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La basilica di San Lorenzo è uno dei principali luoghi di culto cattolici di Firenze, situata nell'omonima piazza nel centro storico della città. È una delle chiese che si contendono il titolo di più antica della città ed ha la dignità di basilica minore. Nei pressi della chiesa si tiene il turistico mercato di San Lorenzo.
Palazzo Tornabuoni (o Tornabuoni-Corsi-Salviati) è un palazzo del centro storico di Firenze, situato tra via de' Tornabuoni 16 (dove dà il nome alla strada), via degli Strozzi, via de' Corsi e via dei Pescioni: occupa dunque quasi un intero isolato.
Il Museo di San Marco è un museo statale italiano; ha sede nella parte monumentale di un antico convento domenicano sito in piazza San Marco a Firenze. La fama del museo, la cui architettura è un capolavoro rinascimentale, si deve soprattutto alla presenza di opere di Beato Angelico, presenti in tanti ambienti del convento. Un'ala è dedicata alla scuola di San Marco (Fra' Bartolomeo, Mariotto Albertinelli e i loro allievi), che pure vissero a lavorarono qui, mentre un'altra ospita il lapidario e i resti di edifici demoliti nel periodo del Risanamento di Firenze capitale. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Toscana, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
La chiesa di Santa Felicita è un luogo di culto cattolico di Firenze che si trova nel quartiere di Oltrarno, tra il Ponte Vecchio e palazzo Pitti, in piazza Santa Felicita, lungo via de' Guicciardini. Su di essa insiste l'omonima parrocchia, affidata al clero diocesano dell'arcidiocesi di Firenze.
La chiesa dei Santi Michele e Gaetano, più spesso chiamata semplicemente San Gaetano, è un luogo di culto cattolico che si trova in piazza Antinori in prosecuzione di via de' Tornabuoni a Firenze, uno dei più importanti esempi di stile barocco nella città.
L'architettura neoclassica in Toscana si affermò tra la seconda metà del Settecento e la prima metà dell'Ottocento all'interno di un quadro storico-politico sostanzialmente allineato a quello che interessò il resto della penisola italiana, sviluppando tuttavia caratteri originali. Infatti, a differenza di altre regioni, dove negli anni del rinnovamento giunsero spesso architetti da fuori, l'Accademia di belle arti di Firenze formò direttamente i protagonisti di una stagione particolarmente vivace, soprattutto nell'ambito del Granducato di Toscana.