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Piero di Benedetto de' Franceschi, noto comunemente come Piero della Francesca (Borgo Sansepolcro, 12 settembre 1416 – Borgo Sansepolcro, 12 ottobre 1492), è stato un pittore e matematico italiano. Tra le personalità più emblematiche del Rinascimento italiano, fu un esponente della seconda generazione di pittori-umanisti.Le sue opere sono mirabilmente sospese tra arte, geometria e complesso sistema di lettura a più livelli, dove confluiscono complesse questioni teologiche, filosofiche e d'attualità. Riuscì ad armonizzare, nella vita quanto nelle opere, i valori intellettuali e spirituali del suo tempo, condensando molteplici influssi e mediando tra tradizione e modernità, tra religiosità e nuove affermazioni dell'Umanesimo, tra razionalità ed estetica.La sua opera fece da cerniera tra la prospettiva geometrica brunelleschiana, la plasticità di Masaccio, la luce altissima che schiarisce le ombre e intride i colori di Beato Angelico e Domenico Veneziano, la descrizione precisa e attenta alla realtà dei fiamminghi. Altre caratteristiche fondamentali della sua espressione poetica sono la semplificazione geometrica sia delle composizioni che dei volumi, l'immobilità cerimoniale dei gesti, l'attenzione alla verità umana.La sua attività può senz'altro essere caratterizzata come un processo che va dalla pratica pittorica, alla matematica, fino alla speculazione sulla matematica astratta. La sua produzione artistica, caratterizzata dall'estremo rigore della ricerca prospettica, dalla plastica monumentalità delle figure, dall'uso in funzione espressiva della luce, influenzò nel profondo la pittura rinascimentale dell'Italia settentrionale e, in particolare, le scuole ferrarese e veneta.
Michele Benedetto Gaetano Amari (Palermo, 7 luglio 1806 – Firenze, 16 luglio 1889) è stato uno storico, politico e arabista italiano, Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia.
L'Alba fu un quotidiano pubblicato a Firenze dal 14 giugno 1847 al 12 aprile 1849. Fondato da G. Bardi, era diretto da Giuseppe La Farina. Vi collaborarono: Michele Amari, Giuseppe Arcangeli, E. Basevi, Filippo de Boni, Napoleone Giotti, Atto Vannucci, Enrico Mayer, Carlo Rusconi, Pietro Thouar, Raffaele Busacca, Bartolomeo Acquarone, Giuseppe Mazzoni, Giovanni Battista Niccolini ed E. S. Orlandini. Aperto alle idee democratiche, antiaustriache e anticlericali, fa riferimento alle tesi di Louis Blanc favorevoli ai lavoratori. Gran parte dei redattori erano schierati su posizioni democratiche , e il quotidiano, a volte apertamente repubblicano, criticava il liberalismo de La Patria anche se cercava di mantenere l'unità del fronte nazionale . Nel gennaio 1848 La Farina si dimise dall'incarico di direttore per tornare in Sicilia dove era scoppiata la rivoluzione siciliana, Atto Vannucci prese il suo posto e diresse il giornale sino al marzo 1848 quando si dimise insieme a Mazzoni e Marmocchi per protestare contro la censura che all'inizio del 1848 si fa più rigida. Il 29 giugno 1848 L'Alba pubblica una lettera di Karl Marx indirizzata al quotidiano per richiederne la collaborazione in vista della pubblicazione del quotidiano Neue Rheinische Zeitung (nuovo giornale renano) in nome dei medesimi principi democratici che l'Alba rappresenta in Italia. In questa lettera, che è il primo scritto italiano di Marx, c'è la sua posizione di sul movimento popolare italiano del 1848 . La questione del diritto al lavoro, che L'Alba aveva costantemente sostenuto, e gli aveva portato una reputazione di giornale socialista, indusse Marx a scrivere quella lettera . Era convinzione de L'Alba che pur rispettando la proprietà e la libertà commerciale dovesse essere garantito lavoro e mezzi sufficienti per vivere anche per evitare il più terribile dei pericoli, [il] conflitto dei poveri contro i ricchi.
Jacopo dei Benedetti, detto Jacopone da Todi e conosciuto come Iacopone da Todi (Todi, tra il 1230 e il 1236 circa – Collazzone, 25 dicembre 1306), è stato un religioso e poeta italiano venerato come beato dalla Chiesa cattolica. I critici lo considerano uno dei più importanti poeti italiani del Medioevo, certamente fra i più celebri autori di laudi religiose della letteratura italiana. La sua è una "voce vigorosa e sconvolgente", che si inserisce in modi e forme eccezionali nel contesto della nuova tradizione della lauda.Di Jacopone ci sono giunti, oltre alle Laude (di cui circa 90 di sicura attribuzione e numerose altre incerte), un'epistola latina a Giovanni della Verna, il celebre Pianto della Madonna e lo Stabat Mater, mentre vi sono dubbi su alcuni Detti e su un Trattato sull'amore mistico.
Giovanni Virginio Schiaparelli (Savigliano, 14 marzo 1835 – Milano, 4 luglio 1910) è stato un astronomo, storico della scienza e ingegnere italiano. Fu inoltre senatore del Regno d'Italia, membro dell'Accademia dei Lincei, dell'Accademia delle Scienze di Torino e del Regio Istituto Lombardo, ed è noto particolarmente per i suoi studi su Marte. Il fratello minore, Celestino, fu un valente arabista.
Gaio Cornelio Gallo (in latino: Gaius Cornelius Gallus; 69 a.C. – 26 a.C.) è stato un poeta e politico romano. Appartenente all'ordine equestre, di fede ottavianea, fu primo prefetto di Alessandria e Egitto. Ricoprì, secondo una versione non da tutti accettata, questa carica con eccessiva indipendenza (giungendo a coniare moneta), spingendosi a celebrare i propri successi pubblicamente con attributi propri dell'imperatore, talché cadde in disgrazia perdendo l'appoggio di Augusto e del senato e venne processato.
Celestino Cominale (Uggiano la Chiesa, 29 ottobre 1722 – Uggiano la Chiesa, 1785) è stato un medico e scienziato italiano.
Celestino Arena (Pizzoni, 7 novembre 1890 – Roma, 18 febbraio 1967) è stato un economista italiano.