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Shylock è un immaginario usuraio ebreo veneziano, principale antagonista della commedia Il mercante di Venezia di William Shakespeare. La sua sconfitta e la conseguente conversione al Cristianesimo rappresentano il climax della storia. Il personaggio di Shylock è da secoli al centro di due correnti di pensiero contrastanti: l'una che considera il personaggio il classico cattivo frutto della cultura cristiano-occidentale tradizionalmente anti-ebraica dei tempi di Shakespeare; l'altra che considera Shylock come una figura tragica, controcorrente nata dall'intuito shakespeariano.
Il Museo Mario Praz di Roma è un tipico esempio di casa-museo, contenente oltre 1200 oggetti collezionati dall'anglista Mario Praz nell'arco della sua vita. Di proprietà statale, dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo ha gestito tramite il Polo museale del Lazio, e dal dicembre 2019 attraverso la Direzione Musei statali di Roma.
Mario Praz (Roma, 6 settembre 1896 – Roma, 23 marzo 1982) è stato un saggista, critico letterario e scrittore italiano, è stato anche critico d'arte, traduttore e giornalista. I suoi studi sono incentrati in particolare sull'Inghilterra fra il Seicento e l'epoca vittoriana, ma si è occupato anche di letteratura italiana, francese, spagnola, tedesca, russa.
La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica (1930) è il saggio di critica letteraria più famoso dell'anglista italiano Mario Praz. In quest'opera il critico esamina alcune tematiche comuni (e particolarmente scabrose) della letteratura occidentale dell'Ottocento: il risultato sono alcuni brillanti itinerari che partendo dalla letteratura licenziosa e libertina del secolo precedente conducono attraverso il Romanticismo europeo per approdare al Decadentismo. Il saggio è stato anche tradotto in inglese col titolo The Romantic Agony.
L'ebreo di Malta è una tragedia in cinque atti di Christopher Marlowe. Fu composta nel 1589.
Il mercante di Venezia (The Merchant of Venice) è un'opera teatrale di William Shakespeare, scritta probabilmente tra il 1596 e il 1598. La trama dell'opera riprende abbondantemente quella di una novella trecentesca di ser Giovanni Fiorentino, Il Giannetto, prima novella della giornata quarta della raccolta di cinquanta detta Il Pecorone, che Shakespeare non può aver avuto modo di conoscere nella traduzione di William Painter del 1566, in quanto non conteneva la novella cui Shakespeare si stava ispirando, ma elementi della scena del processo sono presenti nel The Orator di Alexandre Sylvane, pubblicato in traduzione nel 1596. In particolare, del Giannetto vengono conservati, pressoché intatti, i personaggi corrispondenti a Bassanio, Shylock e Porzia, oltre che la vicenda della penale di una libbra di carne.
La femme fatale /fam fa'tal/ (letteralmente "donna fatale"), è un personaggio tipo molto diffuso nella letteratura europea e spesso rappresentato in numerose opere cinematografiche. A volte presentata, soprattutto nella tradizione critica italiana, facendo ricorso all'appellativo di dark lady, la femme fatale è caratterizzata da una provocante bellezza unita a uno spietato cinismo e a una seducente morbosità. Tra le varianti della femme fatale, è possibile ricordare la figura della vamp, introdotta da Theda Bara nel cinema muto americano.
Il Colosso di Rodi era un'enorme statua del dio Elio, situata probabilmente nel porto di Rodi in Grecia nel III secolo a.C. È una delle cosiddette sette meraviglie del mondo antico. Secondo studi contemporanei il colosso non si sarebbe trovato all'accesso del porto, ma era collocato all'interno di quella che è conosciuta come città vecchia o acropoli di Rodi (che divenne la città dei cavalieri di Malta), in posizione sopraelevata sulla collinetta subito antistante al porto, in modo che fungesse da faro.