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La Sachá o Jacuzia (in russo: Республика Саха (Якутия)?, traslitterato: Respublika Sacha (Jakutija); in iacuto Саха Өрөспүүбүлүкэтэ) è una repubblica della Russia, situata nella Siberia orientale. Il suo territorio vastissimo (più di 3 milioni di km²) ne fa la più estesa unità amministrativa del mondo. Esso comprende la parte orientale dell'altopiano della Siberia centrale, i monti di Verchojansk e Čerskij e una sezione degli Stanovoj; dal punto di vista idrografico i maggiori bacini idrografici che interessano il territorio sono quelli dei fiumi Olenëk, Jana, Indigirka, Lena e Kolyma. Il clima continentale è caratterizzato da inverni rigidissimi; le grandi foreste di conifere che coprono buona parte del territorio favoriscono la caccia e l'allevamento degli animali da pelliccia. Il sottosuolo è sfruttato in maniera massiccia grazie ai giacimenti di carbone, lignite, ferro, oro, petrolio e gas naturale. La repubblica è abitata in prevalenza da russi e ucraini (giunti da ovest durante la colonizzazione russa) e jakuti (il popolo indigeno, che si denomina sacha), oltre a minoranze appartenenti a gruppi etnici come eveni, evenchi, čukči e jukaghiri.
La Russia è uno Stato localizzato per intero nell'emisfero nord, in Europa orientale e nell'Asia settentrionale; il suo territorio si estende per oltre 17 milioni di km², cifra che ne fa lo Stato più esteso al mondo, ben più vasto degli Stati che lo seguono in questa speciale classifica (Canada, Stati Uniti, Cina e Brasile). Il territorio è estremamente variegato, dato che al suo interno si trovano tutte le varietà di ambienti e paesaggi tranne quello più tipicamente tropicale; dagli ambienti artici e glacializzati dell'estremo nord si passa, sulla scala delle centinaia o migliaia di chilometri, a paesaggi di tundra, taiga, steppa, foresta temperata, addirittura a scenari subtropicali nella ristretta cimosa costiera del Mar Nero. Proprio questi passaggi molto "lenti" fanno sì che, nonostante questa ricchezza di ambienti, il paesaggio russo abbia, mediamente, delle caratteristiche di "monotonia". Tuttavia, i lineamenti generali del territorio russo lo collocano geograficamente (ma anche nell'immaginario collettivo mondiale) nelle zone fredde del mondo: tundra e taiga coprono una buona fetta del territorio, e nelle sue zone orientali si raggiungono le temperature più basse della Terra (almeno riferendosi a zone abitate, quindi escludendo l'Antartide). Un'altra caratteristica saliente della Russia è il fatto di essere un Paese poco popolato: le densità restano basse anche nelle zone di più antico popolamento, come l'Europa, con occasionali addensamenti in corrispondenza delle maggiori città e in qualche zona molto circoscritta come la Ciscaucasia; questa bassa densità di popolazione non impedisce però alla Russia di avere come capitale la più grande città d'Europa: Mosca.
Il clima di Milano, città lombarda situata a occidente del bacino della Val Padana, è caratterizzato da un clima temperato umido, con una sensibile escursione termica annua (estate calda e inverno freddo), Cfa secondo la classificazione dei climi di Köppen.
Il clima dell'Himalaya, nettamente discordante rispetto al clima tropicale cui appartiene, varia a seconda dell'altitudine, da subtropicale alle pendici meridionali fino ad alpino estremo sulle vette più elevate. Si possono distinguere tre macro-stagioni: da ottobre a febbraio con basse temperature, da maggio a giugno con temperature più elevate e da giugno a settembre con l'umida stagione monsonica caratterizzata da violente piogge, limitate però al settore meridionale della catena, le cui alte vette impediscono il passaggio dei monsoni.
Il clima antartico ha caratteristiche che lo differenziano da qualunque altro clima classificato sulla Terra e che solo a partire dalla seconda metà del XX secolo cominciarono a essere comprese. Con le spedizioni scientifiche nella Terra Australis, si svilupparono ricerche in tutte le branche, non esclusa quella meteorologica, ma le caratteristiche climatiche del plateau centro orientale rimasero un punto interrogativo sino all'Anno geofisico internazionale, quando l'installazione di basi scientifiche permanenti, americane e sovietiche, permise la raccolta continua dei dati atmosferici giornalieri tutto l'anno.
