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Il carteggio Aspern (The Aspern Papers) è un racconto scritto da Henry James, pubblicato originariamente su The Atlantic Monthly nel 1888, seguito nello stesso anno dalla pubblicazione in un volume a sé stante. Il carteggio Aspern, uno dei racconti lunghi più conosciuti e acclamati di James, è basato su un aneddoto che James ascoltò riguardo a un discepolo di Shelley che provò a impossessarsi di alcune lettere di valore scritte dal poeta alla sorellastra di Mary Shelley, Claire Clairmont, la quale le custodì finché visse. La novella dimostra l'abilità dell'autore di generare suspense nel lettore, senza dimenticare di portare avanti l'intreccio della storia e l'evolversi dei suoi personaggi.
Giovanni Papini (Firenze, 9 gennaio 1881 – Firenze, 8 luglio 1956) è stato uno scrittore, poeta, saggista e terziario francescano italiano, noto anche col nome religioso di fra' Bonaventura. Intellettuale controverso e discusso, ma anche ammirato per il suo stile di scrittura, fu studioso di filosofia, di religione, critico letterario e acceso polemista, narratore e poeta, divulgatore del pragmatismo e delle avanguardie storiche come il futurismo e il post-decadentismo. Passò da una posizione all'altra su più fronti, sempre insoddisfatto e inquieto: si convertì dall'anticlericalismo e dall'ateismo accesi al cattolicesimo con punte di eterodossia e intransigenza; passò dal maledettismo e dall'interventismo convinto (prima del 1915) all'avversione verso la guerra. Negli anni trenta, dopo essere passato dall'individualismo al conservatorismo, aderisce infine al fascismo, mantenendo comunque un'avversione verso il nazismo e pentendosi poi del razzismo. Morì nel 1956 di malattia del motoneurone (sclerosi laterale amiotrofica di tipo bulbare), che lo affliggeva dal 1952. Pressoché rimosso dalla grande letteratura dopo la scomparsa principalmente per le sue scelte ideologiche, fu apprezzato e rivalutato in seguito; nel 1975, lo scrittore argentino Jorge Luis Borges lo definì un autore "immeritatamente dimenticato".