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La Porcellana Ginori a Doccia è stata una delle più prestigiose manifatture di porcellana europea. Nasce per volontà del marchese Carlo Ginori nel 1737, in una villa di sua proprietà a Doccia (oggi inglobata in Sesto Fiorentino). I discendenti di Carlo Ginori continueranno ad esserne i proprietari e a dirigerla fino al 1896, quando avverrà la fusione con la Soc. Ceramica Richard di Milano. "Lo sviluppo artistico della Manifattura di Doccia si presenta particolarmente articolato e [...] specchio delle differenti situazioni storiche e culturali che si avvicendarono nella storia della Toscana nell'arco di circa centocinquanta anni, dalla caduta degli ultimi Medici agli anni di Firenze Capitale."
La Richard-Ginori, controllata dalla Richard Ginori s.r.l., un'azienda fondata nel 1735 come Manifattura di Doccia dal marchese Carlo Ginori nella localit di Doccia (Firenze). famosa in tutto il mondo per la porcellana, la cui produzione ancora localizzata a Sesto Fiorentino, nonostante la fusione col gruppo industriale del milanese Augusto Richard, proprietario di altri stabilimenti, avvenuta nel 1896, da cui la denominazione attuale, e la costante crescita del volume del prodotto. Di rilevanza storica e artistica il relativo Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, adiacente allo stabilimento attuale, che raccoglie la produzione della manifattura dalla sua fondazione. La Richard-Ginori, ufficialmente fallita nel gennaio 2013, stata acquistata nel maggio 2013 dal gruppo Gucci, a sua volta controllato dalla societ francese Kering.
La porcellana è un particolare tipo di ceramica, che si ottiene a partire da impasti con presenza di caolino, feldspato e per cottura a temperature tra i 1300 e i 1400 °C. La porosità aperta è nulla, quella chiusa può raggiungere anche valori del 5%. Il materiale è di fase vetrosa, per cui la componente cristallina non supera il 40%. La porcellana viene suddivisa in differenti criteri fra i quali è la temperatura di cottura. La porcellana dura è formata da un impasto di caolino, feldspato e quarzo e richiede una temperatura maggiore di 1280 °C; la porcellana tenera si cuoce intorno ai 1200 °C. La porcellana presenta un rivestimento trasparente che viene applicato in crudo o dopo una prima cottura a temperature tra 800/900 °C. Il prodotto precotto per la smaltatura viene denominato degourdi. I componenti del rivestimento sono gli stessi dell'impasto, ma in proporzioni tali da conferire alla miscela una maggiore fusibilità. Per un maggiore grado di bianco, la cottura della porcellana si effettua con un primo periodo di riscaldamento in atmosfera ossidante, una fase ad elevata temperatura in atmosfera riducente e un processo di raffreddamento in atmosfera neutra.
Il Museo Richard-Ginori della manifattura di Doccia si trova a Sesto Fiorentino (FI) in via Pratese ed espone un'eccellente selezione delle opere prodotte dalla Manifattura Ginori a Doccia poi Richard-Ginori dalla fondazione ai giorni nostri. Il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite la Direzione regionale Musei.
La Villa Ginori a Doccia si trova a Sesto Fiorentino, nella zona di Colonnata.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Francesco Stefano di Lorena (Nancy, 8 dicembre 1708 – Innsbruck, 18 agosto 1765) è stato Imperatore del Sacro Romano Impero col nome di Francesco I dal 1745 alla morte. Già duca di Lorena dal 1729 al 1737 col nome di Francesco III, rinunciò al titolo cedendo la Lorena alla Francia e acquistando in cambio la corona del granducato di Toscana. Sposò Maria Teresa d'Austria, regina di Boemia e d'Ungheria, dalla quale ebbe sedici figli, tra cui i futuri imperatori Giuseppe II e Leopoldo II, le regine Maria Carolina di Napoli e Maria Antonietta di Francia, e la duchessa Maria Amalia di Parma. Insieme alla moglie fu il fondatore della dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le redini dell'Austria e degli stati ereditari asburgici sino alla prima guerra mondiale.
La ceramica islamica medievale occupava una posizione tra la ceramica cinese, leader incontrastata della produzione eurasiatica, e quella dell'Impero bizantino e dell'Europa. Per la maggior parte del periodo si può dire che sia stata tra le due in termini di risultati estetici e influenza, prendendo in prestito dalla Cina ed esportando e influenzando Bisanzio e l'Europa. L'usanza di bere e mangiare in stoviglie di oro e argento, l'ideale nell'antica Roma e in Persia, nonché nelle società cristiane medievali, era vietato dagli Ḥadīth, con il risultato che la ceramica e il vetro venivano usati per la manifattura delle stoviglie per le élite musulmane, poiché la ceramica (ma meno spesso il vetro) c'era anche in Cina, ma era molto più rara in Europa e a Bisanzio. Allo stesso modo le restrizioni islamiche scoraggiarono fortemente la pittura murale figurativa, incoraggiando l'uso architettonico di schemi di piastrelle decorative e spesso a motivi geometrici, che sono la specialità più distintiva e originale della ceramica islamica. L'era della lavorazione della ceramica islamica iniziò intorno al 622. Dal 633, gli eserciti musulmani si spostarono rapidamente verso la Persia, Bisanzio, la Mesopotamia, l'Anatolia, l'Egitto e successivamente l'Andalusia. La storia antica della ceramica islamica rimane alquanto oscura e speculativa poiché sono sopravvissute poche fonti dell'epoca. Oltre alle piastrelle sfuggite alla distruzione a causa del loro uso nella decorazione architettonica di edifici e moschee, molte ceramiche del primo medioevo sono andate completamente perdute. Il mondo musulmano ha ereditato importanti industrie ceramiche in Mesopotamia, Persia, Egitto, Nord Africa e successivamente in altre regioni. In effetti, l'origine della ceramica smaltata è stata rintracciata in Egitto, dove fu introdotta per la prima volta durante il IV millennio a.C. Tuttavia, la maggior parte di queste tradizioni fece un uso pesante della decorazione figurativa, che venne notevolmente ridotta, se non completamente rimossa, sotto l'Islam. Invece la ceramica islamica sviluppò la decorazione geometrica e vegetale a un livello molto elevato e fece un maggior uso di schemi decorativi costituiti da molte piastrelle rispetto a qualsiasi cultura precedente.
Carlo Benedetto Ginori Lisci, marchese di Riparbella, conte di Urbeck, patrizio di Firenze (Firenze, 29 novembre 1851 – Monaco di Baviera, 23 agosto 1905), è stato un imprenditore e politico italiano.