Il clima (dal greco clinamen che vuol dire "inclinato") è lo stato medio del tempo atmosferico a varie scale spaziali (locale, regionale, nazionale, continentale, emisferico o globale) rilevato nell'arco di almeno 30 anni (secondo la definizione ufficiale fornita dalla Organizzazione meteorologica mondiale). È in massima parte una funzione dell'inclinazione dei raggi solari sulla superficie della Terra al variare della latitudine; a ciascuna fascia climatica-latitudinale della Terra corrispondono caratteristiche fisico-ambientali diverse in termini di flora e fauna detti biomi (es. foreste pluviali, deserti, foreste temperate, steppe, taiga, tundra e banchisa polare), influenzando fortemente le attività economiche, le abitudini e la cultura delle popolazioni che abitano il territorio. La principale caratteristica del clima rispetto al comune "tempo meteorologico", oltre all'intervallo temporale di osservazione e studio, è l'avere un andamento che tende a mantenersi stabile nel corso degli anni pur con una variabilità climatica interannuale dovuta alle stagioni e di medio-lungo periodo che vi si sovrappone. L'attenzione scientifica negli ultimi decenni si è spostata sempre più sulla comprensione o ricerca approfondita dei meccanismi che regolano il clima terrestre, specie in rapporto ai temuti cambiamenti climatici osservati negli ultimi decenni (es.riscaldamento globale). La disciplina scientifica che studia tutti questi aspetti è la climatologia.
Il bisonte americano, o semplicemente bisonte (Bison bison (Linnaeus, 1758)), è una specie di bisonte che un tempo vagava per tutto il Nord America in vaste mandrie. La sua distribuzione storica, dal 9000 a.C., è descritta come la grande cintura di bisonti, un tratto di ricca prateria che si estendeva dall'Alaska al Golfo del Messico, a est fino alla costa atlantica (quasi fino alla zona delle maree atlantica in alcune aree) a nord fino a New York e a sud fino alla Georgia e, secondo alcune fonti, fino in Florida, con avvistamenti nella Carolina del Nord vicino a Buffalo Ford sul fiume Catawba, fino al 1750. Quest'imponente animale si è quasi estinto per cause antropiche, con una combinazione di caccia e macellazione commerciale eccessiva nel XIX secolo, e l'introduzione di malattie bovine tramite l'interazione con i bovini domestici. Con una popolazione di oltre 60 milioni alla fine del XVIII secolo, la specie era scesa a soli 541 animali entro il 1889. I primi sforzi di conservazione si espansero a metà del XX secolo, con una rinascita a circa 31.000 bisonti selvatici oggi, in gran parte limitati in pochi parchi e riserve nazionali. Attraverso molteplici reintroduzioni, la specie ora è stata reintrodotta anche in alcune regioni della Yakutia e in Messico. Sono state descritte due sottospecie o ecotipi: il bisonte di pianura (B. b. bison), di dimensioni più piccole e con una gobba più arrotondata, e il bisonte delle foreste (B. b. athabascae), la sottospecie più grande e con una gobba più squadrata. Inoltre, è stato suggerito che il bisonte delle pianure possa in realtà essere due sottospecie, una settentrionale (B. b. montanae) e una meridionale (B. b. bison), portando ad un totale di tre sottospecie. Tuttavia, questa ipotesi non è generalmente supportata. Il bisonte delle foreste è una delle più grandi specie bovine selvatiche esistenti al mondo, superato solo dai gaur asiatici. Tra gli animali terrestri esistenti in Nord America, il bisonte è il più pesante ed il più lungo, ed il secondo più alto dopo l'alce. Per molti millenni, le tribù dei nativi americani avevano legami culturali e spirituali con il bisonte americano. È il mammifero nazionale degli Stati Uniti d'America.
L'Amur (in russo: Амур?, Amúr; in cinese: 黑龙江, pinyin: Hēilóng Jiāng) è un fiume dell'Asia orientale, fra i maggiori del mondo. Si forma dalla confluenza dei fiumi Šilka e Argun', nella Siberia orientale, al confine con la Manciuria settentrionale, e raccoglie acque da un bacino idrografico di 1.855.000 km² diviso tra Siberia, Manciuria e Mongolia. Il nome mongolo Khara-Muren e il nome manciù Sahaliyan Ula significano "fiume nero" e similmente il nome cinese Hēilóng Jiāng significa "fiume del drago nero". Il nome Amur deriverebbe invece dal termine eveno Tamur, che significa "grande fiume".