Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pietro II Alekseevič Romanov (in russo: Пётр II Алексеевич Романов? pronuncia: /'pʲɔtr ftʌ'rɔj alʲɛ'ksʲɛjɛviʧ rʌ'manəf/; San Pietroburgo, 23 ottobre 1715 – Mosca, 30 gennaio 1730) è stato imperatore di Russia dal 18 maggio 1727 alla sua morte. Nipote dello zar Pietro I e figlio dello zarevic Aleksej Petrovič e della principessa tedesca Sofia Carlotta di Brunswick-Wolfenbüttel, fu l'ultimo rappresentante della famiglia dei Romanov in una linea maschile diretta. Salì al trono il 17 maggio 1727, quando aveva solo 11 anni, e morì all'età di 14 anni per il vaiolo. Durante il suo breve regno, ebbe modo di mostrare un certo interesse per gli affari di stato, ma non riuscì mai a governare da solo. Il potere dello stato rimase nelle mani di un consiglio supremo ed in particolare di alcuni dei favoriti dello zar, dapprima Aleksandr Danilovič Menšikov e, dalla sua caduta in disgrazia, dai membri della famiglia Dolgorukov.
Pietro Alekseevič Romanov (in russo: Пётр Алексе́евич Рома́нов?, traslitterato: Pëtr Alekséevič Románov, /'pʲoːtr ʌlʲɪ'ksʲejɪvʲɪʨ rʌ'mɑːnəf/), detto Pietro il Grande (in russo: Пётр Вели́кий?, traslitterato: Pëtr Velíkij, /'pʲoːtr vʲɪ'lʲiːkʲɪj/; Mosca, 9 giugno 1672 – San Pietroburgo, 8 febbraio 1725), è stato zar e, dal 1721, primo imperatore di Russia. Il suo regno ebbe inizio nel 1682, all'età di 10 anni, in coreggenza con Ivan V, malato sia mentalmente sia fisicamente e pertanto impossibilitato a regnare. Alla morte di quest'ultimo, avvenuta nel 1696, Pietro fu sovrano assoluto fino al 1724, anno a partire dal quale la moglie Caterina I lo affiancò in questo compito. Considerato un eroe nazionale russo, compare sulle banconote da 500 rubli e francobolli; gli sono dedicati monumenti e opere letterarie. Era alto circa due metri anche se aveva piedi e testa sproporzionati, in confronto alla notevole statura e talvolta, probabilmente a causa dell'altezza, soffriva di attacchi di piccolo male, una particolare forma di epilessia. Durante il suo regno venne considerato dai suoi contemporanei come il tipico rappresentante del sovrano illuminato, unitamente a Francesco II d'Asburgo e a Maria Teresa d'Austria, e come Imperatore operò sotto la direzione dei principi del giurisdizionalismo.
Napoli (AFI: /ˈnapoli/ ; Napule in napoletano, pronuncia [ˈnɑːpulə] o [ˈnɑːpələ]) è un comune italiano di 944 148 abitanti, terzo in Italia per popolazione, capoluogo della regione Campania, dell'omonima città metropolitana e centro di una delle più popolose e densamente popolate aree metropolitane d'Europa. Fondata dai cumani nell'VIII secolo a.C., fu tra le città più importanti della Magna Grecia e giocò un notevole ruolo commerciale, culturale e religioso nei confronti delle popolazioni italiche circostanti. Dopo il crollo dell'Impero romano, nell'VIII secolo la città formò un ducato autonomo indipendente dall'Impero bizantino; in seguito, dal XIII secolo e per più di cinquecento anni, fu capitale del Regno di Napoli; con la Restaurazione divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone fino all'Unità d'Italia. Sede della Federico II, la più antica università del mondo ad essere nata attraverso un provvedimento statale, ospita, altresì, l'Orientale, la più antica università di studi sinologici e orientalistici del continente, e la Nunziatella, una delle più antiche accademie militari al mondo, eletta patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo da parte dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo. Luogo d'origine della lingua napoletana, ha rivestito e riveste tuttora un forte peso in numerosi campi del sapere, della cultura e dell'immaginario collettivo. Protagonista dell'umanesimo e centro illuminista di livello europeo, è stata a lungo un punto di riferimento globale per la musica classica e l'opera attraverso la scuola musicale napoletana, dando tra l'altro origine all'opera buffa.Città dall'imponente tradizione nel campo delle arti figurative, che affonda le proprie radici nell'età classica, ha dato luogo a movimenti architettonici e pittorici originali, quali il rinascimento napoletano e il barocco napoletano, il caravaggismo, la scuola di Posillipo ed il liberty napoletano, nonché ad arti minori ma di rilevanza internazionale, quali la porcellana di Capodimonte ed il presepe napoletano.È all'origine di una forma distintiva di teatro, di una canzone di fama mondiale e di una peculiare tradizione culinaria che comprende alimenti che assumono il ruolo di icone globali, come la pizza napoletana, e l'arte dei suoi pizzaioli che è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio immateriale dell'umanità.Nel 1995 il centro storico di Napoli è stato riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità, per i suoi monumenti, che testimoniano la successione di culture del Mediterraneo e dell'Europa. Nel 1997 l'apparato vulcanico Somma-Vesuvio è stato eletto dalla stessa agenzia internazionale (con il vicino Miglio d'Oro, in cui ricadono anche i quartieri orientali della città) tra le riserve mondiali della biosfera.
La casa delle voci è un romanzo di genere thriller di Donato Carrisi edito da Longanesi nel 2019. Il romanzo ha per protagonista lo psicologo infantile e ipnotista Pietro Gerber, il quale, in seguito a una telefonata di una collega australiana, decide di occuparsi del caso di Hanna Hall e della sua memoria frammentata di quando da bambina viveva con i propri genitori in quella che definisce la casa delle voci.
Isola del Liri (Lisëra in dialetto locale) è un comune italiano di 11 268 abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio.
Isabella Fabbrica (Milano, 1802 circa – Torino, 1860 circa) è stata un contralto italiano. Studiò al conservatorio di Milano. Appena terminati gli studi debuttò al Teatro alla Scala nella première di Adele ed Emerico di Saverio Mercadante. L'opera ebbe un ottimo successo e questo favorì la carriera della Fabbrica, che nello stesso anno fu protagonista di altre première di Gaetano Donizetti (Chiara e Serafina) e Mercadante (Amleto). Dopo alcuni anni in cui si esibì in prevalenza a Milano e Torino, sposò (dopo avere rinunciato a una possibile unione con Mercadante) il tenore Giovanni Battista Montresor (figlio del contralto Adelaide Malanotte) e nel 1830 debuttò a Roma. Divenuta molto famosa e apprezzata per le doti di attrice e la potenza della voce, trascorse alcuni anni in Portogallo, dove ottenne un successo straordinario: Fu in seguito anche a Madrid e a San Pietroburgo, fino al 1850 quando cessò l'attività.
Francesco Maria Piave (Murano, 18 maggio 1810 – Milano, 5 marzo 1876) è stato un librettista, traduttore, critico d'arte e impresario teatrale italiano.
Felice Romani (Genova, 31 gennaio 1788 – Moneglia, 28 gennaio 1865) è stato un librettista, poeta e critico musicale italiano, fra i più noti e prolifici del suo tempo. A lui si devono circa un centinaio di libretti, scritti per i massimi operisti italiani della prima metà dell'Ottocento.
La chiesa di San Biagio era una chiesa parrocchiale cattolica della città italiana di Lodi, sconsacrata a fine Settecento e in seguito scomparsa.