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Ubasute o obasute (姥捨て? letteralmente "abbandonare una donna anziana") era l'usanza dell'antico Giappone di lasciar morire, di sua spontanea volontà, un membro anziano o infermo della famiglia o della comunità in qualche località remota. Essa veniva praticata in eccezionali casi di carestia e siccità per non pesare sui membri attivi e giovani del nucleo familiare. Secondo la Kodansha Illustrated Encyclopedia of Japan, l'ubasute «è tema di leggende, ma [...] non sembra mai essere stata una consuetudine comune».L'origine di tale pratica sarebbe cinese ed ha ispirato alcune rappresentazioni del teatro Nō, tra cui Obasute di Zeami, ed è citato nella raccolta Konjaku Monogatarishū.Della pratica dell'ubasute si trova riferimento nel romanzo Narayama bushi-kō di Fukazawa Shichirō che ispirò alcuni film, come i giapponesi La leggenda di Narayama del 1958 e il suo remake del 1983 La ballata di Narayama e il sudcoreano Goryeojang, oltre all'anime Ubasute yama di Sanae Yamamoto.Il Kamuriki-yama (冠着山?), montagna della prefettura di Nagano è identificata anche come Ubasute-yama (姨捨山? letteralmente "montagna dove si abbandonano donne anziane") ma la correttezza dell'attribuzione non è certa.
Mario Scarpetta (Roma, 4 dicembre 1953 – Napoli, 14 novembre 2004) è stato un attore teatrale e attore cinematografico italiano.
Kenji Mizoguchi (Tokyo, 16 maggio 1898 – Kyoto, 24 agosto 1956) è stato un regista giapponese. Considerato uno dei più importanti ed influenti registi giapponesi degli anni '50, insieme a Akira Kurosawa e Yasujirō Ozu ha reso celebre il cinema nipponico agli occhi del mondo.
Gemini (双生児 Sōseiji?) è un film del 1999 diretto da Shinya Tsukamoto, liberamente ispirato ad un racconto del 1924 di Edogawa Rampo. È stato presentato nella sezione "Cinema del Presente" alla 56ª Mostra del Cinema di Venezia.
Furyo è un film del 1983 diretto da Nagisa Oshima, tratto dal romanzo The Seed and the Sower (1963) di Laurens van der Post, nel quale lo scrittore raccontò della sua personale esperienza come prigioniero di guerra in un campo di concentramento giapponese durante la seconda guerra mondiale (su cui ha scritto anche A Bar of Shadow e The Night of the New Moon). Trattandosi d'una produzione britannico-nipponico-neozelandese, la pellicola possiede due titoli originali: in giapponese Senjō no Merry Christmas (戦場のメリークリスマス? "Buon Natale sul campo di battaglia") e in inglese Merry Christmas Mr. Lawrence ("Buon Natale Mr. Lawrence"). In alcune edizioni europee, fra cui quella italiana, è stato rinominato Furyo (俘虜?), traducibile in giapponese in "prigioniero di guerra". L'insolito cast affianca a Tom Conti, interprete dell'eponimo personaggio, la star musicale David Bowie, qui in una delle sue prove cinematografiche più celebri, il compositore Ryūichi Sakamoto, autore della colonna sonora del film, alla sua prima esperienza recitativa, e Takeshi Kitano, accreditato semplicemente come Takeshi, all'epoca celebre in patria come intrattenitore e comico televisivo. Fu presentato in concorso al 36º Festival di Cannes.
Il cinema di fantascienza (o fantascientifico) è uno dei generi cinematografici più popolari. In esso, i temi tipici della fantascienza sono colonna portante per lo sviluppo della trama. Nei film di fantascienza, il meccanismo narrativo viene innescato dalla presenza di elementi scientifici immaginari o ipotetici, come potrebbero essere ad esempio la formulazione di una nuova teoria matematica, l'invenzione di apparecchiature tecnologiche innovative o la scoperta di nuovi e promettenti sviluppi nel campo della bioingegneria. Solitamente questo genere di film viene ambientato in un contesto legato a una visione più o meno lontana del futuro, come quello dei viaggi interstellari, quello del contatto con entità extraterrestri, quello dei conflitti nucleari o delle catastrofi climatiche globali. Benché il cinema di fantascienza sia stato riconosciuto come genere autonomo solo a partire dagli anni cinquanta, l'elemento del fantastico era ben presente fin dagli esordi della settima arte. Nel corso degli anni, il cinema fantascientifico ha saputo esplorare un'enorme rosa di soggetti e temi differenti, molti dei quali non avrebbero potuto essere rappresentati in altro modo. Una delle qualità che rende affascinante questo genere è la sua propensione a comunicare messaggi filosofici o politici con elegante sottigliezza: le opere di fantascienza sono state spesso utilizzate per affrontare delicati temi sociali e di attualità – come il pacifismo, la guerra fredda, la xenofobia, le conseguenze dell'inquinamento – in periodi storici attraversati da crisi morali, pur senza rinunciare, nel contempo, a offrire intrattenimento per gli spettatori meno smaliziati. Le produzioni fantascientifiche hanno sempre figurato in prima linea per quanto riguarda l'aspetto più tecnico degli effetti speciali e con il tempo le platee di appassionati si sono abituate alla rappresentazione realistica di forme di vita aliene, spettacolari battaglie spaziali, armi a energia e mondi surreali, a conseguenza del sempre più rapido progredire delle tecnologie animatronica e computer grafica. Vi sono molti film di fantascienza memorabili e un numero ancora maggiore di opere mediocri, o che possono essere annoverate addirittura tra i peggiori esempi di produzione cinematografica di tutti i tempi. Sono occorsi molti decenni – e gli sforzi collettivi di innumerevoli cineasti di talento – perché il cinema fantascientifico iniziasse a essere considerato una forma d'arte. All'interno della fantascienza e dei suoi confini si registra una notevole contaminazione di generi, in particolare con il cinema del terrore.
A Snake of June (六月の蛇 Rokugatsu No Hebi?) è un film del 2002 di Shinya Tsukamoto.