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Fossato è una frazione del comune di Cantagallo della provincia di Prato in Toscana. Provenendo da Pistoia lo si nota dalla strada provinciale su un costone di monte sopra Lentula. Fossato confina con la provincia di Pistoia (comune di Sambuca Pistoiese) e con la provincia di Bologna (comune di Camugnano). Fossato si trova sull'Appennino tosco-emiliano, a 747 metri di altezza sul livello del mare. Nell'inverno 2012 la strada di accesso al paese è stata ostruita da una frana, rimossa nell'estate del 2013.
Il fossato, in architettura, faceva parte del dispositivo difensivo delle antiche città fortificate. Materialmente constava di uno scavo, che poteva avere dimensioni variabili, giacente sul perimetro esterno delle opere difensive in questione. Il suo scopo era impedire, o almeno rendere difficoltoso, l'accesso dei nemici alla località presidiata. Più spesso si scavava fino a raggiungere (in pianura) la falda acquifera o (in terreni accidentati) la roccia vergine, per impedire o rendere assai difficile lo scavo di una mina. Si trovava tra il muro di scarpa e quello di controscarpa. A seconda del terreno poteva essere permanentemente pieno d'acqua, munito di una piccola roggia che bloccata in tempo di assedio poteva allagarlo completamente, o semplicemente asciutto. Nei fossati più antichi si trattava di un unico invaso, senza opere difensive al suo interno, ma col progredire della fortificazione alla moderna si trasformò assumendo tracciati assai complessi, occupati da numerose opere esterne, come mezzelune, controguardie, rivellini, caponiere e altre. Inoltre, mentre nelle fortificazioni antecedenti l'introduzione delle artiglierie il fossato era spesso tralasciato per difficoltà di scavo o motivi economici, nella fortificazione alla moderna esso divenne parte integrante e irrinunciabile del sistema difensivo.
Cantagallo è un comune italiano di 3 134 abitanti della provincia di Prato in Toscana. Il comune di Cantagallo, nella Val di Bisenzio, si distende a cavallo di più contrafforti appenninici. Elemento di immediata identificazione dell'area è senza dubbio la presenza di estese foreste, dominate soprattutto da dense faggete e castagneti, oltre a rimboschimenti di conifere e boschi misti di latifoglie, in cui spiccano alcuni episodi monumentali, come il secolare Faggione di Luogomano, la cui chioma copre una superficie di circa 900 m². La copertura arborea, è interrotta solo raramente da praterie e da arbusteti, residuo di aree anticamente coltivate o destinate al pascolo, ed oggi dominio del cervo, presente con una popolazione nota a livello nazionale sia per la complessità della sua struttura che per la maestosità degli esemplari.