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Tommaso Caccini, al secolo Cosimo Caccini, (Firenze, 26 aprile 1574 – Firenze, 12 gennaio 1648), è stato un predicatore italiano, dell'ordine domenicano.
Il rosario (dal latino rosārium, "rosaio") - che a partire dal XIII secolo acquisì il significato religioso indicante le preghiere che formano come una "corona", nell'accezione latina di corōna (ovvero ghirlanda di rose, alla Madonna) - è una preghiera devozionale e contemplativa a carattere litanico tipica del rito latino della Chiesa cattolica. La parola "rosario" deriva da un'usanza medioevale che consisteva nel mettere una corona di rose sulle statue della Vergine; queste rose erano simbolo delle preghiere "belle" e "profumate" rivolte a Maria. Così nacque l'idea di utilizzare una collana di grani (la corona) per guidare la meditazione. Nel XIII secolo, i monaci dell'Ordine cistercense elaborarono, a partire da questa collana, una nuova preghiera che chiamarono rosario, dato che la comparavano a una corona di rose mistiche offerte alla Vergine. Alla recita del rosario è connessa la possibilità di ottenere un'indulgenza, plenaria o parziale, alle condizioni previste dalla Chiesa cattolica. La preghiera è destinata a ogni persona per ottenere grazie e consolazioni per sé o per altri, per la diffusione delle buone azioni nel mondo, per la soluzione dei conflitti internazionali, per la conversione e la crescita spirituale. La preghiera, sia comunitaria che da soli, nella stanza di casa o in Chiesa, in qualsiasi momento della giornata, è un momento di pace e serenità che distoglie dalle preoccupazioni del vivere giornaliero, è un momento di comunicazione con la Divina Misericordia tramite le preghiere più belle. Le grazie risultano dall'esperienza non solo di santi e religiosi, ma anche di persone comuni che hanno lasciato testimonianza pubblica delle grazie ricevute richieste alla Vergine Maria. La preghiera del rosario è attualmente composta da 15/20 "misteri" (eventi, momenti o episodi significativi) della vita di Cristo e di Maria, raggruppati in "corone". Ogni corona comprende la meditazione di cinque misteri e la recita di cinquanta Ave Maria divise a gruppi di dieci (decine o "poste"). Essendo facoltativi i cinque misteri aggiunti da Giovanni Paolo II, si può affermare che la preghiera comprende dunque quindici misteri ("misteri gaudiosi", "misteri dolorosi" e "misteri gloriosi"). La versione integrale e classica della meditazione prevede la contemplazione di tutti i quindici misteri e quindi la recita, tra l'altro, di centocinquanta Ave Maria, con l'antichissima e voluta analogia con i centocinquanta salmi del Salterio. Dal 2002, con l'aggiunta facoltativa dei cinque "misteri luminosi", si contano venti "poste" per complessive duecento Avemarie. Il conto si tiene facendo scorrere tra le dita i grani della "corona del Rosario" o "rosario", scritto con l'iniziale minuscola allo scopo di distinguere l'oggetto dalla preghiera. Si recita nella lingua corrente o in lingua latina.
L'Ordine dei frati predicatori (Ordo fratrum praedicatorum) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i frati di questo ordine mendicante, detti comunemente domenicani, pospongono al loro nome la sigla O.P.L'ordine sorse agli inizi del XIII secolo in Linguadoca a opera dello spagnolo Domenico di Guzmán con il fine di lottare contro la diffusione del catarismo, la più importante eresia medievale: Domenico e i suoi compagni scelsero di contrastare le dottrine eretiche sia attraverso la predicazione sia attraverso l'esempio di una severa ascesi personale, vivendo in povertà e mendicità.Poiché per confutare le dottrine eterodosse era necessario che i predicatori, oltre a essere esemplarmente poveri, avessero anche una solida preparazione culturale, i conventi domenicani divennero importanti centri di studi teologici e biblici: appartennero all'ordine alcuni dei più importanti teologi medievali, come Tommaso d'Aquino e Alberto Magno.La forma di vita di Domenico e dei suoi compagni venne approvata solennemente da papa Onorio III con le bolle del 22 dicembre 1216 e del 21 gennaio 1217. Le principali finalità dell'ordine sono la propagazione e la difesa del cattolicesimo mediante la predicazione, l'insegnamento e la stampa.
