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La Repubblica Napoletana del 1799, ufficialmente Repubblica Napolitana, chiamata a volte impropriamente anche Repubblica partenopea, fu una repubblica proclamata a Napoli nel 1799, ed esistita per alcuni mesi sull'onda della Prima campagna d'Italia (1796-1797) delle truppe della Prima repubblica francese dopo la Rivoluzione francese.
Francesco Caracciolo (Napoli, 18 gennaio 1752 – Napoli, 30 giugno 1799) è stato un ammiraglio italiano.
Con l'espressione Repubbliche sorelle o Repubbliche giacobine si intendono i nuovi Stati, costituiti tra il 1797 e il 1799, nell'Europa centro-settentrionale e nella penisola italiana dopo l'occupazione militare francese, ispirati alle istituzioni e ai modelli della Francia rivoluzionaria.
Napoli (AFI: /ˈnapoli/ ; Napule in napoletano, pronuncia [ˈnɑːpulə] o [ˈnɑːpələ]) è un comune italiano di 944 148 abitanti, terzo in Italia per popolazione, capoluogo della regione Campania, dell'omonima città metropolitana e centro di una delle più popolose e densamente popolate aree metropolitane d'Europa. Fondata dai cumani nell'VIII secolo a.C., fu tra le città più importanti della Magna Grecia e giocò un notevole ruolo commerciale, culturale e religioso nei confronti delle popolazioni italiche circostanti. Dopo il crollo dell'Impero romano, nell'VIII secolo la città formò un ducato autonomo indipendente dall'Impero bizantino; in seguito, dal XIII secolo e per più di cinquecento anni, fu capitale del Regno di Napoli; con la Restaurazione divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone fino all'Unità d'Italia. Sede della Federico II, la più antica università del mondo ad essere nata attraverso un provvedimento statale, ospita, altresì, l'Orientale, la più antica università di studi sinologici e orientalistici del continente, e la Nunziatella, una delle più antiche accademie militari al mondo, eletta patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo da parte dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo. Luogo d'origine della lingua napoletana, ha rivestito e riveste tuttora un forte peso in numerosi campi del sapere, della cultura e dell'immaginario collettivo. Protagonista dell'umanesimo e centro illuminista di livello europeo, è stata a lungo un punto di riferimento globale per la musica classica e l'opera attraverso la scuola musicale napoletana, dando tra l'altro origine all'opera buffa.Città dall'imponente tradizione nel campo delle arti figurative, che affonda le proprie radici nell'età classica, ha dato luogo a movimenti architettonici e pittorici originali, quali il rinascimento napoletano e il barocco napoletano, il caravaggismo, la scuola di Posillipo ed il liberty napoletano, nonché ad arti minori ma di rilevanza internazionale, quali la porcellana di Capodimonte ed il presepe napoletano.È all'origine di una forma distintiva di teatro, di una canzone di fama mondiale e di una peculiare tradizione culinaria che comprende alimenti che assumono il ruolo di icone globali, come la pizza napoletana, e l'arte dei suoi pizzaioli che è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio immateriale dell'umanità.Nel 1995 il centro storico di Napoli è stato riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità, per i suoi monumenti, che testimoniano la successione di culture del Mediterraneo e dell'Europa. Nel 1997 l'apparato vulcanico Somma-Vesuvio è stato eletto dalla stessa agenzia internazionale (con il vicino Miglio d'Oro, in cui ricadono anche i quartieri orientali della città) tra le riserve mondiali della biosfera.
Lord Horatio Nelson, primo visconte Nelson e primo duca di Bronte (Burnham Thorpe, 29 settembre 1758 – Capo Trafalgar, 21 ottobre 1805), è stato un ammiraglio britannico. Per le sue vittorie nelle tre grandi battaglie navali in cui era comandante in capo, è ancora oggi ricordato come uno dei più amati e celebrati eroi nazionali d'Inghilterra; ma non mancano nella sua vita episodi controversi, come la parte avuta negli orrori seguiti alla fine della Repubblica Napoletana nel 1799. Il suo ruolo di Eroe Nazionale dell'Impero britannico, vittorioso in importanti battaglie, ha attirato su di sé l'attenzione di numerosi biografi, la maggior parte dei quali si è limitata a riproporre la consolidata biografia ufficiale, edita pochi anni dopo la morte con la collaborazione interessata del fratello di Nelson e di numerosi esponenti governativi. Recentemente alcune opere (specialmente il libro di Terry Coleman) hanno dedicato maggior attenzione a documenti ancora disponibili dai quali è possibile risalire ad un Nelson meno "agiografico".
