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Mina, pseudonimo di Mina Anna Maria Mazzini (Busto Arsizio, 25 marzo 1940), è una cantante, conduttrice televisiva, attrice e produttrice discografica italiana naturalizzata svizzera. Dopo il matrimonio del 10 gennaio 2006 con Eugenio Quaini è diventata, per l'anagrafe elvetica, Mina Anna Quaini-Mazzini. Tale variazione non viene applicata nelle registrazioni anagrafiche italiane.Considerata una delle migliori cantanti italiane di tutti i tempi, è nota per le qualità della sua voce e per essere stata protagonista in numerosi spettacoli televisivi diffusi dalla Rai a partire dagli anni sessanta. Il suo strumento, dal timbro caldo e personalissimo, subito riconoscibile, è dotato di grande ampiezza, estensione, agilità, capace di coniugare la potenza vocale con la duttilità, ed è sostenuto da una tecnica saldissima; Mina si distingue anche per le doti interpretative e l'eclettismo, che l'hanno portata ad affrontare con successo generi musicali spesso lontani tra loro. Durante la sua carriera, iniziata alla fine degli anni cinquanta, Mina ha interpretato più di 1.500 brani, ottenendo primati e ricevendo premi e riconoscimenti, con due partecipazioni al Festival di Sanremo, tre alla Mostra internazionale di musica leggera, una Targa Tenco, e l'assegnazione dell'onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Soprannominata "la tigre di Cremona", faceva parte del quartetto delle grandi voci femminili degli anni sessanta e settanta, con Milva, "la pantera di Goro", Iva Zanicchi, "l'aquila di Ligonchio" e Orietta Berti, "l'usignolo di Cavriago". Sulla scena internazionale ha raccolto il plauso di artisti quali Frank Sinatra, Louis Armstrong, Antony and the Johnsons, Mónica Naranjo, Liza Minnelli, Luciano Pavarotti e Plácido Domingo.
Il maestro e Margherita (in russo: Мастер и Маргарита? Master i Margarita) è un romanzo russo di Michail Bulgakov, riscritto più volte tra il 1928 e il 1940 e pubblicato postumo a cavallo tra il 1966 e il 1967. La trama è incentrata sulle persecuzioni politiche inflitte a uno scrittore e drammaturgo (definito il "Maestro") da parte delle autorità sovietiche degli anni trenta, sul suo amore con Margherita Nikolaevna, e sul suo riscatto grazie a una visita del Diavolo nell'Unione Sovietica atea di quel tempo; alla sua storia s'intreccia parallela quella del processo evangelico al Messia e di Ponzio Pilato, vicende che sono anche oggetto di un contestato romanzo del Maestro. Molti critici considerano quest'opera, dallo spiccato contenuto satirico (non da ultimo nei confronti della realtà sovietica), uno dei più grandi capolavori della letteratura russa del Novecento. Eugenio Montale definì il romanzo «un miracolo che ognuno deve salutare con commozione», mentre Veniamin Kaverin scrisse «per originalità sarà difficile trovare un'opera che gli stia a pari in tutta la letteratura mondiale».
Ho visto cose che voi umani... è una frase idiomatica derivata dal monologo pronunciato dal replicante Roy Batty nel film di fantascienza Blade Runner, del 1982, diretto da Ridley Scott e ispirato al romanzo Il cacciatore di androidi di Philip K. Dick. Tale frase, che non è presente nel romanzo, nel doppiaggio italiano del film incomincia in realtà in maniera diversa: «Io ne ho viste cose...».
Helen Adams Keller (Tuscumbia, 27 giugno 1880 – Easton, 1º giugno 1968) è stata una scrittrice, attivista e insegnante statunitense, sordo-cieca dall’età di 19 mesi. Alla sua vicenda, e a quella dell'istitutrice che le insegnò a interagire con il mondo esterno così da poter affrontare gli studi fino alla laurea, fu dedicato il romanzo Anna dei miracoli (The Miracle Worker), da cui furono tratti sia un film che una rappresentazione teatrale, entrambi con lo stesso nome del romanzo.