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Mons. Luigi Giovanni Giussani (Desio, 15 ottobre 1922 – Milano, 22 febbraio 2005) è stato un presbitero, teologo e docente italiano, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione.
Comunione e Liberazione (CL) è un movimento cattolico laico fondato dal sacerdote Luigi Giussani nel 1954 nell'ambiente studentesco milanese inizialmente come branca dell'Azione Cattolica. Si caratterizza per porre il messaggio della fede cristiana come fondamento di ogni aspetto della vita. Inizialmente noto come Gioventù Studentesca, dopo alterne vicende e un periodo di crisi nel 1968, venne riorganizzato negli anni settanta quando assunse l’attuale denominazione, riuscendo poi a estendersi in tutta Italia. Si stimano circa 300.000 membri. Il movimento è presente in circa settanta paesi in tutto il mondo. Partendo dai suoi ideali fondativi, il movimento è impegnato in cause sociali, nella creazione di scuole private e in alcuni progetti caritatevoli come il Banco Alimentare. Negli anni ha subito accuse di conflitti di interesse e lobbismo e alcuni importanti membri e cooperative collegate sono stati condannati per reati di corruzione e frode.Don Giussani affermava di non aver mai realmente inteso fondare un movimento. In relazione ad una lettera di papa Giovanni Paolo II, aveva affermato a proposito di Comunione e Liberazione: "Non solo non ho mai inteso "fondare" niente, ma ritengo che il genio del movimento che ho visto nascere sia di avere sentito l'urgenza di proclamare la necessità di tornare agli aspetti elementari del cristianesimo, vale a dire la passione del fatto cristiano come tale nei suoi elementi originali, e basta." La presenza di CL nel mondo della scuola ha ancora il nome di Gioventù Studentesca. La sigla CLU (Comunione e Liberazione - Universitari) definisce invece informalmente l'intera presenza di CL nelle università indipendentemente dalle varie forme di associazionismo. Del movimento fanno parte anche esperienze di vita consacrata quali ad esempio i Memores Domini, la Fraternità San Giuseppe e la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, le Suore di carità dell'Assunzione, oltre a numerose vocazioni nell'ambito di famiglie religiose già esistenti (carmelitani, benedettini, francescani, trappisti, etc). Dopo la morte di don Giussani, avvenuta il 22 febbraio 2005, la guida del movimento è passata al sacerdote spagnolo don Julián Carrón. Nel 2014 la Diaconia Centrale di Comunione e Liberazione ha rinnovato a Julián Carrón il mandato di Presidente della Fraternità per un sessennio.
I Memores Domini sono un'associazione laicale cattolica i cui membri vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza sotto l'egida del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione, avendo come ambito di apostolato il mondo del lavoro. L'associazione viene chiamata dagli aderenti e dai simpatizzanti di Comunione e Liberazione anche Gruppo Adulto. Il decreto di riconoscimento del Pontificio Consiglio per i Laici porta la data dell'8 giugno 1988. Sebbene i suoi membri provengano dal movimento fondato da Luigi Giussani, quest'ultimo non ha fondato i Memores Domini, ma ha assecondato l'aspirazione di alcuni suoi ex-studenti a vivere secondo i precetti di povertà, castità e obbedienza, nel rispetto dell'imperativo benedettino ora et labora. L'associazione si è inoltre ispirata all'istituto secolare Comunità di San Giovanni, per la spiritualità e la struttura pensate per esso da Adrienne von Speyr e Hans Urs von Balthasar.La direzione generale della Memores Domini è esercitata da un Direttivo, che è stato rieletto l'ultima volta nel maggio 2018 e sarà in carica per cinque anni.
La liberazione di Roma fu uno degli episodi principali della Campagna d'Italia della Seconda guerra mondiale. Il 4 e il 5 giugno 1944 le truppe americane del generale Mark Wayne Clark riuscirono a superare le ultime linee difensive dell'esercito tedesco ed entrarono nella città senza incontrare resistenza, ricevendo l'entusiastica accoglienza della popolazione romana. Il feldmaresciallo Albert Kesselring, comandante della Wehrmacht in Italia, preferì ripiegare verso nord senza impegnare un combattimento all'interno dell'area urbana di Roma.
