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La Pala di Santa Lucia de' Magnoli (Sacra conversazione coi santi Francesco, Giovanni Battista, Zanobi e Lucia) di Domenico Veneziano è una tempera su tavola (210–215 cm), conservata agli Uffizi di Firenze e databile al 1445 circa. È firmata OPVS DOMINICI DE VENETIIS HO[C] MATER DEI MISERERE MEI DATVM EST sul gradino inferiore. La pala è l'opera più importante per comprendere il ruolo fondamentale di Domenico nella pittura rinascimentale fiorentina, dopo la perdita del ciclo di affreschi che realizzò nella chiesa di Sant'Egidio con Andrea del Castagno.
Jacopo Torriti (metà del XIII secolo – inizio del XIV secolo) è stato un pittore e mosaicista italiano appartenente alla cosiddetta Scuola romana di pittura.
Jacopo Negretti, (o anche Giacomo) detto Palma il Giovane, per distinguerlo dal prozio Jacopo Palma il Vecchio (Venezia, settembre 1549 – 14 ottobre 1628), è stato un pittore italiano cittadino della Repubblica di Venezia, importante esponente della scuola veneta.
Jacopo Dal Ponte, detto Jacopo Bassano (Bassano del Grappa, 1515 circa – Bassano del Grappa, 13 febbraio 1592), è stato un pittore italiano della Repubblica di Venezia, esponente della pittura veneta.
Domenico Veneziano, soprannome di Domenico di Bartolomeo (Venezia (?), 1410 (?) – Firenze, 15 maggio 1461), è stato un pittore italiano. L'uso di colori chiarissimi, impregnati di luce, sarà punto di partenza per Piero della Francesca, inoltre da lui partirà la tendenza lineare, di Andrea del Castagno e di Antonio e Piero del Pollaiolo.
Lista delle chiese e di edifici religiosi di Firenze divise per sponda dell'Arno. Per un elenco delle chiese più famose si veda anche monumenti di Firenze.
La chiesa di Santa Maria del Carmine è un luogo di culto cattolico di Firenze che domina l'omonima piazza nel quartiere di Oltrarno. È famosa per ospitare il ciclo di affreschi della Cappella Brancacci, opera fondamentale dell'arte rinascimentale, decorata da Masaccio e Masolino (e in seguito completata da Filippino Lippi).
I Bardi furono una famiglia di probabili origini celtiche (il bardus era infatti all'epoca un cantore popolare). Fu probabilmente già dall'Alto Medioevo che ebbe origine il casato dei Bardi di Firenze, divenendo col tempo una delle più note famiglie fiorentine di banchieri e mercanti che creò una ricchissima compagnia commerciale nel Basso Medioevo e si imparentò anche al casato dei Medici (la nonna di Lorenzo il Magnifico era la Contessina de' Bardi).