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Le Lettere a un provinciale (Lettres écrites par Louis de Montalte à un Provincial de ses amis et aux R.R. Pères Jésuites), meglio note come Le provinciali, sono una serie di lettere (diciotto in tutto) scambiate tra due personaggi fittizi (Louis de Montalte e un amico che vive in provincia, cioè lontano da Parigi e dagli ambienti - principalmente quelli della Sorbona - che fanno da sfondo alle questioni teologiche e morali dibattute nel testo). L'opera fu scritta da Blaise Pascal (1623-1662) a partire dal 1656, in occasione della censura pronunciata a danno di Antoine Arnauld e della sua espulsione dalla Sorbona. Le lettere furono pubblicate sotto falso nome e attribuite allo stesso Montalte. La prima lettera, datata 23 gennaio 1656, ebbe immediatamente un enorme successo, in un pubblico assai appassionato dai temi della salvezza e della grazia, così come erano discussi tra giansenisti e gesuiti.
Il cleuasmo è la figura retorica che consiste nell'atto dell'oratore di sminuirsi, cercando così, con una professione di umiltà, di attirarsi le simpatie dell'uditorio.Il nome deriva dal verbo greco χλευάζω, chleuazo, che significa "diminuisco", "sminuisco". Un mirabile esempio di cleuasmo è rappresentato dalle Lettere Provinciali del filosofo francese Blaise Pascal, opera nella quale l'autore interroga i sapienti con simulata umiltà. Alcuni esempi: Blaise Pascal: "Egli si mise a ridere, e mi disse freddamente: “Ditemi voi in qual senso lo intendete, e poi vi dirò quel che ne penso io”. Poiché le mie cognizioni non arrivavano a tanto, mi vidi nell'impossibilità di rispondergli". Álvaro de Campos: "Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso desiderare che esser niente". Molière: "Certo, signore, io non ho studiato come voi... ma...". "Probabilmente sono l'ultima persona a poter parlare in questa situazione...". "Non credo di avere l'autorità per parlare, ma...". "Io non ne capisco molto, ma...". "A mio modesto parere...".
Blaise Pascal (Clermont-Ferrand, 19 giugno 1623 – Parigi, 19 agosto 1662) è stato un matematico, fisico, filosofo e teologo francese. Bambino prodigio, fu istruito dal padre. I primi lavori di Pascal sono relativi alle scienze naturali e alle scienze applicate, contribuendo in modo significativo alla costruzione di calcolatori meccanici e allo studio dei fluidi: ha chiarito i concetti di pressione e di vuoto ampliando il lavoro di Torricelli; scrisse inoltre importanti testi sul metodo scientifico. A sedici anni scrisse un trattato di geometria proiettiva e dal 1654 lavorò con Pierre de Fermat sulla teoria delle probabilità che influenzò fortemente le moderne teorie economiche e le scienze sociali.; dopo un'esperienza mistica seguita ad un incidente in cui aveva rischiato la vita, nel 1654, abbandonò matematica e fisica per dedicarsi alle riflessioni religiose e filosofiche; morì due mesi dopo il suo 39º compleanno, nel 1662, dopo una lunga malattia che lo affliggeva dalla fanciullezza. Il suo quoziente d'intelligenza è stato stimato, da alcuni studiosi moderni, in un punteggio di 185.
Cesare Tito Elio Adriano Antonino Augusto Pio, nato come Tito Aurelio Fulvo Boionio Arrio Antonino (in latino: Titus Aurelius Fulvus Boionius Arrius Antoninus Pius; Lanuvio, 19 settembre 86 – Lorium, 7 marzo 161), è stato un imperatore romano dal 138 al 161. Imperatore saggio, l'epiteto pius gli venne attribuito per il sentimento di amore filiale che manifestò nei confronti del padre adottivo che fece divinizzare. Il suo regno fu caratterizzato da un'epoca di pace interna e di floridezza economica. L'unico fronte in movimento fu quello in Britannia, dove Antonino avanzò oltre il Vallo di Adriano, facendo erigere un altro vallo più a nord, che però fu abbandonato dopo solo venti anni dalla costruzione. Antonino mantenne sempre un atteggiamento deferente verso il senato, amministrò saggiamente l'impero evitando sperperi e non avviò nuove costruzioni importanti o riforme urbanistiche. Fu attento alle tradizioni religiose senza però perseguitare i culti non ufficiali. In questo periodo l'impero ottenne il pieno consenso delle élite cittadine e delle province, che beneficiavano ampiamente della Pax Romana.