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Il vescovo è il responsabile (pastore) in alcune chiese cristiane di una diocesi e, nel cattolicesimo, nell'ortodossia, nell'anglicanesimo e in tutte le chiese che credono nell'episcopato storico, è considerato un successore degli apostoli. La parola viene dal greco επίσκοπος (epìscopos), che significa "supervisore", "sorvegliante". Nell'antica Grecia questo termine veniva utilizzato per indicare uno scolarca, o direttore di un'accademia, poiché spesso aveva funzioni di sorveglianza. I vescovi cattolici godono dell'appellativo di "Eccellenza Reverendissima", mentre i patriarchi (cattolici di rito orientale e ortodossi) quello di "beatitudine".
Il rito romano è il rito liturgico tramandato dalla Chiesa di Roma ed è attualmente quello più diffuso del cristianesimo. Anticamente esistevano tanti altri riti non solo orientali ma anche occidentali. Nella Chiesa latina convivevano accanto al rito romano molti riti locali. Le maggiori chiese locali, infatti, esprimevano tutte un proprio rito particolare. In seguito, data la grandissima importanza attribuita a Roma, luogo del martirio dei santi Pietro e Paolo e sede del papato, il suo rito liturgico è stato adottato altrove, rimpiazzando altri. Dopo il Concilio di Trento, papa Pio V, con la bolla pontificia Quo primum tempore del 14 luglio 1570, stabilì che rimanessero solo quelli che potessero vantare un'antichità di almeno duecento anni. Alcuni riti non soppressi nel 1570, come per esempio il rito lionese e quelli di certi ordini religiosi, sono stati abbandonati successivamente, soprattutto dopo il Concilio Vaticano II. Sopravvivono il rito ambrosiano, il rito mozarabico, il rito di Braga e quello dell'Ordine certosino. Con queste poche eccezioni, il rito romano oggigiorno è in uso nell'intera Chiesa latina. Nella Chiesa cattolica il rito romano è il maggiore in termini di diffusione, e per questo si tende a volte a considerarlo erroneamente l'unico cattolico, dimenticando l'esistenza degli altri, sia della Chiesa latina sia delle Chiese cattoliche orientali.
Lionel Andrés Messi Cuccittini, detto Leo (pronuncia spagnola [ljoˈnel ˈmesi]; Rosario, 24 giugno 1987), è un calciatore argentino, centrocampista o attaccante del Barcellona e della nazionale argentina, delle quali è capitano. Con l'Albiceleste è stato vicecampione del mondo nel 2014 e del Sud America negli anni 2007, 2015 e 2016; inoltre con la nazionale olimpica ha vinto la medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Pechino nel 2008 e con la nazionale Under-20 è stato campione del mondo di categoria nel 2005. Spesso paragonato al connazionale Diego Armando Maradona, è ritenuto uno dei più forti calciatori di tutti i tempi, se non il migliore in assoluto, ed è uno dei marcatori più prolifici della storia del calcio. In carriera si è aggiudicato 10 campionati spagnoli (2005, 2006, 2009, 2010, 2011, 2013, 2015, 2016, 2018 e 2019), 6 Coppe del Re (2009, 2012, 2015, 2016, 2017 e 2018), 8 Supercoppe spagnole (2005, 2006, 2009, 2010, 2011, 2013, 2016 e 2018), 4 Champions League (2006, 2009, 2011 e 2015), 3 Supercoppe UEFA (2009, 2011 e 2015) e 3 Coppe del mondo per club (2009, 2011 e 2015); i trentaquattro titoli vinti lo rendono il calciatore più decorato nella storia del Barcellona. Oltre a ciò, è il miglior marcatore di sempre del club catalano, della Liga spagnola e della nazionale argentina.A livello individuale ha vinto il Pallone d'oro nel 2009 (insieme al FIFA World Player of the Year) e nel 2019, e ha vinto quattro volte il Pallone d'oro FIFA, record assoluto: nel 2010, 2011, 2012 e nel 2015. Nel 2011 e nel 2015 l'UEFA lo ha insignito del riconoscimento come Men's Player of the Year. Nel 2013, invece, è stato inserito nella miglior formazione calcistica di tutti i tempi stilata dalla rivista inglese World Soccer. Miglior giocatore del campionato del mondo Under-20 2005, vincitore di numerosi premi accessori, dal 2007 ad oggi ha fatto sempre parte della FIFA FIFPro World XI, è stato inserito dodici volte nella squadra dell'anno dell'ESM, mentre l'UEFA l'ha selezionato in 11 occasioni nella squadra dell'anno. Tra gli altri riconoscimenti ottenuti vi sono diversi titoli di capocannoniere: è stato infatti il miglior marcatore del Mondiale Under-20 (2005), del campionato spagnolo (2010, 2012, 2013, 2017, 2018, 2019 e 2020), della Coppa del Re (2011, 2014, 2016 e 2017), della Champions League (2009, 2010, 2011, 2012, 2015 e 2019) e del Mondiale per club (2011).
