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Raffaele Cadorna (Pallanza, 12 settembre 1889 – Verbania, 20 dicembre 1973) è stato un generale, politico e antifascista italiano, comandante del Corpo Volontari della Libertà. Fu decorato dagli Stati Uniti con la Bronze Star Medal.
Raffaele Alessandro Cadorna (Milano, 9 febbraio 1815 – Roma, 6 febbraio 1897) è stato un generale e politico italiano. Fu al servizio prima del Regno di Sardegna e poi del Regno d'Italia. Il figlio Luigi fu capo di stato maggiore del Regio Esercito nel corso della prima guerra mondiale. L'omonimo nipote Raffaele fu il comandante del Corpo Volontari della Libertà durante la Resistenza italiana.
La Luigi Cadorna fu un incrociatore leggero della Regia Marina italiana, appartenente alla classe Luigi Cadorna, la seconda del tipo Condottieri. Venne così battezzata in onore del generale della prima guerra mondiale Luigi Cadorna. Non disponendo di una protezione sufficiente ad operare in azioni di squadra, durante la seconda guerra mondiale venne impiegato in ruoli di scorta e di protezione ai convogli italiani e tedeschi ed era dotato di idrovolanti IMAM Ro.43. Nel 1940 le artiglierie da 40/39 mm vennero sostituite con 8 mitragliere da 20/65 mm. Nel 1943 anche le mitragliere da 13,2 mm furono sostituite con mitragliere da 20 mm. Nel 1944 vennero rimossi i tubi lanciasiluri. Era dotato anche di sistemazioni per paramine e posamine e di 2 lanciabombe antisommergibile Al termine della seconda guerra mondiale venne lasciato in forza alla marina italiana, ma ormai obsoleto venne radiato nel 1951.
Luigi Cadorna (Pallanza, 4 settembre 1850 – Bordighera, 21 dicembre 1928) è stato un generale e politico italiano. Il generale Luigi Cadorna, discendente di un'illustre famiglia di militari, divenne capo di Stato maggiore generale nel 1914 dopo l'improvvisa morte del generale Alberto Pollio e diresse con poteri quasi assoluti le operazioni del Regio Esercito nella prima guerra mondiale dall'entrata dell'Italia nel conflitto, maggio 1915, alla disfatta di Caporetto. Ufficiale di grande energia, determinazione e spirito offensivo, ma eccessivamente rigido e chiuso a consigli e interferenze esterne, continuò per oltre due anni a sferrare durissime e sanguinose offensive frontali, le cosiddette "spallate", contro le munite linee difensive austro-ungariche sull'Isonzo e sul Carso. In questo modo, pur ottenendo alcuni successi locali che misero a dura prova il nemico, logorò l'esercito e scosse il morale dei suoi soldati; sorpreso dall'offensiva austro-tedesca di Caporetto, dovette battere in ritirata fino alla linea del Piave e, ritenuto responsabile della disfatta, da lui invece attribuita alla scarsa combattività di alcuni reparti, venne sostituito dal generale Armando Diaz. Luigi Cadorna rimane una figura discussa e controversa della prima guerra mondiale e della storia d'Italia; indubbiamente le sue strategie eccessivamente rigide e la spietata disciplina imposta alle sue truppe causarono pesanti perdite e influirono sul drammatico crollo di Caporetto.