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Yahweh (in ebraico: יַהְוֶה?, anche Yahveh, in italiano anche Jahvè o Iahvè; pronuncia Iavè, /jaˈvɛ/) è il Dio nazionale del popolo ebraico, descritto nella Bibbia ebraica, e il Dio Padre della Trinità del Cristianesimo (che si fonda appunto sull' Ebraismo).Il culto dedicatogli da parte degli ebrei è attestato a partire dall'Età del ferro nei regni ebraici di Israele e Giuda, insieme ad altre divinità della religione siro-palestinese, fra cui, in un primo momento, potrebbe aver avuto una consorte femminile, Asherah. L'incertezza è dovuta alla difficoltà di chiarire se i siti archeologici in cui Yahweh è associato ad altre divinità siano siti ebraici o cananei e al fatto che "Asherah" potrebbe indicare non una dea ma un oggetto di culto. Dopo il periodo dell'esilio babilonese (VI secolo a.C.) Yahweh risulta con certezza essere stato promosso a dio unico nella religione ebraica, soppiantando definitivamente El (dio supremo delle religioni del Vicino Oriente) e assumendone gli attributi (tra cui gli epiteti El Shaddai, "Dio Onnipotente", ed El Elyon, "Dio Altissimo").Nella Bibbia ebraica, nella quale quindi, secondo la tradizione esegetica, Yahweh ed El sono da interpretare come lo stesso Dio, egli è descritto come potente e creatore (Genesi, 1), ma anche legato da un patto con la famiglia di Giacobbe: severo nel punire le colpe, attento verso i penitenti, a fasi alterne dio locale e dio universale, protettore del popolo d'Israele.
La Vulgata (IPA: [vul'gaːta]) o Volgata è una traduzione in latino della Bibbia dall'antica versione greca ed ebraica, realizzata alla fine del IV secolo da Sofronio Eusebio Girolamo. Il nome è dovuto alla dicitura latina vulgata editio, cioè "edizione per il popolo", che richiama sia l'ampia diffusione che ottenne (in precedenza con Vulgata si indicava la traduzione della versione dei Settanta, che ebbe anch'essa notevole diffusione), sia lo stile non eccessivamente raffinato e retorico, più alla portata del popolo (volgo). Dalla proclamazione di ufficialità durante il Concilio di Trento (1545-1563) fino al Concilio Vaticano II (1962-1965), quando fu ulteriormente revisionata, la Vulgata ha rappresentato la traduzione canonica della Bibbia per l'intera Chiesa cattolica.
Il Vangelo secondo Giovanni è uno dei quattro vangeli canonici contenuti nel Nuovo Testamento della Bibbia cristiana. Esso si presenta come la trascrizione da parte di autori anonimi della testimonianza del «discepolo che Gesù amava» (cfr. 21, 20-24; allo stesso risultato si perviene anche confrontando 19, 25 con 19, 35), che la tradizione identifica con l'apostolo Giovanni, figlio di Zebedeo. Oggi gli studiosi fanno comunque spesso riferimento anche a una scuola giovannea nella quale sarebbe maturata la redazione del vangelo e delle lettere attribuite all'apostolo. Scritto in greco, è composto da 21 capitoli e come gli altri vangeli narra il ministero di Gesù. Il Vangelo secondo Giovanni è notevolmente diverso dagli altri tre vangeli, detti sinottici, anche se sembra presupporre la conoscenza almeno del Vangelo secondo Marco, di cui riproduce talvolta espressioni peculiari. Mentre i sinottici si basano sulla predicazione del Regno di Dio da parte di Gesù, il quarto vangelo approfondisce la questione dell'identità del Cristo, inserendo ampie digressioni teologiche. In particolare Gesù viene identificato con il Logos divino, preesistente alla formazione del mondo. Il concetto di "logos" era stato utilizzato in vario modo nella filosofia greca già da alcuni secoli; ne scrivono ad esempio Cleante ed altri filosofi stoici. Giovanni, però, se ne distacca sottolineando ripetutamente anche l'umanità di Gesù, che, per esempio, scoppia in lacrime per la morte di Lazzaro.
Emmaus Nicopolis (o Nikopolis) è un villaggio della Palestina; è una delle possibili identificazioni del villaggio di Emmaus citato nel Nuovo Testamento. Situato a circa 30 km ad ovest di Gerusalemme proprio al limite tra le montagne della Giudea e la valle di Ayalon. La strada che da Giaffa conduce a Gerusalemme vicino a Emmaus si divide nel percorso a nord (attraverso Beit Horon) e in quello a sud (attraverso Kiryat Yearim). Oggi il luogo santo di Emmaus, all’incrocio di Latrun tra Gerusalemme e Tel Aviv.