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Il tesoro della Corona d'Italia è il complesso dei gioielli della corona italiana appartenenti alla famiglia Savoia in qualità di casa regnante. I gioielli della corona d'Italia comprendono pezzi d'alta gioielleria italiana e straniera fatti realizzare in gran parte sotto il regno di Umberto I; comprendono inoltre molti pezzi provenienti dalla collezione reale del Regno di Sardegna (di cui Vittorio Emanuele II di Savoia era originariamente re) e altri precedenti. Sono: gioielli ufficiali, che comprendono quelli in uso al re e alla regina di Sardegna prima e d'Italia poi; gioielli privati, che comprendono i gioielli di uso quotidiano dei membri della famiglia reale; gioielli del santuario di Oropa, che comprendono i doni effettuati da Casa Savoia al santuario di Oropa, il maggiore santuario mariano del Piemonte, per decorare la chiesa, altari o statue sacre.Dopo la caduta della monarchia nel 1946, le prime due parti del tesoro sono sotto custodia dalla Repubblica Italiana subentrata al Regno d'Italia. Oggi la famiglia Savoia si è dichiarata disposta a favorire la musealizzazione di questi beni, come affermato in alcune interviste. Attualmente i gioielli si troverebbero quindi in un caveau della Banca d'Italia, precisamente in un cofanetto a tre ripiani in pelle di colore nero, con una fodera in velluto azzurro. Lo stesso Umberto II avrebbe affidato il tesoro prima a Amedeo di Savoia-Aosta il 6 dicembre 1943, e poi a Falcone Lucifero, ministro della Casa Reale, affinché venissero custoditi all'interno della Banca. Il verbale di consegna così recita: "L'anno del 1946, il 5 giugno, alle ore 17 nei locali della Banca d'Italia, via Nazionale n. 91 si è presentato il signor avvocato Falcone Lucifero, nella sua qualità di reggente il Ministero della Real Casa con l'assistenza del Grand'Ufficiale Livio Annesi direttore capo della Ragioneria del Ministero suddetto - si legge in un documento in carta da bollo da 12 lire, redatto il giorno del deposito - L'avvocato Falcone Lucifero dichiara di aver ricevuto incarico da sua maesta' re Umberto II di affidare in custodia alla cassa centrale della Banca d'Italia per essere tenuti a disposizione di chi di diritto gli oggetti preziosi che rappresentano le cosiddette 'gioie di dotazione della Corona del Regno', che risultano descritti nell'inventario tenuto presso il ministero della Real Casa e che qui di seguito si trascrivono'".
I gioielli della Corona inglese sono costituiti dalle regalie e dagli oggetti portati dal sovrano o indossati durante la cerimonia dell'incoronazione o durante altre cerimonie di Stato. Il termine collettivo raggruppa i seguenti generi di oggetti: corone, scettri, globi, spade, anelli e una serie di paramenti sacri oltre a moltissimi oggetti cerimoniali. Molti di questi risalgono ad epoche precedenti la riforma protestante e come tali hanno una connotazione religiosa e sacrale impostata su una simbologia cattolica. Ad esempio, le vesti tipiche del monarca all'incoronazione comprendono una dalmatica bianca simile a quella indossata dal diacono nella liturgia cattolica.
Vittoria (Alexandrina Victoria; Londra, 24 maggio 1819 – Cowes, 22 gennaio 1901) è stata regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda dal 20 giugno 1837 e Imperatrice d'India dal 1876 fino alla sua morte. Il suo lunghissimo regno viene anche conosciuto come epoca vittoriana. Vittoria era la figlia del principe Edoardo, duca di Kent e Strathearn, quarto figlio del re Giorgio III. Sia il duca sia il re morirono nel 1820, e Vittoria crebbe sotto la supervisione di sua madre, la principessa tedesca Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld. Ereditò il trono a diciotto anni, dopo la morte senza discendenza legittima dei suoi tre zii paterni. Il Regno Unito era già in quell'epoca una monarchia parlamentare stabile, nella quale il sovrano aveva pochi poteri politici diretti. In privato, Vittoria cercò di influenzare il governo e la nomina dei ministri, in pubblico si convertì in un'icona nazionale e nella figura che incarnava il modello di forti valori e una personale morale tipica dell'epoca. Si sposò con suo cugino, il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, nel 1840. I suoi nove figli e venti dei suoi quarantadue nipoti si sposarono con altri membri dell'aristocrazia e della nobiltà europea, unendole tra loro. Ciò le diede il soprannome di «nonna d'Europa». Dopo la morte di Alberto, nel 1861, Vittoria incominciò un lutto religioso in cui evitò di apparire in pubblico. Come risultato del suo isolamento il repubblicanesimo acquistò forza per un po' di tempo. Nella seconda metà del suo regno, però, la sua popolarità aumentò, e i suoi giubilei d'oro e di diamante furono festeggiati in tutto il regno. Il suo regno, durato 63 anni, sette mesi e due giorni, è il secondo più lungo di tutta la storia britannica, superato solo dalla sua trisnipote Elisabetta II, e si conosce come epoca vittoriana; fu un periodo di sviluppo industriale, culturale, politico, scientifico e militare nel Regno Unito e fu segnato dall'espansione dell'Impero britannico. Vittoria fu l'ultima sovrana britannica del Casato di Hannover, appartenendo il figlio e successore Edoardo VII alla casata del padre, Sassonia-Coburgo-Gotha.
