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Massa Marittima un comune italiano di 8 309 abitanti della provincia di Grosseto in Toscana. Centro principale dell'area delle Colline Metallifere grossetane, membro dell'Unione di comuni montana Colline Metallifere. stato insignito del riconoscimento Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
La Repubblica di Massa di Maremma fu uno Stato indipendente esistito dal 1225 al 1336. Venne fondata nell'odierna città di Massa Marittima e si espanse fino a coprire un’area corrispondente alla attuale alta Maremma Grossetana. Rappresentò una piazza commerciale di livello regionale, attraverso il suo fiorente distretto minerario, grazie ai giacimenti di rame, allume ed argento di cui era ricco il proprio territorio.
La cattedrale di San Cerbone è il luogo di culto cattolico più importante di Massa Marittima, cattedrale della diocesi di Massa Marittima-Piombino. Nel luglio del 1975 papa Paolo VI l'ha elevata alla dignità di basilica minore.
L'eremo di Malavalle era un complesso monastico fondato dai seguaci di San Guglielmo di Malavalle. È situato nel comune di Castiglione della Pescaia, nei boschi a nord-ovest del capoluogo comunale nell'area compresa tra il centro di Castiglione della Pescaia e la frazione di Tirli, in provincia di Grosseto.
La diocesi di Massa Marittima-Piombino (in latino: Dioecesis Massana-Plumbinensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2016 contava 130.200 battezzati su 132.400 abitanti. È retta dal vescovo Carlo Ciattini.
Canale Monterano è un comune italiano di 4 183 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio. Canale Monterano è il nuovo borgo di Monterano, oggi città fantasma. L'abitato da cui ha avuto origine Canale è sorto, attorno alla metà del XVI secolo, per opera di braccianti e taglialegna provenienti dalla Toscana e dall’Umbria, chiamati a disboscare le fitte macchie che ricoprivano il territorio. Le loro prime abitazioni furono semplici capanne, costruite ai piedi del Monte Sassano. Alla crescita demografica di Canale di Magliano (così era denominato il nucleo di capanne) contribuirono, progressivamente, anche gli abitanti del vecchio abitato di Monterano che, per una concomitanza di fattori, stava subendo un graduale processo di spopolamento, culminato al principio dell’Ottocento. Col tempo furono edificati i cosiddetti “castelletti”, piccoli nuclei di case sparsi lungo le pendici del monte, ma solo in seguito Canale acquisì l’aspetto di un vero e proprio borgo, con abitazioni e botteghe affacciate lungo la strada che oggi corrisponde al Corso della Repubblica. Dal 1873, con Regio Decreto, Canale e Montevirginio, uniti da una storia comune, assunsero la denominazione di “Canale Monterano”, nome che sancisce inoltre l’indissolubile legame tra l’antica Monterano e gli odierni centri abitati. Al centro di Piazza del Campo campeggia una fontana ottagonale proveniente dall’antico borgo abbandonato e opera della scuola berniniana. Il palazzo comunale di Canale Monterano, risalente ai primi anni del Novecento,si affaccia sulle campagne circostanti e sui Monti della Tolfa e custodisce numerose testimonianze utili a ricostruire la storia del territorio. Oltre a reperti lapidei di epoca romana, ospita anche la monumentale scultura raffigurante un leone e attribuita al Bernini, originariamente posta sulla fontana del Palazzo Altieri di Monterano.