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Il castello di Chambord è il più grande dei castelli della Valle della Loira e uno tra i più conosciuti e frequentati. È stato costruito per volontà del re Francesco I a partire dal 1519 nei pressi di una curva del fiume Cosson, corso d'acqua affluente del Beuvron che si getta a sua volta nella Loira. Sorge nel dipartimento del Loir-et-Cher, 14 km a nord-est di Blois e a circa 6 km dalla riva sinistra della Loira. Il castello fu una delle residenze dei re francesi e costituisce uno degli esempi più significativi di architettura rinascimentale in Francia. Nel 1981 fu iscritto nella lista dei siti Patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO, in cui rientra tuttora assieme, a partire dal 2000, a tutta la Valle della Loira. Dal 1840 il castello fa parte dei Monumenti storici di Francia e nel 2005 è stato iscritto nel circuito delle Residenze reali europee.
Il castello di Amboise, situato nell'omonima cittadina nel dipartimento dell'Indre e Loira, è situato in una posizione che domina la Loira. È incluso nella lista dei castelli della Loira. Prima di essere unito ai beni della corona reale di Francia nel 1434, il castello appartenne, per oltre quattro secoli, alla potente famiglia d'Amboise. Durante il Rinascimento, fu molte volte residenza di diversi re di Francia. Venne parzialmente distrutto dopo la Rivoluzione: del progetto di Carlo VIII rimanevano le residenze reali, la cappella di Saint-Hubert dove riposano i presunti resti di Leonardo da Vinci, le terrazze e le torri che danno al monumento una forma del tutto singolare. Il castello di Amboise fu oggetto di una classificazione tra i monumenti storici francesi, nella lista stilata nel 1840. Sebbene sia di origine medievale, il castello deve il suo aspetto attuale dai rimaneggiamenti e ampliamenti apportati da Carlo VIII nel 1492 e da Francesco I che ne fece la sua corte di residenza, portandovi artisti e personaggi di fama europea come Leonardo da Vinci che trascorse qui gli ultimi anni della sua vita si pensa anche che lui abbia avuto degli allievi che ha addestrato per diventare ottimi pittori ma la loro identità rimane tuttora sconosciuta.
La cattedrale metropolitana di Notre-Dame («Nostra Signora»; in francese cathédrale métropolitaine Notre-Dame, pronuncia [nɔtʁə dam]) è il principale luogo di culto cattolico di Parigi, chiesa madre dell'arcidiocesi di Parigi.Ubicata nella parte orientale dell'Île de la Cité, nel cuore della capitale francese, nella piazza omonima, rappresenta una delle costruzioni gotiche più celebri del mondo ed è uno dei monumenti più visitati di Parigi. In base alla Legge francese sulla separazione tra Stato e Chiesa del 1905, l'edificio è proprietà dello Stato francese, come tutte le altre cattedrali fatte costruire dal Regno di Francia, e il suo utilizzo è assegnato alla Chiesa cattolica.La cattedrale, basilica minore dal 27 febbraio 1805, è monumento storico di Francia dal 1862 e Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO dal 1991. Dal 1º settembre 2016 il rettore arciprete è monsignor Patrick Chauvet. Il 15 aprile 2019 è stata gravemente danneggiata da un imponente incendio che ha portato al collasso del tetto e della flèche. Nonostante la chiusura per i lavori di ripristino, la basilica resta la sede della cattedra dell'arcivescovo di Parigi, senza l'istituzione di una procattedrale.
Il castello di Angers, detto anche castello dei Duchi d'Angiò, si trova nella città di Angers, nel dipartimento del Maine e Loira, in Francia, su un promontorio che domina la Maine. Dopo che il sito fu frequentato sin dall'antichità per la sua posizione difensivo-strategica, i conti di Angiò vi posero la loro capitale, finché, sotto i Plantageneti, il regno di Francia acquisì la contea di Angiò. Luigi IX fece costruire l'attuale castello nel XIII secolo, trasformato dai duchi d'Angiò nel palazzo signorile nel XV secolo dove Iolanda di Aragona partorì Renato d'Angiò. Nel XVII secolo, a seguito delle guerre di religione, il re Enrico III di Valois ordinò la distruzione del castello, ma solo la parte superiore delle torri venne abbattuta. Dopo che, durante la seconda guerra mondiale, la fortezza fu trasformata prima in una prigione e poi in presidio e deposito di munizioni, dall'inizio del XXI secolo ospita l'arazzo dell'Apocalisse e, gestita per quanto riguarda l'apertura al pubblico dal Centre des monuments nationaux, è una delle attrazioni più visitate del Maine e Loira.
