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Questo è un elenco di cimiteri e mausolei di tutto il mondo. I motivi che rendono notevoli questi cimiteri comprendono la loro architettura, la loro storia o le personalità che in essi sono sepolte. I cimiteri costituiscono una preziosa fonte di conoscenza antropologica e spesso rivestono notevole pregio artistico e monumentale, oltre a costituire diretta evidenza dell'esistenza delle persone sepolte, e delle differenze di espressione del culto dei defunti attraverso le culture, le religioni e le forme di stato. Sotto quest'ultimo aspetto, in quanto in molti ordinamenti i cimiteri vengono regolamentati alla stregua di monumenti pubblici con attribuzione di carattere ove più ove meno sacrale, lo stesso aspetto dei cimiteri è anche il frutto della stratificazione delle diverse normazioni cui nel tempo sono stati sottoposti. Le forme recintate, tipiche di alcuni sistemi sociali, sono contrapposte a quelle aperte; le forme monumentali sono contrapposte a quelle semplici (il ricorso a una semplice pietra o al solo simbolo religioso); diversi altri elementi strutturali e simbolici, fra i quali non ultima l'ubicazione urbana o extra muros, sono solo alcuni fra gli aspetti il cui confronto è di diretto rilievo nell'ambito di diverse discipline di studio.
Bolzano (, pronuncia /bolˈʦano/, pronuncia locale /bolˈʣano/, Bozen in tedesco, Balsan o Bulsan o Busan in ladino, Pouzen, Poazen o Pöazen in dialetto sudtirolese, Bolzan in dialetto trentino, in italiano antico Bolgiano) è un comune italiano di 107 637 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia autonoma in Trentino-Alto Adige. È il capoluogo più settentrionale d'Italia. La popolazione della città di Bolzano, secondo il censimento del 2011, è per il 73,30% di lingua italiana, per il 25,02% di lingua tedesca e per lo 0,68% di lingua ladina. L'agglomerazione bolzanina, comprendente i comuni di Appiano sulla Strada del Vino, Bronzolo, Cornedo, Laives, Ora, San Genesio, Terlano e Vadena, al 30 aprile 2017 contava 158 451 abitanti. La percentuale di stranieri, provenienti in maggioranza dall'Europa extracomunitaria e in piccola minoranza da paesi comunitari, al 31 dicembre 2016 ammontava al 14,4% (15.485). La città, secondo quanto riportato nel rapporto di Legambiente "Ecosistema Urbano 2017", si è classificata al terzo posto nella classifica delle migliori città italiane per qualità dell'ambiente e della vita. Nell'anno successivo si è aggiudicata il secondo posto.
I Bertoleoni sono una famiglia di origine genovese, trasferitasi in Corsica, poi in alcuni isolotti dell'arcipelago di La Maddalena per stabilirsi, infine, a Tavolara, all'ingresso del golfo di Terranova Pausania, di cui saranno gli unici abitanti e proprietari, fino alle acquisizioni dei veneto-romani Marzano e alla servitù militare concessa dallo Stato alla NATO su una parte dell'isola. Sono noti per essere i protagonisti della leggenda del "regno di Tavolara" La famiglia Bertoleoni non figura negli "Elenchi Nobiliari ufficiali" del regno d'Italia. Di conseguenza la sua nobiltà non risulta legalmente riconosciuta nel periodo monarchico.. Questa omissione, tuttavia, è compatibile con l'ipotesi che tale famiglia fosse considerata straniera, in quanto non avrebbe avuto alcun senso ascriverla nell'elenco della nobiltà italiana. Come altre casate, sia pure non considerate nobili, disponeva di due stemmi (antecedenti alle vicende di Tavolara), che illustravano i diversi rami: quello di Genova, che poi si trasferì nell'isoletta sarda (Troncato: nel 1° d'azzurro all'aquila volante al naturale; nel 2° di rosso ruggine al leone rampante di carnagione); quello di Napoli e Messina (D'azzurro al leone rampante al naturale sormontato da un rametto di olivo).
Una pallottola nel cuore è una serie televisiva italiana che è stata trasmessa su Rai 1 dal 27 ottobre 2014 al 16 ottobre 2018. Ideata e diretta da Luca Manfredi, la serie vede protagonista Proietti nei panni del giornalista investigativo Bruno Palmieri; nel cast compaiono anche Francesca Inaudi, Matteo Scorcelletti, Licia Maglietta, Marco Marzocca, Giovanni Scifoni, Paola Minaccioni, Franco Castellano, Sergio Assisi, Mariella Valentini, Lorenzo Zurzolo e Blu Yoshimi.
Il cinema italiano è attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumière. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali città della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosità del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avrà il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che troverà una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecittà, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla metà degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualità, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.