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Simone Signoret, pseudonimo di Simone-Henriette-Charlotte Kaminker (Wiesbaden, 25 marzo 1921 – Autheuil-Authouillet, 30 settembre 1985), è stata un'attrice e scrittrice francese. Considerata una delle più grandi attrici della storia del cinema, dalla forte personalità e dalle straordinarie doti di interprete, nella sua lunga carriera la Signoret vinse, tra gli altri, un premio Oscar, un premio César, tre premi BAFTA, un premio Emmy, un David di Donatello, il Prix d'interpretation feminine al Festival di Cannes e l'Orso d'argento al festival di Berlino. Lavorò con alcuni dei più grandi registi del suo tempo come Henri-Georges Clouzot, Luis Buñuel, Jack Clayton, Antonio Pietrangeli, René Clément, Stanley Kramer e Moshé Mizrahi. Tra i suoi film più celebri, Casco d'oro (1952), I diabolici (1955), Le vergini di Salem (1957), La strada dei quartieri alti (1959), Adua e le compagne (1960), La nave dei folli (1965), Chiamata per il morto (1966), Le chat - L'implacabile uomo di Saint Germain (1971) e La vita davanti a sé (1977).
Casco d'oro è il primo album della cantante italiana Caterina Caselli, pubblicato dall'etichetta discografica CGD nel 1966. Gli arrangiamenti e la direzione d'orchestra sono curati da Franco Monaldi, mentre tali ruoli per I Believe to My Soul sono rivestiti da Willy Brezza. Il disco è anticipato dal successo di Nessuno mi può giudicare, rivelazione del Festival di Sanremo dove è stato interpretato dalla Caselli in abbinamento con Gene Pitney, e da esso vengono tratti i singoli L'uomo d'oro/Perdono, contenente i brani presentati rispettivamente a Un disco per l'estate e Festivalbar, e Cento giorni/Tutto nero, il cui brano sul lato B è una cover di Paint It, Black dei Rolling Stones.