Gemma Galgani (Capannori, 12 marzo 1878 Lucca, 11 aprile 1903) stata una mistica italiana, legata particolarmente all'ordine dei passionisti, al quale peraltro mai appartenne, ma alla cui spiritualit fu sempre conforme. Scomparsa a soli 25 anni, fu beatificata nel 1933 da papa Pio XI e canonizzata da papa Pio XII nel 1940. La sua memoria liturgica , universalmente, l'11 aprile, giorno della sua morte, sebbene venga ricordata dall'ordine passionista e dall'arcidiocesi di Lucca il 16 maggio. Nata Gemma Umberta Maria Galgani nel 1878 a Camigliano frazione del comune di Capannori, rimase orfana della madre a sette anni. Cresciuta con il padre e i fratelli a Lucca, studi presso le Suore Oblate dello Spirito Santo fino al giorno in cui, a causa di un fallimento, la sua famiglia perse ogni avere e si trasfer in una povera abitazione in via del Biscione (poi diventata via Santa Gemma Galgani). L Gemma Galgani afferm di aver ricevuto le stigmate. Rifiutata dai monasteri della citt , venne adottata dalla ricca famiglia Giannini che le offr vitto e alloggio nella propria casa, per circa quattro anni, in via del Seminario a Lucca. L Gemma visse gli ultimi anni della sua giovane vita, assistita spiritualmente da monsignor Volpi, suo confessore, e dal passionista Germano Ruoppolo, che in seguito scrisse la sua prima biografia. Affetta da tubercolosi, per prevenzione venne allontanata dall'abitazione dei Giannini e condotta in una casa vicina, in via della Rosa, dove mor a 25 anni. Dopo la sua morte cominci l'edificazione di un monastero di passioniste a Lucca, come ella aveva ardentemente desiderato e dove riposano le sue spoglie.
Molte chiese di Trapani di rito cattolico sono state negli anni demolite, distrutte o sconsacrate. Vari eventi sismici hanno danneggiato in epoche differenti il ricchissimo patrimonio storico - artistico - religioso della città, come il terremoto di Terrasini del 1 settembre 1726 provoca danni, il terremoto del Trapanese del 1751 e 1752 e in ultimo il terremoto del Belice del 1968. Pochi ma antichissimi luoghi di culto hanno attraversato indenni i segni del tempo e le intricate vicende storico-politiche: la basilica santuario di Maria Santissima Annunziata, la chiesa di Sant'Agostino, la protobasilica di San Niccolò, la chiesa di Santa Maria di Gesù in stile romanico, la cattedrale di San Lorenzo. Un numero elevato di chiese fu distrutto durante i bombardamenti aerei del secondo conflitto mondiale. Il 22 giugno 1940 la città è bombardata dai francesi, il 10 novembre 1941 e il 31 maggio 1942 dalla RAF, i 27 bombardamenti degli angloamericani da gennaio a luglio 1943, con la conseguente distruzione dell'intero quartiere storico di San Pietro. Numerosi erano anche i conventi e i monasteri, e non mancavano le associazioni religiose, come confraternite, congregazioni e compagnie.
La chiesa di Santa Caterina a Formiello è una chiesa monumentale di Napoli sita in piazza Enrico De Nicola, adiacente a porta Capuana e al Castel Capuano. Di stampo rinascimentale, si tratta di una delle chiese dalle forme architettoniche più interessanti della città.
Il calendario dei santi è un metodo tradizionale cristiano di organizzare l'anno liturgico giorno per giorno, associando a ogni giorno uno o più santi, e ottenendo così un "santo del giorno", del quale si può celebrare la festa.