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L'inquinamento radioattivo è un tipo di inquinamento ambientale caratterizzato dalla presenza di radionuclidi che possono contaminare l'aria, l'acqua, il terreno e di conseguenza anche gli alimenti. Può avere origini naturali ma soprattutto antropiche, a partire dalla scoperta della radioattività e gli esperimenti conseguenti nel periodo moderno. A seconda delle fonti di utilizzo può essere derivato da attività: industriale, civile: L'estrazione dell'uranio, il riprocessamento e lo stoccaggio delle scorie radioattive possono generare un inquinamento radioattivo; il furto di materiale radiologico. militare: Test nucleari, esplosioni nucleari, residuati bellici radioattivi come ad esempio Naufragi di sottomarini nucleari o munizioni ad uranio impoverito.A seconda delle aspettative può essere: accidentale: malfunzionamenti guasti e incidenti nucleari, fuoriuscita accidentale delle scorie da una discarica o durante il trasporto. programmato : test o esplosioni nucleari, esperimenti radiologici, furti o terrorismo nucleare.
Si definiscono fossili quei combustibili derivanti dalla trasformazione, naturalmente sviluppatasi in milioni di anni, di sostanza organica, seppellitasi sottoterra nel corso delle ere geologiche, in forme molecolari via via più stabili e ricche di carbonio. Si può affermare che i combustibili fossili costituiscono l'accumulo, sottoterra, di energia che deriva dal Sole, direttamente raccolta nella biosfera nel corso di periodi geologici, dalle piante tramite la fotosintesi clorofilliana e da organismi acquatici unicellulari come i protozoi e le alghe azzurre o indirettamente tramite la catena alimentare, dagli organismi animali.
L'antropizzazione (dal greco ànthrōpos uomo) in geografia ed ecologia è l'insieme degli interventi di trasformazione dell'ambiente naturale da parte del genere umano. Sebbene tali interventi siano attuati allo scopo di adattare l'ambiente alle proprie esigenze e migliorare la qualità della vita, non è detto che abbiano un impatto positivo sull'ambiente; anzi, al contrario, spesso hanno un impatto negativo, danneggiando in maniera irreversibile il naturale equilibrio degli ecosistemi.
Il particolato, nella chimica ambientale, indica l'insieme delle sostanze sospese in aria sotto forma di aerosol atmosferico che hanno dimensioni che variano da pochi nm a 100 m {\displaystyle \mu m} (Il PM10 e il PM2,5 sono definiti come il materiale particolato avente un diametro aerodinamico medio inferiore, rispettivamente, a 10 m {\displaystyle \mu m} e 2,5 m {\displaystyle \mu m} . Quindi il PM2,5 una frazione del particolato totale interamente contenuta nella frazione di PM10) (fibre, particelle carboniose, metalli, silice, inquinanti liquidi o solidi), presenti nell'atmosfera terrestre per cause naturali e antropiche o in luoghi di lavoro industriali. Il particolato l'inquinante che oggi considerato di maggiore impatto nelle aree urbane, ed composto da tutte quelle particelle solide e liquide disperse nell'atmosfera, con un diametro che va da pochi nanometri fino ai 500 m e oltre (cio da miliardesimi di metro a mezzo millimetro) (es. particolato carbonioso).
Con il termine inquinamento elettromagnetico si intende l'inquinamento derivante in genere da radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti. Si parla quindi dell'intervallo di frequenze che va da 0 Hz (campi statici) alle frequenze della radiazione visibile (laser e luce incoerente).
Il Grande smog stata una catastrofe ambientale che colp Londra nel dicembre 1952. Una coltre di smog, nebbia densa e maleodorante, avvolse Londra dal 5 al 9 dicembre 1952. In un primo momento furono stimate circa 4 000 vittime ma in seguito a ricerche pi recenti il numero sal considerevolmente fino a 12 000 persone, a cui si aggiunsero anche 100 000 malati in condizioni gravi.Il Grande smog noto per essere il peggior evento d'inquinamento atmosferico nella storia del Regno Unito, ma anche uno dei pi importanti episodi in termini di impatto scientifico, sulla percezione pubblica del fenomeno inquinante e sulla relativa regolamentazione governativa.