Il castello dei Duchi di Bretagna (in francese: Château des Ducs de Bretagne; in bretone: Kastell Duged Breizh) è un castello in stile medievale-rinascimentale, costruito tra il XIII e il XVI secolo nella città francese di Nantes, capoluogo della Loira Atlantica (Francia nord-occidentale), zona appartenente, dal punto di vista amministrativo, alla regione dei Paesi della Loira (dal 1969), ma geograficamente e storicamente legata alla Bretagna.
Carlo IX di Valois (Castello di Saint-Germain-en-Laye, 27 giugno 1550 – Castello di Vincennes, 30 maggio 1574) fu re di Francia (1560-1574), figlio di Enrico II e di Caterina de' Medici. Divenne re a soli dieci anni, alla morte del fratello Francesco II, in una situazione di grave crisi economica e di potere monarchico. Durante la reggenza della regina madre, che ebbe molta influenza su di lui, fu costretto a confrontarsi con lo scoppio di varie guerre civili di religione, che imperversarono per tutta la durata del suo regno, nonostante gli sforzi per restaurare l'autorità regia. Dopo diversi tentativi di riconciliazione, si giunse alla pace di Saint-Germain, stipulata tra la Corona e l'ammiraglio Coligny, uno dei capi del partito ugonotto. Per celebrare la conquista dell'armonia civile, fu celebrato il matrimonio della sorella Margherita con il principe del sangue ugonotto Enrico di Navarra, cui seguì pochi giorni dopo il massacro di san Bartolomeo. L'entità della strage si ripercosse sull'immagine pubblica del re, dipinto dalla propaganda ugonotta come un tiranno sanguinario, e dell'intera famiglia reale. In risposta al massacro vi fu la nascita di una serie di movimenti, come i Malcontent e i Monarcomachi, che si opponevano alla deriva assolutista che la politica monarchica aveva incominciato ad assumere dal regno di Francesco I. Gli ultimi anni di regno, furono segnati dall'aspra divisione familiare, che portò suo fratello minore Francesco d'Alençon a tentare un colpo di stato, supportato dai Malcontent, dagli intrighi della sorella Margherita e dal re di Navarra e dal principe di Condé, prigionieri a corte. Carlo IX morì di tubercolosi nel 1574. Non avendo generato eredi maschi legittimi, gli succedette il fratello Enrico III.
L'architettura statunitense ha una storia relativamente recente: i Nativi americani non vi hanno infatti lasciato edifici importanti come quelli presenti in Messico o in Perù e in riferimento ad essa si pensa spontaneamente ai grattacieli del XIX e XX secolo. Essendo propria di una società multiculturale ha avuto un carattere essenzialmente eclettico e, in modo diverso nei diversi stati, si è costituita grazie a numerosi apporti esterni.
L'architettura neoclassica in Toscana si affermò tra la seconda metà del Settecento e la prima metà dell'Ottocento all'interno di un quadro storico-politico sostanzialmente allineato a quello che interessò il resto della penisola italiana, sviluppando tuttavia caratteri originali. Infatti, a differenza di altre regioni, dove negli anni del rinnovamento giunsero spesso architetti da fuori, l'Accademia di belle arti di Firenze formò direttamente i protagonisti di una stagione particolarmente vivace, soprattutto nell'ambito del Granducato di Toscana.
Ancona (AFI: /anˈkona/, ; Ancona in anconitano) è un comune italiano di 98 866 abitanti, capoluogo della provincia omonima e delle Marche. Affacciata sul mar Adriatico, possiede uno dei maggiori porti italiani. Città d'arte ricca di monumenti e con 2400 anni di storia, è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione. Protesa verso il mare, la città sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il più ampio porto naturale dell'Adriatico centrale. I Greci di Siracusa, che fondarono la città nel 387 a.C., notarono la forma di questo promontorio e per questo motivo chiamarono la nuova città Ἀγκών, Ankón, che in greco significa "gomito". L'origine greca di Ancona è ricordata dall'appellativo con la quale è conosciuta: la "città dorica".