dhahab (Río de Oro) che, già nel corso della dominazione della Spagna, avevano cominciato negli anni trenta a reclamare la loro indipendenza. Sull'area, ricca di fosfati, avanzava però pretese anche il Marocco ed è per questo che le popolazioni della regione hanno conosciuto grandi difficoltà per realizzare le loro ambizioni e vedersi riconosciuti su un piano internazionale e persino inter-arabo. Le tribù sembra discendano da due gruppi insediatisi nell'area fin dall'epoca delle prime conquiste islamiche, alla fine del VII secolo d.C. Esse rivendicano un'ascendenza araba, per dimostrare la quale fanno riferimento al loro dialetto, definito Hassāniyya, un idioma parlato anche nella confinante Mauritania e nell'Algeria, caratterizzato da un impianto strutturalmente arabo pur con vari berberismi e tracce di idiomi nero-africani, come il wolof. In Marocco (forse con intenti politici) si tende a considerare il dialetto sahrawi di ceppo berbero, visto che gli abitanti indigeni della regione sono in particolare appartenenti al gruppo berbero dei Sanhāja, ma sulla questione dissentono i glottolinguisti che classificano l'idioma come appartenente al gruppo semitico della famiglia linguistica camito-semitica.
Il Sahara Occidentale è una regione del Nordafrica, ex colonia spagnola, il cui territorio è conteso tra il Marocco e il Fronte Polisario; quest'ultimo ne ha dichiarato l'indipendenza proclamando la Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi.
Il muro marocchino o muro del Sahara Occidentale (anche noto con il termine Berm) è una berma di lunghezza superiore ai 2.720 km, costruita dal Marocco nel Sahara Occidentale, motivato dal diritto di difendersi dal Fronte Polisario. Tale struttura difensiva è a tutti gli effetti una zona militare dove sono stati costruiti appositi bunker, fossati, reticolati di filo spinato e campi minati. Il campo minato che corre lungo la sua totale estensione è, per dimensioni, il più lungo al mondo, e si stima, in difetto, vi siano state depositato circa 6.000 mine anti-uomo. Si tratta del muro più lungo del mondo, dopo la muraglia cinese.Secondo le mappe fornite dalla Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO) e dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), una parte del muro marocchino si estende per diversi chilometri anche nel territorio riconosciuto a livello internazionale appartenente alla Mauritania.
Il Marocco (AFI: /maˈrɔkko/), ufficialmente Regno del Marocco (in arabo: المملكة المغربية, al-Mamlaka al-Maghribiyya, ovvero "Regno maghrebino"; in berbero: ⵜⴰⴳⴻⵍⴷⵉⵜ ⵏ ⵍⵎⴻⵖⵔⵉⴱ, Tageldit n Lmeɣrib), è uno Stato dell'Africa settentrionale, situato all'estremità più occidentale della regione del mondo arabo denominata Maghreb (traducibile in "Occidente"). Il toponimo Marocco deriva dal nome della città di Marrakech, traslitterazione francofona dell'arabo Marrākeš, derivato a sua volta dal termine berbero Mur-Akush (ossia Terra di Dio), che nel Medioevo era conosciuta in Europa come "Città di Marocco" (Cité de Maroc, Ciutat de Marroc, ecc.); il nome di Marrakech (o anche Marrakesh) venne assegnato alla città dal suo fondatore Yūsuf ibn Tāshfīn. Le coste sono bagnate dal Mar Mediterraneo e dallo Stretto di Gibilterra nella parte settentrionale, dall'Oceano Atlantico in tutto il tratto a ovest, mentre i confini terrestri sono con la sola Algeria a est e sud-est, e con la Mauritania a sud (poiché il Marocco rivendica la propria sovranità sul Sahara Occidentale), oltre che con le exclave spagnole di Ceuta, Melilla e la penisola di Peñón de Vélez de la Gomera a nord. Si tratta di una monarchia costituzionale: il sovrano è Mohammed VI, e il capo del governo è Saâdeddine El Othmani (PJD). Le lingue ufficiali del Paese sono l'arabo e il berbero (divenuta ufficiale insieme con l'arabo nella nuova costituzione). L'arabo è la lingua più parlata in Marocco, poiché anche i madrelingua berberi conoscono la lingua araba per il culto proprio dell'Islam. Il francese è la seconda lingua del paese ampiamente diffusa e parlata da una parte rilevante della popolazione, è anche la lingua prevalente nell'amministrazione, nell'economia e nella didattica.
Gli Accordi di Madrid, chiamati anche Accordo di Madrid o Patto di Madrid, furono un trattato tra Spagna, Marocco e Mauritania per porre fine alla presenza spagnola nel territorio del Sahara spagnolo, che fino all'inizio degli accordi di Madrid era una provincia spagnola ed ex colonia. Fu firmato a Madrid il 14 novembre 1975, sei giorni prima della morte di Franco, anche se non fu mai pubblicato sul Boletín Oficial del Estado. Questo accordo era in conflitto con la legge sulla decolonizzazione del Sahara, ratificata dal parlamento spagnolo (Cortes) il 18 novembre. A causa dell'accordo di Madrid, il territorio sarebbe stato poi diviso tra Marocco e Mauritania, senza alcun ruolo né per il Fronte Polisario né per il popolo Sahrawi in generale. A seguito degli accordi, il Polisario si è trasferito dal confine mauritano verso l'Algeria.