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La stazione di Firenze Santa Maria Novella è la stazione centrale di Firenze, la quarta in Italia per flusso di passeggeri. Il fabbricato viaggiatori fu progettato all'inizio degli anni trenta da una squadra di architetti detta Gruppo Toscano, guidati da Giovanni Michelucci. Gli altri apparati tecnici e di servizio erano stati progettati da Angiolo Mazzoni e conclusi leggermente prima nel 1929 (come la Centrale termica). La stazione è considerata uno dei capolavori del razionalismo italiano. La stazione è collocata nel centro di Firenze in piazza della Stazione non lontano dai grandi viali di Circonvallazione e conta 59.000.000 di passeggeri all'anno.
Angiolo Mazzoni del Grande, talvolta indicato con la grafia del nome Angelo (Bologna, 21 maggio 1894 – Roma, 28 settembre 1979), è stato un ingegnere e architetto italiano. Fu uno dei maggiori progettisti di edifici pubblici, stazioni ed edifici ferroviari e postali della prima metà del XX secolo. Estremamente eclettico nell'espressione progettuale, Mazzoni operò durante buona parte della sua attività professionale come ingegnere capo per le Ferrovie dello Stato, realizzando significativi interventi in tale ambito nelle maggiori città italiane: Firenze, Messina, Milano, Roma nonché numerosi edifici pubblici, tra i quali spiccano gli edifici postali di Grosseto, Sabaudia, Latina, Ostia, Palermo e Trento. Il notevole grado di sperimentazione che caratterizza l'opera complessiva di Mazzoni rende difficile ridurre ad un unico comune denominatore il suo linguaggio. Lo testimonia la varietà stilistica cui sono improntate alcune delle sue opera più significative, come la Colonia Rosa Maltoni Mussolini di Calambrone presso Pisa (1925-1926), futurista, l'edificio postale di Pola (1930), razionalista, o la Centrale termica della Stazione ferroviaria di Firenze, costruttivista. L'ostinata, pubblica adesione al fascismo da parte di Mazzoni (non rinnegata neanche dopo la seconda guerra mondiale, a costo di esiliarsi volontariamente in Colombia dal dopoguerra sino al 1963) è costata gravi sacrifici all'architetto ed ha reso problematico per lunghi decenni, nell'ambito della critica architettonica italiana, il pieno riconoscimento tecnico ed artistico dovuto ad un autore di primissima importanza non solo per l'eccezionale abbondanza della sua produzione, ma anche per la sua straordinaria qualità, testimoniata ad abundantiam dall'efficienza con la quale numerosi edifici pubblici realizzati da Angiolo Mazzoni restano ancor oggi in funzione soddisfacendo gran parte delle esigenze per le quali erano stati originariamente concepiti. Il tardivo e parziale riconoscimento della critica e una generale sottovalutazione (se non un disprezzo) per tutto quanto fosse collegabile al regime fascista (sentimenti assai diffusi nel secondo dopoguerra, in ragione del disastro nazionale causato dalla seconda guerra mondiale) ha condotto all'oblio e sovente alla distruzione precoce o a forti alterazioni di numerosi edifici realizzati da Mazzoni (e da altri architetti considerati "di regime") che meritavano, almeno in buona parte, un destino analogo a quelli ancor oggi intatti ed in funzione.
La Colonia marina femminile dei Fasci Italiani all'Estero è un complesso architettonico degli anni trenta del XX secolo, che si trova a Calambrone (Pisa), sul viale del Tirreno 86. Sorta come colonia estiva e successivamente abbandonata, nei primi anni del Duemila è stata restaurata e trasformata in un complesso residenziale: oggi la struttura è nota col nome di Villaggio Solidago.
La Colonia Regina Elena è un grande complesso edilizio posto in località Calambrone (Comune di Pisa), sul litorale pisano, nel viale Tirreno 76. In origine era adibita a colonia estiva, ma a partire dai primi anni del nuovo millennio è stata restaurata e trasformata in una struttura ricettiva per il rilancio turistico della zona.
La Colonia Firenze è una colonia marina di villeggiatura estiva a Calambrone (frazione di Pisa), situata nel viale Tirreno 70-72. La Colonia fu il primo complesso del genere a Calambrone, costruita nel 1931-1932 dall'architetto Vannozzi per la Gioventù Italiana Littorio. Ha una forma a "pettine" con più padiglioni disposti perpendicolarmente al litorale e raccordati a est da un lungo corridoio di distribuzione in asse. Dall'ingresso sul viale Tirreno si arriva al corpo centrale, dove si trovava la direzione e gli uffici amministrativi, caratterizzato da un loggiato con colonne in laterizio. Quattro padiglioni longitudinali, disposti simmetricamente a due a due, erano occupati dalle camerate e dai servizi, per uno sviluppo su due piani. Alle estremità nord e sud vi sono due padiglioni destinati a refettorio con le cucine e a camerate di dimensioni inferiori. Oltre alle forme tipicamente razionaliste, era una caratteristica del complesso l'assoluta autonomia di ogni blocco, che permetteva di usare la colonia anche parzialmente. La decorazione era affidata ad alcuni motivi del paramento in cotto. All'esterno il complesso era circondato da un'ampia pineta-giardino, per un totale di 32.867 m². Attualmente tale pineta è stata abbattuta a causa dell'attacco del matsucoccus (una cocciniglia che causa la morte dei pini) e non è previsto un reimpianto, in quanto la zona dovrebbe divenire parcheggio. Il complesso adesso è in stato di abbandono e, dopo l'inizio dei lavori per il recupero della Colonia Vittorio Emanuele II, sarà l'ultima colonia ancora da recuperare a Calambrone.
La ferrovia Pisa-Tirrenia-Livorno era una linea ferroviaria italiana inaugurata nel 1932 e chiusa nel 1960.
Clarice Petacci, conosciuta come Claretta o Clara (Roma, 28 febbraio 1912 – Giulino, 28 aprile 1945), è stata l'amante di Benito Mussolini, da lei idolatrato fin dall'infanzia, con il quale condivise la sorte quando venne fucilata dai partigiani assieme al dittatore il 28 aprile 1945. Era sorella maggiore dell'attrice Maria Petacci e sorella minore del chirurgo Marcello Petacci.
La centrale termica e la cabina apparati centrali sono opere di corredo alla stazione di Firenze Santa Maria Novella, disegnate a partire dal 1929 da Angiolo Mazzoni.