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Gaio Pompeo Trimalcione Mecenaziano, detto semplicemente Trimalcione o anche Trimalchióne è un personaggio inventato protagonista di un largo frammento del Satyricon di Petronio.
Con il titolo Trattato dei tre impostori (che sarebbero Mosè, Gesù e Maometto) sono note in italiano tre diverse opere: Un trattato latino De tribus impostoribus. L'effettiva esistenza di quest'opera, nonostante sia stata affermata molte volte e fosse data per certa fin dal XIII secolo, non è mai stata dimostrata, e in ogni caso non ne è giunta alcuna copia. Gli autori del trattato - scandaloso in quanto in esso si sarebbero qualificati impostori i fondatori di tre grandi religioni, Mosè, Gesù e Maometto - furono nel tempo variamente identificati in Averroè, Federico II, Pier della Vigna, Poggio Bracciolini, Erasmo da Rotterdam, Pietro Aretino, Guillaume Postel, Michele Serveto, Jean Bodin, Bernardino Ochino, Girolamo Cardano, Pietro Pomponazzi, Giordano Bruno, Tommaso Campanella, Giulio Cesare Vanini, Baruch Spinoza e altri ancora. Un secondo trattato latino, ancora intitolato De tribus impostoribus, anonimo, scritto intorno al 1688 e stampato a Vienna nel 1753. Un terzo trattato intitolato La Vie et l'Esprit de Mr Benoît de Spinosa, pubblicato per la prima volta, anonimo e in francese, a L'Aia nel 1719; solo le successive edizioni assunsero il titolo di Traité des trois imposteurs. Diverse versioni di questo testo sarebbero circolate manoscritte anche precedentemente. Il nuovo titolo fu palesemente esemplato sull'opera in latino del 1688, che è però di diverso contenuto.
Artemisia Lomi Gentileschi (Roma, 8 luglio 1593 – Napoli, circa 1656) è stata una pittrice italiana di scuola caravaggesca.
La locuzione latina arbiter elegantiae, tradotta letteralmente, significa "giudice di raffinatezza". Da Tacito apprendiamo che con questo appellativo (elegantiae arbiter o arbiter elegantiarum) era definito Petronio della corte di Nerone (Annales XVI.18), tradizionalmente indicato come lo scrittore Petronio. La locuzione indica un uomo di buon gusto, raffinato nei piaceri: un esteta, un signore che gode dei piaceri rari e non può sopportare le persone grossolane. Si è con ragione portati ad identificare nel Petronio tacitiano l'autore del Satyricon, che doveva essere davvero un'opera di grande mole: noi possediamo solo una parte dei libri XV-XVI, e questo poco che ci rimane costituisce già un'opera vasta (qualche centinaio di pagine). Nel 1654, a Traù, in Dalmazia, fu casualmente trovato in una biblioteca il più pregevole excerptum, la famosa Cena Trimalchionis. Satyricon, alla greca, è dunque il titolo; e di satira si tratta, ma non di satira morale come quella di tutti gli altri satirici latini (Lucilio, Orazio, Persio, Giovenale), ma di satira che si potrebbe definire estetica: l'autore non mette infatti in caricatura il vizio, ma l'uso inelegante del piacere e delle ricchezze.
Antoine de La Sale o de La Salle (1388 circa – 1462 circa) è stato uno scrittore francese satirico.
Alessandro Tassoni (Modena, 28 settembre 1565 – Modena, 25 aprile 1635) è stato uno scrittore e poeta italiano.
Alessandro Manzoni, nome completo Alessandro Francesco Tommaso Antonio Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 Milano, 22 maggio 1873), stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano. Considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi per il suo celebre romanzo I promessi sposi, caposaldo della letteratura italiana, Manzoni ebbe il merito principale di aver gettato le basi per il romanzo moderno e di aver cos patrocinato l'unit linguistica italiana, sulla scia di quella letteratura moralmente e civilmente impegnata propria dell'Illuminismo italiano. Passato dalla temperie neoclassica a quella romantica, il Manzoni, divenuto fervente cattolico dalle tendenze liberali, lasci un segno indelebile anche nella storia del teatro italiano (per aver rotto le tre unit aristoteliche) e in quella poetica (nascita del pluralismo vocale con gli Inni Sacri e della poesia civile). Il successo e i numerosi riconoscimenti pubblici e accademici (fu senatore del Regno d'Italia) si affiancarono a una serie di problemi di salute (nevrosi, agorafobia) e famigliari (i numerosi lutti che afflissero la vita domestica dello scrittore) che lo ridussero in un progressivo isolamento esistenziale. Nonostante quest'isolamento, Manzoni fu in contatto epistolare con la migliore cultura intellettuale francese, con Goethe, con intellettuali di primo ordine come Antonio Rosmini e, seppur indirettamente, con le novit estetiche romantiche britanniche (influsso di Walter Scott per il genere del romanzo).
Aurelio Agostino d'Ippona (in latino: Aurelius Augustinus Hipponensis; Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430) è stato un filosofo, vescovo e teologo romano di origine nordafricana e lingua latina. Conosciuto come sant'Agostino, è Padre, dottore e santo della Chiesa cattolica, detto anche Doctor Gratiae ("Dottore della Grazia"). Forse il maggiore rappresentante della Patristica, è stato definito da Monsignor Antonio Livi «il massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente anche uno dei più grandi geni dell'umanità in assoluto». Se le Confessioni sono la sua opera più celebre, si segnala per importanza, nella vastissima produzione agostiniana, La città di Dio.
Abinna è un personaggio del Satyricon di Petronio; fa la sua apparizione durante la famosa cena di Trimalchione. È un liberto, amico di Trimalchione, che svolge il mestiere di marmista; a lui il ricchissimo Trimalchione ha affidato la costruzione del suo monumento funebre, di cui ripete alcuni particolari durante la cena, raccomandando ad Abinna di rispettare puntualmente le proprie volontà. La sua entrata in scena è stata giudicata parodica di quella di Alcibiade nel Simposio di Platone fin dal 1922; mentre il "contributo decisivo" di Abinna al "trionfo che il tema della morte, presente in vari punti della Cena...è destinato a celebrare nel finale", è stato notato da diversi studiosi fin dal 1966. In generale, "il valore emblematico del personaggio di Abinna" è quello di incarnare "la vocazione mimetica dei liberti, capace di aggredire i modelli canonici della cultura e della società tradizionale, facendo uso di linguaggi nuovi o profondamente estraniati - linguaggi di parole, di scrittura, di immagini".