Un detergente è composto da una miscela di sostanze chimiche in polvere o liquide che servono per rimuovere lo sporco da una superficie. In italiano il termine "detersivo" è spesso utilizzato per prodotti impiegati nella pulizia delle superfici dure (pavimenti, piatti, finestre) e dei tessuti, mentre con "detergente" si indicano in genere prodotti più delicati utilizzati per esempio per la pulizia del corpo. Sebbene i moderni detergenti nascano molto indietro nel tempo, il loro utilizzo su vasta scala inizia solo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il sapone è stato per secoli l'unico detersivo/detergente utilizzato dall'uomo; il sapone però nulla ha a che vedere con i moderni detersivi e detergenti a base di tensioattivi. I primi detersivi crearono però grossi problemi di inquinamento in quanto la formulazione non prevedeva la biodegradabilità; alcuni componenti creavano inquinamento ambientale, come ad esempio il fosfato di sodio che favoriva l'eutrofizzazione e che fu sostituito nelle formulazioni dalle zeoliti. I detergenti cationici hanno la proprietà chimico-fisica di legarsi rapidamente a superfici con carica negativa, come i batteri e le membrane cellulari, modificandone la permeabilità fino alla morte del microrganismo tramite la denaturazione delle proteine e l'inattivazione di enzimi e coenzimi, con i quali viene a contatto.
Il Basso Medioevo è una suddivisione storica del periodo medioevale, ovvero il periodo della storia europea e del bacino del Mediterraneo convenzionalmente compreso tra l'anno 1000 circa e la scoperta dell'America da parte degli Europei nel 1492, preceduto dall'Alto Medioevo. Dal XIII secolo si formarono i primi Stati nazionali in Portogallo, Francia, Italia meridionale e Inghilterra (e a partire dal XV secolo anche in Russia e Spagna) mentre nel resto della Penisola e in Germania, dove le condizioni storiche e sociali non permisero il formarsi di uno Stato unitario, fiorì l'epoca dei Comuni, i quali, tra il Trecento e il Quattrocento, diedero vita a numerose entità statuali minori (note in Italia come Signorie); in seguito alcune di queste acquisirono la connotazione di veri e propri Stati regionali. Nel Basso Medioevo i poteri universali del papato e del Sacro Romano Impero, dopo aver raggiunto il proprio apogeo, iniziarono a decadere inesorabilmente a favore delle monarchie nazionali che ormai si affermavano, dando all'Europa quel carattere, tuttora vivo, di mosaico di Stati e popoli, spesso affini, ma nel contempo diversi tra loro. L'impero iniziò a entrare in crisi con la morte di Federico II (1250), il papato con i conflitti col re di Francia che portarono allo scisma d'Occidente (1378). Durante il Trecento e nei primi decenni del Quattrocento, guerre, carestie ed epidemie causarono profondi mutamenti sociali ed economici nella società europea, cambiando anche la mentalità dei ceti più elevati e degli intellettuali e uomini di cultura in alcune regioni d'Europa particolarmente evolute (Italia, ma anche Fiandre e Germania meridionale). Questi ultimi iniziarono ad attribuire una nuova importanza all'individuo, gettando le basi della civiltà umanistico-rinascimentale, che si sarebbe diffusa grazie anche al sostegno di un'aristocrazia colta e di una borghesia sempre più ampia e facoltosa.
L'acqua è un composto chimico di formula molecolare H2O, in cui i due atomi di idrogeno sono legati all'atomo di ossigeno con legame covalente polare. In condizioni di temperatura e pressione normali si presenta come un sistema bifase, costituito da un liquido incolore e insapore (che viene chiamato "acqua" in senso stretto) e da un vapore incolore (detto vapore acqueo). Si presenta allo stato solido (detto ghiaccio) nel caso in cui la temperatura sia uguale o inferiore alla temperatura di congelamento.Essendo l'acqua un ottimo solvente, le acque naturali contengono disciolte moltissime altre sostanze, ed è per questo motivo che con il termine "acqua" si intende comunemente sia il composto chimico puro di formula H2O, sia la miscela (liquida) formata dallo stesso, con altre sostanze disciolte al suo interno. L'acqua in natura è tra i principali costituenti degli ecosistemi ed è alla base di tutte le forme di vita conosciute, compreso l'essere umano; ad essa è dovuta anche la stessa origine della vita sul nostro pianeta ed è inoltre indispensabile anche nell'uso civile, agricolo e industriale; l'uomo ha riconosciuto sin da tempi antichissimi la sua importanza, identificandola come uno dei principali elementi costitutivi dell'universo e attribuendole un profondo valore simbolico, riscontrabile nelle principali religioni. Sul pianeta Terra l'acqua copre il 71% della superficie del pianeta ed è il principale costituente del corpo umano.