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Per quasi tutte le confessioni cristiane, lo Spirito Santo è la Terza Persona (ipostasi) della Santissima Trinità, con le altre due Persone di Dio Padre e di Dio Figlio. Secondo il mistero trinitario (dogma della fede cristiana), ognuna delle tre Persone è totalmente Dio: Padre Dio, Figlio Dio (Gesù Cristo), e Spirito Santo Dio. La divinità dello Spirito Santo è professata nel Simbolo niceno-costantinopolitano: "Crediamo/Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre (e dal/al Figlio), e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti". Nella fede cattolica, lo Spirito Santo procede congiuntamente dalle altre due Persone, il Padre e il Figlio (dottrina del Filioque). Secondo la fede delle chiese orientali, invece, lo Spirito Santo procede esclusivamente da Dio Padre. Con il termine tecnico procedere si intende una derivazione che non ha implicazioni temporali né di priorità, in quanto lo Spirito Santo non può intendersi teologicamente né creato o generato in un tempo successivo alle altre due divine Persone, né meno importante di esse ai fini dell'opera di Dio dell'universo, del compimento della Creazione e della salvezza del genere umano. Secondo l'eresia modalistica procede come forza, secondo l'eresia ariana procede come creatura, secondo la dottrina trinitaria procede come Persona. Nel Vangelo secondo Giovanni, lo Spirito Santo Dio è indicato col termine greco di Paraclito (soccorritore). La Pentecoste è la Solennità liturgica riservata allo Spirito Santo Dio, che ne celebra il dono di Gesù Cristo alla Sua Chiesa apostolica.
Il libro delle preghiere comuni (in inglese: Book of Common Prayer) è il testo di riferimento dottrinale e liturgico della Chiesa d'Inghilterra e delle chiese aderenti alla Comunione Anglicana che, diversamente dalle altre confessioni cristiane, non ha storicamente ritenuto opportuno, per l'uniformità della pratica religiosa, la stesura di un catechismo o di un ordinamento dottrinale sistematico (una confessione di fede, a parte i sintetici 39 articoli), bensì la liturgia nella sua concretezza. Nonostante infatti le tre correnti della comunione anglicana (High Church, Low Church e Broad Church) abbiano vedute diverse sulla teologia e sull'etica, nessuno contesta il libro delle preghiere comuni e persino gli esponenti filo-cattolici del movimento di Oxford (trattariani) non solo lo accettavano, ma addirittura lo esaltavano. L'attuale libro della preghiera comune è stato definitivamente promulgato da Carlo II nel 1662 (anche se era stato già promulgato, prima da Edoardo VI poi anche da Elisabetta I) e ancor oggi è "emendato" ma non cambiato nella sua forma sostanziale. Oggi, però, non è l'unico sussidio disponibile per l'animazione delle celebrazioni anglicane. Infatti, dopo una sperimentazione iniziata nel 1980, è entrato in uso il common worship, ovvero una raccolta di schemi di celebrazione più attuali e soprattutto appropriate ad offrire una varietà celebrativa alle diversità, molto pronunciate, delle varie chiese e comunità (quindi una sorta di "devoluzione" liturgica).
Per confessione di fede, o professione di fede, si intende la pubblica dichiarazione, in forma più o meno articolata, da parte di una chiesa cristiana, di un raggruppamento di cristiani oppure di un singolo cristiano, del contenuto della propria fede e delle sue implicazioni. L'esigenza di precisare e proclamare il contenuto della propria fede lo si ravvisa ogni qual volta si ritenga che forze ideologiche o culturali estranee (all'esterno o anche all'interno delle chiese) possano pregiudicare l'integrità della fede o dell'identità cristiana così com'è stata trasmessa. La confessione di fede, inoltre, come sintesi del contenuto della fede cristiana, assume pure una valenza didattica (prendendo la forma di catechismi) oppure formulando delle tesi e contro-tesi.
Il Catechismo di Pio X è una sintesi di un catechismo unico del Congresso Catechistico Nazionale svolto a Piacenza nel 1889 e quando divenne papa Pio X, nella Cattedra di San Pietro dopo due anni, venne esposto come disciplina con l'enciclica Acerbo Nimis e richiesto per la diocesi di Roma; è strutturato in domande brevi con relativa risposta. Il testo fu successivamente adottato in tutta Italia.