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Il Ritorno del figliol prodigo è un dipinto a olio su tela (262x206 cm) di Rembrandt, databile al 1668 e conservato nel Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.
Rembrandt Harmenszoon van Rijn, /'rɛmbrɑnt 'hɑrmənsˌzo:n vɑn rɛɪ̯n/, meglio noto semplicemente come Rembrandt (Leida, 15 luglio 1606 – Amsterdam, 4 ottobre 1669), è stato un pittore e incisore olandese. Viene generalmente considerato uno dei più grandi pittori della storia dell'arte europea e il più importante di quella olandese. Il suo periodo di attività coincide con quello che gli storici definiscono l'età dell'oro olandese. Dopo aver ottenuto un grande successo fin da giovane come pittore ritrattista, i suoi ultimi anni furono segnati da tragedie personali e difficoltà economiche. I suoi disegni e dipinti furono popolari già durante la sua vita, la sua reputazione rimase alta e per vent'anni fu maestro di quasi tutti i più importanti pittori olandesi. I più grandi trionfi creativi di Rembrandt sono evidenti specialmente nei ritratti dei suoi contemporanei, nei suoi autoritratti e nelle illustrazioni di scene tratte dalla Bibbia. Sia nella pittura che nella stampa egli esibì una completa conoscenza dell'iconografia classica che modellò per adattarla alle proprie esigenze. Così, la rappresentazione di scene bibliche era costituita dalla sua conoscenza dei relativi testi, dall'influenza delle tematiche classiche e dall'osservazione della popolazione ebraica di Amsterdam. Per la sua comprensione della condizione umana, inoltre, fu definito "uno dei grandi profeti della civiltà".
L'illuminazione alla Rembrandt è una comune tecnica di illuminazione fotografica; prende il nome dal pittore olandese Rembrandt che spesso l'ha utilizzata nei suoi ritratti. Può essere ottenuta con una luce e un riflettore, o con due luci. È molto popolare perché permette di ottenere immagini naturali e avvincenti con un equipaggiamento minimo. L'illuminazione alla Rembrandt è caratterizzata da un triangolo luminoso sotto gli occhi del soggetto sulla parte meno illuminata della faccia.
Il sacrificio di Isacco (in ebraico עֲקֵידַת יִצְחַק) è un episodio del libro biblico della Genesi. Il suo racconto si trova in Genesi 22,1-18. Dio, per mettere alla prova la fede di Abramo, gli ordina di sacrificare il proprio figlio Isacco. Abramo si reca senza esitazioni sul monte Moriah e mentre sta per compiere diligentemente il sacrificio, impugnando già il coltello, un angelo del Signore scende a bloccarlo e gli mostra un ariete da immolare come sacrificio sostitutivo. La scena, interpretata come prefigurazione del sacrificio di Cristo, è uno degli episodi salienti del Pentateuco.