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Una organizzazione non a scopo di lucro (in inglese non-profit) una organizzazione che, non avendo scopi di lucro e non essendo destinata alla realizzazione di profitti, reinveste gli utili interamente per gli scopi organizzativi.
Il volontariato è un'attività di aiuto gratuito e spontaneo verso persone in condizioni di indigenza o che necessitano di assistenza oppure per fronteggiare emergenze occasionali o prestando opera e mezzi nell'interesse collettivo in maniera individuale o collettivamente in associazioni costituite per specifici scopi benefici.
L'espressione Terzo settore segue il Primo settore pubblico, il Secondo settore commerciale e identifica quegli enti che operano e si collocano al di fuori di questi due; esso è una realtà sociale, economica e culturale in continua evoluzione.
Il Servizio civile internazionale (SCI) è una organizzazione non governativa dedita ad attività di cooperazione e formazione allo sviluppo. Il principale strumento di azione dello SCI sono i campi di lavoro volontario, nati negli anni venti del XX secolo come risposta di obiezione non violenta alla prima guerra mondiale. Nei campi, piccoli progetti della durata massima di un mese, ogni anno circa diecimila volontari di tutto il mondo si incontrano mettendo in pratica i valori della pace, della solidarietà internazionale, della lotta alla disuguaglianza e all'oppressione. La branca italiana è parte del network internazionale, presente in 34 nazioni di tutti i continenti. È riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana
La giornata mondiale del volontariato (in inglese International Volunteer Day) è una ricorrenza internazionale celebrata il 5 dicembre di ogni anno. È stata così designata dalla risoluzione 40/212 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 17 dicembre 1985. Le celebrazioni sono coordinate dai volontari delle Nazioni Unite (in inglese United Nations Volunteers). Lo scopo della giornata internazionale del volontariato è quello di riconoscere il lavoro, il tempo e le capacità dei volontari in tutto il mondo. L'attività di volontariato è quella di sostenere le iniziative di pace, gli aiuti umanitari e di assistenza medica, il monitoraggio dei diritti umani e il supporto di organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Il 2001 è stato dichiarato Anno Internazionale del Volontariato, che ha contribuito all'attivazione progetti sostenuti da volontari, come ad esempio la nascita di Wikipedia, avvenuta il 15 gennaio 2001. Il tema della giornata internazionale del volontariato 2018 è stato "I volontari costruiscono comunità resilienti". Si è celebrato lo sforzo dei volontari nel fortificare l'ambito locale e la resilienza delle comunità nel momento di confrontarsi con i disastri naturali, i problemi economici e i condizionamenti politici. Con questo tema si vuole evidenziare la capacità dei volontari per costruire delle comunità resilienti. Per il 2019 il tema della giornata internazionale del volontariato è "Volontario per un futuro inclusivo".
I centri di servizio per il volontariato (CSV) nascono per promuovere, valorizzare e dare un sostegno concreto alle organizzazioni di volontariato, iscritte e non iscritte ai registri regionali e, al tempo stesso, sono da questi gestiti. I CSV sono stati istituiti dalla legge 266/91, legge quadro sul volontariato e, secondo quanto stabilito all'articolo 15, vengono finanziati dalle fondazioni bancarie, che ogni anno devolvono 1/15 dei loro proventi. Nel decreto ministeriale dell'8 ottobre 1997 vengono invece illustrate specificatamente le attività svolte dai centri di servizi per il volontariato. In particolare, i servizi erogati sono: servizi di sportello (informazione, orientamento, consulenza e accompagnamento sulla gestione di un'associazione di volontariato, dal punto di vista legale, fiscale, amministrativo, normativo; relazioni con le istituzioni e gli enti locali; fund raising e orientamento per nuovi volontari); servizi di formazione per i volontari e gli operatori, ma anche attività di consulenza per l'organizzazione e la gestione di percorsi formativi; sostegno alla progettazione (consulenza e accompagnamento nella progettazione, nella ricerca di finanziamenti, nella partecipazione ai bandi; sostegno ai progetti delle OdV mediante contributi economici o tramite assunzione diretta di azioni e prestazioni dei progetti stessi); supporto logistico (concessione di spazi e attrezzature per le attività delle associazioni; punti di incontro del volontariato nel territorio; servizi per la copisteria, uso del computer); promozione del volontariato (aiuto a migliorare la comunicazione in tutti gli ambiti di intervento; consulenza e collaborazione alle iniziative di comunicazione delle singole associazioni e alle campagne di promozione per far conoscere il volontariato e diffondere la cultura della solidarietà; attività e stage di volontariato per i giovani, anche nella scuola).I comitati di gestione dei fondi speciali per il volontariato (Co.Ge) sono invece i soggetti a cui compete l'amministrazione e il controllo dei finanziamenti destinati ai CSV. I Co.Ge. sono istituiti presso ogni regione e provincia autonoma. Nel 2015 i CSV sono presenti in tutte le regioni italiane, per un totale di 72 CSV, articolati in oltre 300 sportelli. Nella maggior parte delle regioni si è scelto di costituire un CSV per ogni provincia (come in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Campania), in altri casi si è optato per un unico centro di servizio per tutto il territorio regionale (come in Toscana e Sardegna) oppure, soltanto in Sicilia, per una presenza mista di centri provinciali e, contemporaneamente, interprovinciali o circondariali. Attualmente, 69 di questi CSV sono soci di CSVnet, il coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato, nato nel 2003 per raccogliere, dare continuità e rafforzare l'esperienza del Collegamento nazionale dei centri di servizio costituito nel 1999. La sua azione mira a rafforzare la collaborazione, lo scambio d'esperienze, di competenze e di servizi fra i CSV. È un luogo di collaborazione e confronto permanente per le tematiche di impegno dei centri di servizio. Svolge, inoltre, attività di formazione, comunicazione, consulenza, sostegno e accompagnamento ai CSV soci.
