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Il trattato di Melfi fu un accordo stipulato da papa Niccolò II con Roberto d'Altavilla, capo della Contea di Puglia, e con Riccardo I di Aversa, signore di Genzano e conte di Aversa. Il trattato venne sottoscritto il 24 giugno 1059, in preparazione del concilio di Melfi I, e fu reso operativo dal successivo concordato di Melfi.
Melfi (AFI: [ˈmɛlfi]; Mèlfe in dialetto lucano) è un comune italiano di 17 543 abitanti della provincia di Potenza in Basilicata. Costituita da un centro storico di aspetto complessivamente medievale, la città è diventata un notevole centro industriale ed è sede di un buon numero di imprese. Il polo industriale di San Nicola di Melfi, sorto nei primi anni novanta, ospita la fabbrica automobilistica SATA.
Le Costituzioni di Melfi (dette anche Liber Augustalis) erano un insieme di norme e leggi emanate nel corso del XIII secolo e volte a regolamentare gli aspetti economici e la vita sociale nell'ambito del regno di Sicilia. Esse costituiscono una tra le manifestazioni della cultura di Federico II di Svevia, pur ricollegandosi per molti aspetti alle precedenti Assise di Ariano già emanate in epoca normanna.Le Costituzioni furono promulgate il 1º settembre 1231 dall'imperatore svevo nella città di Melfi e raccolte nel Liber Augustalis, ma nei decenni successivi i testi normativi subirono alcune modifiche. Nel loro complesso, rappresentano la sintesi delle culture giuridiche dell'epoca normanno-sveva che l'hanno alimentate tra il 1140 e il 1247.
Il Concordato di Melfi è un accordo ufficiale stipulato il 23 agosto 1059, quasi al termine del primo concilio di Melfi, tra il Papa Niccolò II, Roberto d'Altavilla (il Guiscardo) e Riccardo I di Aversa, a conferma del precedente Trattato di Melfi.