I gioielli (Les Bijoux) è un racconto di Guy de Maupassant, facente parte della raccolta di racconti Chiaro di luna (Clair de lune) del 1883.
Giorgio VI (nato Albert Frederick Arthur George; Sandringham, 14 dicembre 1895 – Sandringham, 6 febbraio 1952) è stato re del Regno Unito e degli altri Domini britannici d'oltremare dall'11 dicembre 1936 fino al 6 febbraio 1952, giorno della sua morte. Fu l'ultimo Imperatore d'India fino al 15 agosto 1947, pur mantenendo il titolo fino al 22 giugno 1948. Fu anche l'ultimo sovrano britannico a essere re di tutta l'Irlanda; infatti, sebbene l'Irlanda fosse divenuta una repubblica nel 1937, il sovrano mantenne comunque il controllo fino al 1949 e il titolo fino alla morte. Era il padre dell'attuale sovrana Elisabetta II e di sua sorella Margaret. Nacque dall'unione tra il duca di York, in seguito divenuto re Giorgio V, e la principessa Maria di Teck, secondogenito dopo il fratello Edoardo. Nel 1920 fu nominato dal padre duca di York e conte di Inverness. Nel 1923 sposò nell'abbazia di Westminster lady Elizabeth Bowes-Lyon, dalla quale ebbe le due figlie, Elisabetta e Margaret. L'11 dicembre 1936, in seguito all'abdicazione del fratello Edoardo VIII, salì al trono prendendo il nome di Giorgio VI, poiché il suo primo nome Albert suonava troppo tedesco ed era stato già rifiutato dal nonno Edoardo VII. Fu incoronato il 12 maggio 1937 nell'abbazia di Westminster insieme alla moglie, la regina Elizabeth Bowes-Lyon; questa fu la prima incoronazione trasmessa dalla radio e registrata per la riproduzione privata dalla BBC. Evento centrale del suo regno fu la seconda guerra mondiale, combattuta dal Regno Unito, alleato della Francia e poi degli Stati Uniti e dell'Unione Sovietica, contro l'Asse. Durante tutta la guerra, e in modo particolare durante il difficile periodo dei bombardamenti su Londra, seppe conquistare la stima e l'affetto dei suoi sudditi, rimanendo sempre saldamente al suo posto e rifiutando ogni fuga, contribuendo anzi, con i suoi discorsi radiofonici, a tenere alto il morale del paese durante la resistenza all'attacco subito dalla Germania nazista.Nel dopoguerra fu tra i principali promotori della ripresa economica e sociale del Regno Unito.
Giorgio V, nome completo George Frederick Ernest Albert (Londra, 3 giugno 1865 – Sandringham, 20 gennaio 1936), è stato re di Gran Bretagna, d'Irlanda e dei Dominion britannici d'oltremare, nonché Imperatore d'India. Regnò dal 6 maggio 1910, morte del padre, fino al 20 gennaio 1936, giorno della sua morte. Fu inoltre un noto appassionato di filatelia e contribuì proficuamente alla "Collezione filatelica reale".
