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Il fronte orientale, aperto nell'agosto 1914 dai russi con l'invasione della Prussia orientale, fu uno dei principali teatri di guerra della prima guerra mondiale. Su questo fronte si scontrarono Germania, Austria-Ungheria e truppe dell'Impero ottomano di supporto da una parte, a cui si affiancò la Bulgaria nel 1915, e l'Impero russo dall'altra, a cui si unì per poco tempo la Romania nel 1916. Contrariamente a quanto accadde sul fronte occidentale, a oriente la guerra di manovra non finì mai completamente; la guerra di posizione si alternava alle manovre a livello operativo. Questo fu dovuto anche alla conformazione geografica del territorio di combattimento: le foreste della Lituania e le vaste pianure e acquitrini della Polonia, Ucraina e Russia, si rivelarono troppo ampie per poter essere saturate di uomini e armi. Nell'inverno 1916-17 le divisioni tedesche tenevano settori larghi 20-30 chilometri, mentre nelle Fiandre, la stessa porzione di territorio poteva essere riempita con ben otto divisioni. Ambedue i comandanti degli schieramenti si resero conto di non avere le risorse necessarie a difendere i loro settori nello stesso modo dei loro omologhi ad occidente, per cui la tattica dell'ordine aperto e lo sfruttamento degli ampi territori permisero ad entrambe le parti operazioni manovrate molto distanti dalle limitate avanzate ad occidente. Nonostante la superiorità nelle tattiche e negli armamenti delle potenze centrali, la Russia, avvantaggiata dal suo enorme potenziale umano, non fu mai completamente sconfitta sul campo. La sconfitta della Russia avvenne solamente a seguito delle rivolte interne scaturite dal malcontento generalizzato della popolazione, dando il via a una rivoluzione che destituì lo zar Nicola II e mise al potere un governo provvisorio, sostituito a seguito della rivoluzione d'ottobre da una repubblica socialista sovietica, che il 3 marzo 1918 firmò il trattato di Brest-Litovsk con le potenze centrali e di fatto fece uscire la Russia dal conflitto.
Eduardo De Filippo, noto anche più semplicemente come Eduardo (Napoli, 24 maggio 1900 – Roma, 31 ottobre 1984), è stato un drammaturgo, attore, regista, sceneggiatore e poeta italiano. Considerato uno dei più importanti autori teatrali italiani del Novecento, è stato autore di numerose opere teatrali da lui stesso messe in scena e interpretate e, in seguito, tradotte e rappresentate da altri anche all'estero. Autore prolifico, lavorò anche nel cinema con gli stessi ruoli ricoperti nell'attività teatrale. Per i suoi meriti artistici e i contributi alla cultura, nel 1981, fu nominato senatore a vita dal Presidente della repubblica Sandro Pertini e gli furono conferite due lauree honoris causa in Lettere dall'Università di Birmingham nel 1977 e dall'Università degli Studi di Roma La "Sapienza" nel 1980. Fu anche proposto per il Premio Nobel per la letteratura. Eduardo resta ancora oggi, assieme a Luigi Pirandello, Dario Fo e Carlo Goldoni, uno degli autori teatrali italiani più apprezzati e rappresentati all'estero.
Dragon Ball Z - Le origini del mito (ドラゴンボールZ たったひとりの最終決戦〜フリーザに挑んだZ戦士 孫悟空の父〜 Doragon Bōru Zetto Tatta Hitori no Saishū Kessen ~Furīza ni Idonda Zetto-senshi Kakarotto no Chichi~?, lett. "Dragon Ball Z: "Una solitaria, decisiva battaglia - Il padre del guerriero Z Kakaroth, che sfidò Freezer") è il primo speciale televisivo tratto della serie anime Dragon Ball Z, a sua volta basata sul manga Dragon Ball. Fu originariamente trasmesso in Giappone su Fuji Television il 17 ottobre 1990, tra gli episodi 63 e 64 della serie TV, totalizzando il 23,6% di share. Lo speciale approfondisce alcuni fatti raccontati nell'opera originale, ovvero gli ultimi giorni di vita di Bardack (padre del protagonista del manga Son Goku) e il genocidio dei Saiyan da parte del tiranno galattico Freezer. In Italia lo speciale fu inizialmente distribuito in VHS nel 1998, mentre la prima trasmissione televisiva avvenne il 14 luglio 2001 su Rai 2.Nel 2011 è stato pubblicato il manga Dragon Ball: Episode of Bardock, che funge da sequel allo speciale. In questa storia controfattuale, Bardack sopravvive al genocidio dei Saiyan venendo spedito nel passato, dove si trova a combattere contro Chilled, antenato di Freezer. Nello stesso anno il manga è stato adattato in un cortometraggio anime omonimo.
