Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La biblioteconomia (/bibljotɛkonoˈmia, -te-/) è la disciplina che studia l'organizzazione e il funzionamento delle biblioteche. Tra le principali attività che essa prende in esame si possono elencare: l'organizzazione fisica dello spazio; la gestione e la collocazione delle raccolte; l'allestimento e aggiornamento del catalogo; l'accesso alle risorse e i servizi al pubblico; la diffusione dell'informazione e le attività di promozione culturale.La biblioteconomia è un campo di studio fortemente interdisciplinare, che fa uso di strumenti teorici derivati dalle scienze sociali, dal management, dall'informatica e da altre discipline.
La classificazione decimale Dewey (anche DDC, acronimo di Dewey Decimal Classification) uno schema di classificazione bibliografica per argomenti organizzati gerarchicamente, ideato dal bibliotecario statunitense Melvil Dewey (1851-1931). Dalla prima redazione, apparsa nel 1876, stato modificato e accresciuto, con ventitr revisioni principali, l'ultima delle quali pubblicata nel 2011. diffuso nelle biblioteche di tutto il mondo. La caratteristica principale del sistema di suddividere il sapere in dieci grandi classi (numerate da 0 a 9), con la possibilit di aggiungere nuove classi o di espandere quelle esistenti in maniera praticamente illimitata.
La Scuola vaticana di biblioteconomia è un istituto con sede nella Città del Vaticano fondato nel 1934 per volontà di papa Pio XI, già in precedenza bibliotecario alla Biblioteca Ambrosiana e poi prefetto della Biblioteca apostolica vaticana. La scuola ha lo scopo di formare personale idoneo ad ordinare e a valorizzare il materiale librario, secondo le esigenze di una moderna biblioteca.
Shiyali Ramamrita Ranganathan (in tamil சியலி ராமாமிருத ரங்கநாதன்; Sirkali, 9 agosto 1892 – Bangalore, 27 settembre 1972) è stato un bibliotecario e matematico indiano. S. R. Ranganathan è il padre della biblioteconomia indiana, è autore di una sessantina di monografie e di 1.500 articoli scientifici ed è universalmente conosciuto per la formulazione delle cinque leggi della biblioteconomia (pubblicate nella sua opera prima e più importante: Le cinque leggi della biblioteconomia, 1931) e per la creazione della Classificazione Colon, una classificazione a faccette. Le cinque leggi rappresentano la formulazione più celebre del suo pensiero biblioteconomico, per la loro espressività, per la loro universalità e per la loro estrema capacità di sintesi.
Antonio Lucio Vivaldi (Venezia, 4 marzo 1678 – Vienna, 28 luglio 1741) è stato un compositore e violinista italiano, considerato tra i massimi esponenti del barocco musicale. Sacerdote, pur non potendo celebrare la Messa per motivi di salute, era detto "il Prete rosso" per il colore dei capelli. Fu uno dei violinisti più virtuosi del suo tempo e uno dei più grandi compositori di musica barocca. Considerato il più importante, influente e originale musicista italiano della sua epoca, Vivaldi contribuì significativamente allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico (un genere iniziato da Giuseppe Torelli), e della tecnica del violino e dell'orchestrazione. Non trascurò inoltre l'opera in musica, e la sua opera compositiva vastissima comprende inoltre numerosi concerti, sonate e brani di musica sacra. Le sue opere influenzarono numerosi compositori del suo tempo tra cui il genio massimo del barocco Johann Sebastian Bach, ma anche Pisendel, Heinichen, Zelenka, Boismortier, Corrette, De Fesch, Quantz e in seguito i grandi musicisti classici come Wolfgang Amadeus Mozart, Gioacchino Rossini e Ludwig van Beethoven (es. sinfonia pastorale). Le sue composizioni più note sono i quattro concerti per violino conosciuti come Le quattro stagioni, celebre esempio di musica a soggetto. Come per molti compositori barocchi, dopo la sua morte il suo nome e la sua musica caddero nell'oblio. Solo grazie alla ricerca di alcuni musicologi del XX secolo, come Arnold Schering, Marc Pincherle, Alberto Gentili e Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Vivaldi riemerse, diventando uno dei compositori più noti ed eseguiti.
Catalogo delle opere esposte nell'Alte Pinakothek di Monaco di Baviera. La lista si basa sui cataloghi in bibliografia e non tiene conto di eventuali riallestimenti delle sale. Per alcune opere quindi, una minoranza, l'indicazione della sala potrebbe essere prettamente "storica" e non corrispondente alla situazione attuale. I numeri di sala in cifre arabe si riferiscono al piano terra, quelli in cifre romane al primo piano. Non sono elencate, salvo qualche eccezione, le opere stabilmente in deposito.
La Biblioteca civica Bertoliana è un'istituzione pubblica culturale del comune di Vicenza. Inaugurata agli inizi del XVIII secolo, è la più antica e importante biblioteca della città (la terza della Regione del Veneto per importanza dopo la Biblioteca nazionale Marciana di Venezia e la biblioteca universitaria di Padova), presente in tutto il territorio comunale attraverso il Sistema Bibliotecario Urbano, che conta sette sedi decentrate oltre a quella principale. La sede principale è presso Palazzo San Giacomo in contrà Riale 5.
La Biblioteca Malatestiana di Cesena fu fondata a metà del XV secolo grazie agli sforzi congiunti del signore della città, Domenico Malatesta, e dei frati francescani del locale convento che ospitarono nei propri edifici la raccolta di libri: questa biblioteca monastica si differenziò dalle altre per essere stata impostata come istituzione civica, affidata cioè alle cure degli organismi comunali. Prima del suo genere, crebbe per fama e importanza nel corso dell'età moderna e raccolse diverse opere manoscritte, incatenate a una serie di plutei collocati nell'Aula del Nuti. Il suo patrimonio sopravvisse all'occupazione francese e alla trasformazione della biblioteca in caserma/stalla (1797-98) grazie agli sforzi della cittadinanza che riebbe indietro il complesso conventuale qualche anno dopo: nel 1807 la Malatestiana fu ristabilita nel suo stato originale, da allora lasciato invariato. Infatti si era sviluppata una biblioteca comunale (detta Malatestiana nuova) che, nel corso del XIX secolo, fu via via ampliata negli spazi e nella raccolta, diventando un'istituzione aperta a tutti. Sopravvissuta indenne alla seconda guerra mondiale e oggetto di restauri e valorizzazioni, nel 2005 l'UNESCO riconobbe la grande importanza culturale e storica della Malatestiana antica, inserendola nel Registro della Memoria del mondo. Tra vecchia e nuova biblioteca, la Malatesiana conserva quasi 380 000 volumi, comprese migliaia di opere manoscritte di grande valore, oltre a migliaia di quotidiani, riviste, fotografie, lettere. Inoltre vi ha sede la Società di Studi Romagnoli, istituzione fondata nel 1949.