La Chiesa ortodossa, talvolta indicata anche come Chiesa ortodossa orientale, Chiesa cristiana d'Oriente o Chiesa cattolica ortodossa, è una comunione di Chiese cristiane nazionali, che sono o autocefale (cioè il cui capo non riconosce alcuna autorità religiosa in terra al di sopra di sé) o autonome (cioè dipendenti da un patriarcato, ma da esso distinte). Delle Chiese autocefale, nove sono patriarcati, storici o moderni. Come è indicato nelle pubblicazioni del Dipartimento di Statistiche delle Nazioni Unite, le denominazioni usate dai vari stati per indicare le religioni non sono uniformi. Così i cattolici sono identificati come "cattolici" in Portogallo, ma "cattolici romani" in Germania, e il termine "ortodosso", che in Etiopia indica soprattutto appartenenza alla Chiesa ortodossa etiope, una delle Chiese ortodosse orientali, in Romania indica soprattutto l'essere membri della Chiesa ortodossa romena, una delle Chiese che in inglese e tedesco sono anch'esse chiamate orientali (usando però Eastern, un vocabolo distinto da Oriental, anche se sinonimo), ma che in lingue che non dispongono di una simile coppia di sinonimi sono chiamate bizantine o calcedonesi. Queste ultime lingue attualmente riservano l'aggettivo "orientali" per le Chiese che non accettano il Concilio di Calcedonia.La Chiesa ortodossa, erede della cristianità dell'antico Impero romano, ridotto poi in quello chiamato dagli storici l'Impero bizantino, è ora suddivisa negli antichi quattro Patriarcati storici di Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme della Pentarchia (senza il quinto, d'Occidente) e in diverse altre chiese autocefale (delle quali non tutte si chiamano patriarcati). Essa ritiene che solo al proprio interno, quindi in via esclusiva, sussista la continuità della Chiesa universale fondata da Gesù Cristo (proprio come lo ritiene, da parte sua, la Chiesa cattolica romana).
La Chiesa cattolica (dal latino ecclesiastico catholicus, a sua volta dal greco antico καθολικός, katholikòs, cioè "universale") è la Chiesa cristiana che riconosce il primato di autorità al vescovo di Roma, in quanto successore dell'apostolo Pietro sulla cattedra di Roma. I suoi fedeli vengono chiamati cristiani cattolici. Formata da 24 Chiese sui iuris, la Chiesa latina in Occidente e 23 Chiese di rito orientale, che sono in comunione con il Pontefice, il nome richiama l'universalità della Chiesa fondata a partire dalla predicazione di Gesù Cristo e dei suoi Apostoli, costituita dal "Popolo di Dio" a sua volta formato da "tutte le nazioni della terra", la quale viene dichiarata sussistere in modo perfetto nella Chiesa cattolica visibilmente organizzata, e nella comunione dei battezzati (non macchiati dai peccati di eresia o di apostasia) senza tuttavia negare, almeno a partire dal Concilio Ecumenico Vaticano II, la presenza di elementi di verità nelle altre Chiese cristiane separate da essa con le quali ritiene invece di dover perseguire un'azione ecumenica e il riconoscimento di valori spirituali presenti nelle altre religioni. La formula latina subsistit in, impiegata dalla Lumen gentium, fu oggetto di molteplici interpretazioni e successivamente chiarita nel suo significato autentico dal dialogo fra la Conferenza episcopale spagnola e la Congregazione per la dottrina della fede, e nella dichiarazione Dominus Iesus. Tra le Chiese cristiane, secondo le statistiche, al 2007 contava il maggior numero di fedeli a livello mondiale, circa 1,2 miliardi, con un'alta percentuale in Europa e nelle Americhe.