La storia dell'Italia nella seconda guerra mondiale, ricca di episodi controversi, fu caratterizzata soprattutto da numerose sconfitte e dal crollo nel settembre 1943 dell'apparato politico-militare dello Stato in conseguenza dell'improvvisazione con cui il paese venne coinvolto nella guerra, dell'imperizia delle gerarchie politiche e militari, e della debolezza della struttura economica e sociale. Le ambizioni imperiali del regime fascista, che mirava a far rivivere i fasti dell'"Impero Romano" nel Mediterraneo (Mare Nostrum), crollarono ben presto per l'impreparazione dimostrata dalle regie forze armate e per la cattiva pianificazione politica e militare del conflitto che portarono alle ripetute sconfitte in Grecia, in Africa, in Russia e nei Balcani. L'Italia divenne in breve tempo un alleato minore della Germania, dipendente militarmente dal sostegno tedesco, finché nel 1943 il dittatore Benito Mussolini fu deposto , arrestato per ordine del Re Vittorio Emanuele III e inviato sul Gran Sasso . Dopo l'armistizio di Cassibile lo Stato italiano crollò: la parte settentrionale del paese venne occupata dai tedeschi che vi crearono uno Stato collaborazionista con la Germania; mentre il sud venne governato dalle forze monarchiche e liberali, che organizzarono un Esercito Cobelligerante Italiano che combatté accanto agli eserciti alleati. Nell'Italia settentrionale e centrale le forze della Resistenza, formate inizialmente da qualche decine di migliaia di partigiani, poi, con l'andare sfavorevole della guerra per l'Asse, quasi alla fine di quest'ultima, da circa 350.000 partigiani, prevalentemente appartenenti alle Brigate Garibaldi e alle Brigate Giustizia e Libertà, operarono in autonomia un'efficace azione di guerriglia contro le truppe tedesche occupanti e le forze fasciste della Repubblica Sociale Italiana.
L'Italia (/iˈtalja/, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare e conta una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. La capitale è Roma. La parte continentale, delimitata dall'arco alpino, confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di 302072,84 km². Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica mentre Campione d'Italia è l'unica exclave italiana. Con l'ascesa di Roma, che fu capitale della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, si ebbe il primo processo di unificazione della penisola, destinata a rimanere per secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni di popolazioni germaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni, perdendo la propria unità politica. Nel XV secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna e Austria. Durante il Risorgimento gli italiani combatterono per l'indipendenza nazionale e per l'Unità d'Italia, finché nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, che completò la riunificazione con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la vittoria nella prima guerra mondiale. Dal 1882 al 1960 l'Italia ha posseduto un impero coloniale. Nel 1946, dopo il ventennio fascista, la sconfitta nella seconda guerra mondiale e la guerra civile, a seguito di un referendum istituzionale lo Stato italiano divenne una repubblica. Nel 2020 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e terza nell'Unione europea, è un paese con un alto standard di vita: l'indice di sviluppo umano è molto alto, 0.883, e la speranza di vita è di 83,4 anni. È membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce all'ONU e al trattato di Schengen. È inoltre membro del G7 e del G20, partecipa al progetto di condivisione nucleare della NATO, è una grande potenza regionale europea, in grado di esercitare influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale, e si colloca in nona posizione nel mondo per spesa militare. In virtù della sua storia ultramillenaria, l'Italia vanta insieme alla Cina il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La guerra di liberazione italiana (meglio nota semplicemente come guerra di liberazione nazionale nell’ambito storiografico italiano) fu il complesso di operazioni militari ed azioni di guerriglia condotte dagli Alleati i quali ebbero un ruolo centrale per la cacciata dei tedeschi (già fortemente indeboliti nel versante dell'Europa dell'est dall'URSS), mentre per la lotta all'RSI l'azione principale avvenne tramite l'Esercito Cobelligerante Italiano e dalle brigate partigiane operanti nell'ambito della resistenza italiana durante la campagna d'Italia, ottenendo la liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista durante la seconda guerra mondiale.Dal punto di vista formale, il Regno d'Italia (limitato alle regioni occupate dagli Alleati) dichiarò guerra alla Germania nazista il 13 ottobre 1943, ma già dalla sera dell'8 settembre, mentre il Regio Esercito senza ordini efficaci da parte del Comando supremo si disgregava e cedeva le armi sotto l'attacco tedesco - pur con alcuni rilevanti episodi di resistenza armata - esponenti dei partiti antifascisti avevano costituito le prime organizzazioni politico-militari per opporsi all'occupante, dando inizio alla Resistenza partigiana, animata - soprattutto nei primi mesi - in larga parte da militari italiani sfuggiti alla cattura da parte tedesca. Dopo quasi due anni di combattimenti sia sulla linea del fronte che nelle regioni occupate ed amministrate dai tedeschi, con la collaborazione del nuovo Stato fascista costituito da Mussolini dopo la liberazione dalla prigionia sul Gran Sasso, le ostilità cessarono formalmente il 29 aprile 1945 con la resa incondizionata dell'esercito tedesco. Successivamente a questa data, vi furono ancora alcuni combattimenti su territorio italiano e violenze e rappresaglie contro reparti fascisti ed esponenti politici o militari collaborazionisti. Le operazioni si svolsero a partire dal settembre 1943 dopo l'armistizio di Cassibile e sino alla fine della seconda guerra mondiale. Il 25 aprile 1945, anniversario della liberazione d'Italia, è celebrato in Italia come data simbolica della liberazione dell'intero territorio nazionale dalla dittatura e dall'occupazione.