I Cosacchi (in polacco kozacy; in russo: казаки?, traslitterato: kazaki; in ucraino: козаки?, traslitterato: kozaky; forse dalla parola turco-tartara qazaq', nomade o uomo libero) sono un'antica comunità militare che vive nell'Europa orientale, in maggioranza nella steppa ubicata tra Ucraina e gli zarati del nord est. Inizialmente con tale termine furono individuate le popolazioni nomadi tartare delle steppe del sud-est della Russia. Tuttavia, a partire dal XV secolo, il nome fu attribuito a gruppi di slavi (per lo più slavi e slavi ucraini) che popolavano i territori che si estendevano lungo il basso corso dei fiumi Don e Dnepr (questi ultimi erano noti come cosacchi dello Zaporož'e); in questo senso, i cosacchi non costituiscono un gruppo etnico vero e proprio. Altre zone di colonizzazione successiva furono la pianura ciscaucasica (bacini dei fiumi Kuban' e Terek), il basso Volga, la steppa del bacino dell'Ural e alcune zone della Siberia orientale nel bacino del fiume Amur. Il nome cosacco apparirebbe per la prima volta nel 1395, nelle Cronache della Repubblica di Novgorod, ma secondo altri storici solo nel 1444, in un manoscritto russo, per designare soldati mercenari nomadi e liberi (ovverosia non soggetti agli obblighi feudali), che spesso offrivano i loro servigi ai vari principi. Durante la guerra civile russa (1918-1922) i cosacchi, che inizialmente avevano appoggiato la rivoluzione contro lo Zar, si schierarono in gran parte con le Armate Bianche in opposizione ai bolscevichi, mentre nella seconda guerra mondiale lottarono invece sia per gli Alleati sia per l'Asse.
La cappella degli Scrovegni è un sito museale che si trova nel centro storico di Padova e ospita un noto ciclo di affreschi di Giotto dei primi anni del XIV secolo, considerato uno dei capolavori dell'arte occidentale. La navata è lunga 29,88 m, larga 8,41 m, alta 12,65 m; la zona absidale è formata da una prima parte a pianta quadrata, profonda 4,49 m e larga 4,31 m, e da una successiva, a forma poligonale a cinque lati, profonda 2,57 m e coperta da cinque unghiature nervate. Dal 2006 la Cappella degli Scrovegni è candidata a diventare il secondo sito di Padova del Patrimonio dell'UNESCO (il primo è l'orto botanico del XVI secolo).
Aquarion (創聖のアクエリオン Sousei no Akuerion?, letteralmente Aquarion della Sacra Genesi), è una serie anime composta da 26 episodi creata da Shōji Kawamori e prodotta dalla Satelight, che l'emittente TV Tokyo ha trasmesso in Giappone dal 4 aprile 2005 al 26 settembre 2005, mentre è stato trasmesso per la prima volta in Italia da MTV dal 14 febbraio 2006 all'8 agosto 2006. È andato inoltre in onda dal 10 aprile 2009 su Videostar, televisione regionale lombarda, il venerdì alle 21:00, e poi su Più Blu Lombardia, altra emittente locale. Si tratta di una serie di fantascienza ambientata in una Terra del futuro, in cui gli esseri umani si trovano costretti a combattere contro la specie mitologica degli Angeli delle Tenebre. L'umanità può contare sul robot gigante Aquarion, che nasce dalla fusione di tre veicoli volanti chiamati Vector. Gli unici a poter pilotare queste portentose macchine sono gli Element, individui dotati di poteri speciali. Dall'anime è stato tratto un manga spin-off, due OVA e un film. A gennaio 2012 è iniziata nuova serie intitolata Aquarion Evol, prodotta da Satelight e 8-Bit e precedentemente annunciata il 25 febbraio 2011. A giugno 2015, per festeggiare il decennale della serie, sono stati realizzati un OAV speciale in cui si incontrano gli element della serie originale e di Evol e una nuova stagione intitolata Aquarion Logos.
Anna Magnani (Roma, 7 marzo 1908 – Roma, 26 settembre 1973) è stata un'attrice italiana. Considerata una delle maggiori interpreti femminili della storia, attrice simbolo del cinema italiano, è altresì particolarmente conosciuta per essere stata, insieme con Alberto Sordi e Aldo Fabrizi, una delle figure preminenti della romanità cinematografica del XX secolo. Celebri le sue interpretazioni, soprattutto in film come Roma città aperta, Bellissima, Mamma Roma e La rosa tatuata. Quest'ultimo le valse nel 1956 un Oscar alla miglior attrice protagonista (la prima attrice non di lingua inglese a ricevere il premio). Ha inoltre vinto due David di Donatello, cinque Nastri d'argento, un Globo d'oro, un Golden Globe, un BAFTA, due National Board of Review, un New York Film Critics Circle Award, una Coppa Volpi a Venezia e un Orso d'argento a Berlino.