Elisabetta II (nata Elizabeth Alexandra Mary; Londra, 21 aprile 1926) è la regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth. Figlia maggiore del Duca di York, che in seguito diventerà re con il nome di Giorgio VI, e di sua moglie Elisabetta, prima Duchessa di York e poi regina consorte, divenne erede al trono nel 1936, anno dell'abdicazione di suo zio Edoardo VIII. Dopo aver servito nella Auxiliary Territorial Service durante la Seconda guerra mondiale, nel 1947 sposa il principe Filippo Mountbatten dal quale ha avuto quattro figli: Carlo, principe del Galles, Anna, principessa reale, Andrea, duca di York, ed Edoardo, conte di Wessex. Diventa regina all'età di venticinque anni alla morte del padre, il 6 febbraio 1952, venendo poi incoronata il 2 giugno 1953 nell'Abbazia di Westminster. Durante il suo regno ha assistito ad importanti cambiamenti tra i quali la devoluzione del potere nel Regno Unito, la vicenda del rimpatrio della costituzione canadese e la decolonizzazione in Africa con il rafforzamento del Commonwealth delle nazioni di cui è Capo. Ad oggi, il suo regno è il più lungo di tutta la storia britannica, avendo superato il 9 settembre 2015 il precedente record detenuto dalla sua trisavola Vittoria di 63 anni, 7 mesi e 2 giorni (pari a 23 226 giorni), ed è il più lungo in assoluto per una regina. Elisabetta II è anche regina di Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Barbados, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone e Tuvalu, oltre che governatore supremo della Chiesa d'Inghilterra, comandante in capo delle forze armate, Signora dell'Isola di Man e sovrana di Jersey e Guernsey. Circa 143 milioni di persone nel mondo sono suoi sudditi. Il suo regno ha visto 14 primi ministri del Regno Unito e ancor più numerosi primi ministri e governatori degli altri stati membri del Commonwealth delle nazioni. Per la sua durata, il regno di Elisabetta II è al 4º posto nella classifica dei regni più lunghi della storia; è il Capo di Stato in carica da più tempo, dopo la morte di re Rama IX di Thailandia, avvenuta il 13 ottobre 2016.
Elisabetta I Tudor (Greenwich, 7 settembre 1533 – Richmond upon Thames, 24 marzo 1603) è stata regina d'Inghilterra e d'Irlanda dal 17 novembre 1558 fino alla sua morte. Figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena ( quindi figlia illegittima) e talvolta chiamata "regina vergine", Elisabetta fu la sesta e ultima monarca della dinastia Tudor; liberata dalla prigionia alla quale era stata sottoposta nel 1558 per evitare che prendesse il potere, succedette nello stesso anno alla sorellastra Maria I d'Inghilterra, morta senza eredi. Il suo regno fu lungo e segnato da molti avvenimenti importanti. La sua politica di pieno sostegno alla Chiesa d'Inghilterra, dopo i tentativi di restaurazione cattolica da parte di Maria Tudor, provocò forti tensioni religiose nel regno e vi furono parecchi tentativi di congiure contro di lei, in cui rimase implicata anche la cugina Maria Stuart, che ella fece giustiziare nel 1587 dopo averla imprigionata per diciannove anni. Coinvolta a più riprese nei conflitti religiosi della sua epoca, uscì vittoriosa dalla guerra contro la Spagna; sempre durante il suo regno furono poste le basi della futura potenza commerciale e marittima della nazione ed ebbe inizio la colonizzazione dell'America settentrionale. La sua epoca, denominata età elisabettiana, fu anche un periodo di straordinaria fioritura artistica e culturale: William Shakespeare, Christopher Marlowe, Ben Jonson, Edmund Spenser, Francis Bacon sono solo alcuni degli scrittori e pensatori che vissero durante il suo regno. Il nome della prima colonia inglese in America, la Virginia, fu scelto in onore della "regina vergine".
Elisabetta è un personaggio del Vangelo di Luca, madre di Giovanni il Battista e parente di Maria (Luca 1,36). La Chiesa cattolica la considera santa e ne celebra la memoria il 23 settembre assieme al marito san Zaccaria. Elisabetta è scritto anche come Elisheba (dall'aramaico אֱלִישֶׁבַע / אֱלִישָׁבַע, "colei che giura per Dio"; in ebraico Elišévaʿ Elišávaʿ, in greco Ἐλισάβετ (Elisavet), in ebraico tiberiense ʾĔlîšéḇaʿ ʾĔlîšāḇaʿ; arabo أليصاباتAlyassabat).