L'Associazione Nazionale Carabinieri (in acronimo ANC) fu costituita nel 1886. Nel 1956 fu redatto lo statuto organico e nel 1957 il suo regolamento d'esecuzione che, con qualche variante, regola ancora l'associazione. La sede è a Roma. Le linee guida sono quelle della solidarietà, assistenza morale, assistenza all'arma dei carabinieri, assistenza operativa qualora accompagnati da un carabiniere effettivo, servizi di vigilanza con autovetture d'appartenenza, in ausilio alle forze dell'ordine, creativa, ricreativa ed economica tra: carabinieri in congedo, in servizio, con le altre forze armate, le istituzioni e i cittadini. Negli ultimi anni, molte sezioni hanno costituito nuclei di volontariato che operano nell'ambito della protezione civile. Il sodalizio è composto da 1700 sezioni (dati 2011), di cui 1.673 in Italia e 27 all'estero. Ha oltre 200.000 soci (di cui circa 1.200 all'estero) e comprende 350 organizzazioni di volontariato.L'ANC ha un proprio giornale, Fiamme d'Argento, che invia trimestralmente agli iscritti. Organizza attualmente il Raduno nazionale ANC, di norma ogni due anni in una città diversa. Dopo Bari nel 2006, Bologna nel 2007, Latina nel 2008, Torino nel 2011, Venezia e Jesolo nel 2012, Milano nel 2016, il XXIV raduno nazionale si è svolto a Verona dal 19 al 21 aprile nel 2018. L'ANC fa parte del Consiglio nazionale permanente delle associazioni d'arma, denominato ASSOARMA. Il presidente nazionale è il gen. c.a. Libero Lo Sardo, eletto il 20 dicembre 2008. L'Associazione Nazionale Carabinieri è un ente regolato da: Statuto approvato con D.P.R. 1286 del 25 luglio 1956, con le varianti deliberate dal Consiglio Nazionale nelle sedute del 27 aprile 2006 e 2 ottobre 2007. F.n. 8/4303 in data 30 gennaio 2007 del Ministero della Difesa – Ufficio Legislativo. Iscrizione nel Registro delle persone giuridiche, ai sensi dell’art. 2 del DPR 10 febbraio 2000 n. 361 con protocollo n.33476/1471/2007 Area V URPG in data 22 maggio 2007 della Prefettura di Roma – Ufficio Territoriale del Governo.
L'Associazione Volontari Italiani del Sangue, nota anche con l'acronimo AVIS, è un ente del terzo settore che opera in Italia e in Svizzera nell'ambito della donazione di sangue e di emocomponenti. Fondato a Milano nel maggio del 1927 su iniziativa del medico Vittorio Formentano, il sodalizio si articola sul territorio con più di tremila sezioni locali ed è costituito da oltre 1 300 000 volontari che donano sangue intero, plasma, piastrine ed eritrociti in forma gratuita, periodica e anonima. In base al suo statuto, l'AVIS si configura come un'organizzazione non lucrativa di diritto privato, «apartitica, aconfessionale, che non ammette discriminazioni di genere, etnia, lingua, nazionalità, religione, ideologia politica»; tra le finalità e i compiti dell'associazione si annoverano inoltre la partecipazione alla pianificazione dell'attività trasfusionale, la promozione del volontariato e della solidarietà, nonché il sostegno a programmi di ricerca scientifica e di cooperazione allo sviluppo. Insignita della medaglia d'oro al merito civile e della medaglia al merito di prima classe della Protezione civile, l'AVIS afferisce alla Federazione internazionale delle organizzazioni di donatori di sangue, che ha contribuito a fondare. Con le altre organizzazioni di donatori costituisce il Coordinamento interassociativo volontari italiani del Sangue (CIVIS).
L'ANPAS (acronimo di Associazione Nazionale Pubbliche ASsistenze) è un'organizzazione di volontariato senza fini di lucro diffusa su tutto il territorio italiano. Attualmente, ad essa aderiscono 880 pubbliche assistenze e 282 sezioni. A livello europeo Anpas fa parte della rete SAMI - Samaritan International.