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Le fortificazioni di Reggio Calabria sono un insieme di strutture architettoniche - rocche, castelli, torri e bastioni - di epoca diversa che costituiscono quello che fu sistema di difesa della città e del suo territorio storico, che in tempi diversi ebbe necessità, a causa della propria configurazione geografica, di dotarsi di particolari strategie di tutela del proprio territorio. Una parte della storia cittadina, la più antica della regione, è scritta quindi nel suo sistema di fortificazioni. Tra le principali fortificazioni che sorgevano all'interno della città il Castello Aragonese di Reggio Calabria, la Cittadella (o Castelnuovo) a mare nei pressi della foce del Calopinace, la Batteria San Francesco e la Batteria San Filippo. Intorno alla città sorgevano quindi le cosiddette "quattro motte" principali tra quelle che vennero edificate sulle colline sopra la città quali Motta Rossa, Motta Anòmeri, Motta San Cirillo e Motta Sant'Aniceto, ed altri avamposti quali il Forte Catona (nel quartiere Catona, citato da Dante Alighieri nella Divina Commedia), la Torre Castiglia (tra i quartieri di Pellaro e Boccale II), la Torre San Gregorio (nel quartiere di San Gregorio). Più esternamente il Castello Ruffo di Scilla, o la Torre Cavallo e il Forte di Altafiumara nei pressi di Cannitello (quest'ultimo è oggi trasformato in uno dei più lussuosi e panoramici complessi alberghieri del mondo). In epoca moderna (fine Ottocento) sono poi sorte altre fortificazioni nel circondario di Reggio tra cui le batterie di Pentimele, la Batteria Modena (nel Rione Modena) che possiede quattro postazioni per obici, la Batteria Gullì (nel quartiere di Arghillà) a 136 metri s.l.m. con otto postazioni per obici, la Batteria San Leonardo (nel quartiere Catona) a 14 s.l.m. Ed altre fortificazioni nel circondario della città quali Poggio Pignatelli a 1 km dopo l'abitato di Campo Calabro, da qui è visibile la Batteria Matiniti inferiore a 316 s.l.m., a Matiniti Superiore sorge invece la Batteria Siacci 0 s.l.m. a 2 km da Campo Calabro con dieci postazioni per obici, la Batteria Beleno sorge invece nei pressi di Piale vicino Villa San Giovanni a 113 s.l.m. che fu distrutta durante la seconda guerra mondiale possiede otto postazioni per obici.
Il Castello di Santo Niceto, o Motta Santo Niceto (noto anche come Castello di Santo Niceto oppure Castello di San Niceto) è una fortificazione normanna costruita nella prima metà dell'XI secolo sulla cima di un'altura rocciosa, tra quelle che dominano la città di Reggio Calabria, nei pressi del centro abitato di Motta San Giovanni. Rappresenta uno dei pochi esempi di architettura alto medievale calabrese, nonché una delle poche fortificazioni bizantine sottoposte a lavoro di restauro e recupero.
Il castello Ruffo di Amendolea, fortezza medievale situata nell'omonimo paese nel pieno centro di quella che è conosciuta come l'area grecanica della provincia di Reggio Calabria, sorgeva in un ruolo altamente strategico, in quanto la valle della fiumara Amendolea costituiva in epoca storica il confine tra Locri e Reggio.