I Gonzaga sono stati una delle pi note famiglie principesche d'Europa, protagonisti della storia italiana ed europea dal XIV al XVIII secolo. Governarono Mantova, dapprima come signori, a partire dal 1328, poi come marchesi e duchi fino al 1707. Governarono inoltre il marchesato e poi ducato del Monferrato; rami cadetti governarono poi in Italia: il Ducato di Guastalla, il Ducato di Sabbioneta, i marchesati di Vescovato, Luzzara, Palazzolo e Castel Goffredo, Castiglione e Solferino, i principati di Bozzolo e Castiglione, la contea di Novellara; all'estero un ramo cadetto govern i ducati francesi di Nevers, Rethel, Mayenne e il principato di Arches. Mantennero un ruolo di primo piano nel contesto politico italiano ed europeo grazie ai loro ambasciatori e a un'abile politica matrimoniale, che aveva portato a rinsaldare i rapporti con l'Impero, la Spagna, la Francia e con le dinastie sovrane e le famiglie nobili pi in vista del tempo.Aumentarono ancora il proprio prestigio legandosi in matrimonio nel XVII secolo con una delle pi importanti famiglie reali d'Europa, gli Asburgo, quando Eleonora Gonzaga divenne la prima imperatrice della casata, sposandosi nel 1622 con Ferdinando II. Eleonora Gonzaga-Nevers divenne a sua volta imperatrice sposandosi con Ferdinando III. Maria Luisa di Gonzaga-Nevers divenne per ben due volte regina di Polonia, sposandosi con Ladislao IV e Giovanni II. La famiglia diede inoltre i natali a un santo, a dieci cardinali e a dodici vescovi della Chiesa cattolica. La loro grande fama anche legata al fatto di aver promosso, per diverse generazioni, la vita artistica e culturale al pi alto livello. La collezione artistica dei Gonzaga (detta la "Celeste Galeria") era celeberrima, comprendeva infatti opere degli artisti pi rinomati del Rinascimento e dell'Et Barocca e venne venduta in buona parte al re d'Inghilterra Carlo I quando i sovrani di Mantova si trovarono in difficolt economiche. I Gonzaga, oltre alle arti visive, sostennero anche molte grandi opere letterarie e di musica.
Francesco della Marca (c. 1290 – dopo il 1344) è stato un francescano, teologo e filosofo italiano. Fu un attivo teologo fra Pietro Aureolo e Gregorio da Rimini, dalla parte di Guglielmo di Occam e Michele da Cesena, e oppositore di Papa Giovanni XXII, nelle dispute dei Fraticelli, che portarono alla sua espulsione dall'ordine nel 1329. Aveva idee innovative e spesso influenti in teologia filosofica, filosofia naturale, metafisica e teoria politica. Soprannominato nel XV secolo come "doctor succinctus" e "doctor praefulgidus", come osservabile dalle iscrizioni su uno degli affreschi del convento francescano di Bolzano, fu studiato e commentato sino all'inizio del XVI secolo, soprattutto per alcune tesi risalenti attorno al 1320 del suo Commento alle Sentenze. Per Sentenze o Sententiae si intendono i Libri Quattuor Sententiarum dichiarazioni autorevoli sui passi biblici che l'opera ha riunito di Pietro Lombardo (teologo). Francesco della Marca torna all'attenzione degli studiosi a partire dagli agli anni venti del 1900, nel francescano si riconoscono l'originalità delle sue vedute, che contribuiscono all'evoluzione del pensiero basso-medievale.
L'abbazia di Santa Maria di Maniace (chiamata anche Ducea di Nelson, Castello di Nelson , Ducea di Maniace o Castello Maniaci di Bronte) è un edificio che si trova al confine fra i comuni di Bronte e Maniace, nella città metropolitana di Catania. Fu fondata nel XII secolo dalla regina Margherita di Navarra, sposa di Guglielmo I di Sicilia, in onore del comandante bizantino Giorgio Maniace, principe e Vicario dell'Imperatore di Costantinopoli, i cui discendenti erano imparentati con la casa reale d'Altavilla. Venne donata in perpetuo insieme al feudo (15.000 ettari di superficie) nel 1799 dal re Ferdinando I delle Due Sicilie (a quel tempo Ferdinando IV Re di Napoli) all'ammiraglio inglese Horatio Nelson per gratitudine di aver represso la Repubblica partenopea, salvandogli il regno. Oggi il complesso è stato musealizzato.