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Ugo Manaresi (Ravenna, 1851 – Livorno, 1917) è stato un pittore italiano.
Renato Natali (Livorno, 10 maggio 1883 – Livorno, 7 marzo 1979) è stato un pittore italiano.
Giovanni Lomi (Livorno, 1889 – 1969) è stato un pittore e baritono italiano.
Federico Vincenti (Perugia, 6 febbraio 1885 – Perugia, 20 giugno 1954) è stato un presbitero italiano, riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”.
Il Dizionario degli italiani illustri e meschini dal 1870 a oggi è un'opera editoriale che raccoglie una serie di materiali biografici redatti da Giovanni Ansaldo. Si tratta di un dizionario biografico "non convenzionale", i cui contenuti rispondono a una scelta anticonformista, quella di dare risalto a biografie di figure minori, delle quali ben difficilmente era possibile trovare menzioni biografiche su enciclopedie e dizionari "tradizionali" (fra gli esempi di personaggi minori, che possono far luce sulla scelta editoriale, vi sono quelle del circense Darix Togni, della poetessa Annie Vivanti, l'archiatra pontificio Riccardo Galeazzi Lisi, lo scrittore Giosuè Borsi, il patriota Zeffirino Faina, ecc.). Inizialmente, i contenuti non erano concepiti per una destinazione libraria: essi, infatti, uscirono periodicamente su Il Borghese, rivista fondata e diretta da Leo Longanesi, in forma anonima, ma in realtà redatti da Ansaldo, in una rubrica aforistica e garbatamente ironica che il giornalista iniziò a curare dal 1951. Solo dopo la morte dell'autore, occorsa nel 1969, una selezione degli articoli fu riunita a cura di Marcello Staglieno e destinata a una pubblicazione autonoma uscita per la casa editrice Longanesi nel 1980. Il volume, inserito nella collana editoriale Il Cammeo, era stampato su due colonne e 253 pagine.
Amedeo Clemente Modigliani, noto anche con i soprannomi di Modì e Dedo (Livorno, 12 luglio 1884 – Parigi, 24 gennaio 1920), è stato un pittore e scultore italiano, celebre per i suoi sensuali nudi femminili e per i ritratti caratterizzati da volti stilizzati, colli affusolati e sguardo spesso assente. Si formò in Italia, andando dalla Toscana a Venezia e passando per il Mezzogiorno, fino a quando non giunse a Parigi nel 1906. La città francese era all'epoca la capitale europea delle avanguardie artistiche e in Francia entrò in contatto con personaggi come Pablo Picasso, Maurice Utrillo, Max Jacob, Jacques Lipchitz, Chaïm Soutine e altri. A Parigi frequentò anche importanti scrittori e poeti, come - ad esempio - Giuseppe Ungaretti. In Francia conobbe anche la pittrice Jeanne Hébuterne, destinata a divenire sua compagna di vita oltre che musa per i suoi dipinti. Nel 1909 iniziò ad avvicinarsi alla scultura ma, sebbene fosse il suo ideale artistico, dovette abbandonarla ben presto nel 1914 a causa delle precarie condizioni fisiche; da allora si dedicò solamente alla pittura, andando così a produrre una notevole quantità di dipinti, dai quali tuttavia non ricavò alcuna ricchezza. Artista bohémien, Modigliani non disdegnò certo il bere e l'uso di sostanze nocive, andando così a compromettere la sua instabile salute fisica già minata dalla tubercolosi, che infatti lo portò alla morte all'età di soli trentacinque anni, proprio all'apice del suo successo. È sepolto nel cimitero parigino di Père-Lachaise, insieme alla sua compagna Jeanne che, incinta del loro secondo figlio, si suicidò solo due giorni dopo la sua morte.