Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
L'inquinamento è un'alterazione dell'ambiente, naturale o dovuto ad antropizzazione, da parte di elementi inquinanti. Esso produce disagi temporanei, patologie o danni permanenti per la vita in una data area, e può porre la zona in disequilibrio con i cicli naturali esistenti. L'alterazione può essere di origini diverse, chimica o fisica.
In idrogeologia o idrologia sotterranea la sorgente è una area (più o meno estesa) della superficie terrestre dove fuoriesce, in modo del tutto naturale, una portata apprezzabile di acqua sotterranea. Secondo il modello di funzionamento di un acquifero, che avviene secondo le principali fasi di alimentazione, deflusso e scarico della portata, la sorgente rappresenterebbe dunque una via attraverso cui avviene la fase di fuoriuscita dalla falda acquifera da un punto nella superficie terrestre.
Con il termine precipitazione si intendono, in meteorologia, tutti i fenomeni di trasferimento di acqua allo stato liquido o solido dall'atmosfera al suolo - come pioggia, neve, grandine, rugiada, brina - rappresentando una fase dell'intero ciclo idrologico. Queste acque, che tornano in genere a evaporare (a differenza di quelle litosferiche circolanti in permanenza nel terreno), sono anche dette meteoriche.
La potabilizzazione dell'acqua (o purificazione dell'acqua) è un processo fisico-chimico che consiste nella rimozione delle sostanze contaminanti dall'acqua grezza per ottenere un'acqua idonea al normale consumo domestico, per l'irrigazione dei campi o per usi industriali (es. per l'utilizzo da parte di stabilimenti a scopo alimentare).
La neve artificiale è una neve non naturale (e in quanto tale presenta caratteristiche fisiche diverse dalla neve naturale) prodotta con mezzi, detti «innevatori» o, più comunemente, «cannoni sparaneve», che, in condizioni meteorologiche opportune, trasformano una certa quantità di acqua in neve secondo un processo detto innevamento artificiale. Nelle località sciistiche gli impianti di innevamento artificiale sono sempre più diffusi e vengono utilizzati dai gestori degli impianti di risalita per far fronte alla scarsità o all'assenza di neve naturale al suolo lungo le piste da sci durante la stagione turistica invernale. In particolare si parla di innevamento programmato quando l'impianto di innevamento artificiale è completamente automatizzato avviandosi appena vengono rilevate le condizioni atmosferiche opportune (temperature sottozero e calma di vento).
L'inquinamento radioattivo è un tipo di inquinamento ambientale caratterizzato dalla presenza di radionuclidi che possono contaminare l'aria, l'acqua, il terreno e di conseguenza anche gli alimenti. Può avere origini naturali ma soprattutto antropiche, a partire dalla scoperta della radioattività e gli esperimenti conseguenti nel periodo moderno. A seconda delle fonti di utilizzo può essere derivato da attività: industriale, civile: L'estrazione dell'uranio, il riprocessamento e lo stoccaggio delle scorie radioattive possono generare un inquinamento radioattivo; il furto di materiale radiologico. militare: Test nucleari, esplosioni nucleari, residuati bellici radioattivi come ad esempio Naufragi di sottomarini nucleari o munizioni ad uranio impoverito.A seconda delle aspettative può essere: accidentale: malfunzionamenti guasti e incidenti nucleari, fuoriuscita accidentale delle scorie da una discarica o durante il trasporto. programmato : test o esplosioni nucleari, esperimenti radiologici, furti o terrorismo nucleare.
Il Grande smog stata una catastrofe ambientale che colp Londra nel dicembre 1952. Una coltre di smog, nebbia densa e maleodorante, avvolse Londra dal 5 al 9 dicembre 1952. In un primo momento furono stimate circa 4 000 vittime ma in seguito a ricerche pi recenti il numero sal considerevolmente fino a 12 000 persone, a cui si aggiunsero anche 100 000 malati in condizioni gravi.Il Grande smog noto per essere il peggior evento d'inquinamento atmosferico nella storia del Regno Unito, ma anche uno dei pi importanti episodi in termini di impatto scientifico, sulla percezione pubblica del fenomeno inquinante e sulla relativa regolamentazione governativa.
Un detergente è composto da una miscela di sostanze chimiche in polvere o liquide che servono per rimuovere lo sporco da una superficie. In italiano il termine "detersivo" è spesso utilizzato per prodotti impiegati nella pulizia delle superfici dure (pavimenti, piatti, finestre) e dei tessuti, mentre con "detergente" si indicano in genere prodotti più delicati utilizzati per esempio per la pulizia del corpo. Sebbene i moderni detergenti nascano molto indietro nel tempo, il loro utilizzo su vasta scala inizia solo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il sapone è stato per secoli l'unico detersivo/detergente utilizzato dall'uomo; il sapone però nulla ha a che vedere con i moderni detersivi e detergenti a base di tensioattivi. I primi detersivi crearono però grossi problemi di inquinamento in quanto la formulazione non prevedeva la biodegradabilità; alcuni componenti creavano inquinamento ambientale, come ad esempio il fosfato di sodio che favoriva l'eutrofizzazione e che fu sostituito nelle formulazioni dalle zeoliti. I detergenti cationici hanno la proprietà chimico-fisica di legarsi rapidamente a superfici con carica negativa, come i batteri e le membrane cellulari, modificandone la permeabilità fino alla morte del microrganismo tramite la denaturazione delle proteine e l'inattivazione di enzimi e coenzimi, con i quali viene a contatto.
L'antropizzazione (dal greco ànthrōpos uomo) in geografia ed ecologia è l'insieme degli interventi di trasformazione dell'ambiente naturale da parte del genere umano. Sebbene tali interventi siano attuati allo scopo di adattare l'ambiente alle proprie esigenze e migliorare la qualità della vita, non è detto che abbiano un impatto positivo sull'ambiente; anzi, al contrario, spesso hanno un impatto negativo, danneggiando in maniera irreversibile il naturale equilibrio degli ecosistemi.