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Il Satyricon è un romanzo in prosimetro della letteratura latina, attribuito a Petronio Arbitro (I secolo d.C.). La frammentarietà e la lacunosità del testo pervenuto in età moderna hanno compromesso una comprensione più precisa dell'opera. I manoscritti che tramandano l'opera sono discordanti riguardo al titolo, riportandone diversi: Satiricon, Satyricon, Satirici o Satyrici (libri), Satyri fragmenta, Satirarum libri. È consuetudine, però, riferirsi all'opera di Petronio con il titolo di Satyricon, da intendersi probabilmente come genitivo plurale di forma greca (dov'è sottinteso libri), analogamente ad altre opere del periodo classico (come le Georgiche di Virgilio). Si tratterebbe dunque di "libri di cose da satiri", cioè "racconti satireschi", perché connessi alla figura del satiro. I codici, tuttavia, come si è detto, tramandano come titolo dell'opera anche Satirarum libri, termine che invece farebbe riferimento al genere letterario della satura latina, una forma di poesia legata alla vita quotidiana, con le sue difficoltà e le sue miserie. Entrambe le accezioni del titolo, ad ogni modo, convergono nel definire il genere dell'opera come comico-satirico di contenuto licenzioso.
Le metamorfosi (in latino Metamorphoseon libri XI, probabilmente il titolo originario), o L'asino d'oro (Asinus aureus), è un'opera scritta da Lucio Apuleio nel II secolo d.C. Il secondo titolo è citato da sant'Agostino nel De civitate Dei (XVlll, 18). È l'unico romanzo della letteratura latina pervenuto interamente fino ad oggi e insieme al Satyricon di Petronio, pervenutoci solo parzialmente, costituisce l'unica testimonianza del romanzo antico in lingua latina. Il protagonista del romanzo è il curiosus Lucio: alla fine dell'opera viene rivelato che è nativo di Madauro, la città della Numidia dove nacque l'autore stesso. Viaggiando in Tessaglia, terra di streghe e incantesimi, egli prova un insaziabile desiderio di vedere e praticare la magia: dopo essersi spalmato una pomata magica, si ritrova trasformato accidentalmente in asino. La trama prosegue seguendo Lucio nelle sue peripezie - attraverso lunghe avventure, vicende e repertori di racconti - portandolo finalmente a ritrovare la forma umana e una nuova consapevolezza di sé. Il percorso di caduta, sofferenza e redenzione si concluderà grazie all'intervento della dea Iside, della quale Lucio diverrà un ardente devoto.
Gian Biagio Conte (La Spezia, 1941) è un latinista e accademico italiano.
Clarice Petacci, conosciuta come Claretta o Clara (Roma, 28 febbraio 1912 – Giulino, 28 aprile 1945), è stata l'amante di Benito Mussolini, da lei idolatrato fin dall'infanzia, con il quale condivise la sorte quando venne fucilata dai partigiani assieme al dittatore il 28 aprile 1945. Era sorella maggiore dell'attrice Maria Petacci e sorella minore del chirurgo Marcello Petacci.
Clara Calamai (Prato, 7 settembre 1909 – Rimini, 21 settembre 1998) è stata un'attrice italiana.
Clara Bow, nata Clara Gordon Bow, (Brooklyn, 29 luglio 1905 – Los Angeles, 27 settembre 1965), è stata un'attrice statunitense. Avendo partecipato a 46 film muti e 11 film sonori, ed essendo una delle dive più famose dell'età del jazz, diventò un'icona del cinema, ma soprattutto degli anni ruggenti, diventandone la sex symbol più rappresentativa.