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Il Movimento cooperativo (o cooperativismo) è costituito dall'insieme delle esperienze rappresentate dalle società cooperative e dai propri soci nella storia economica e sociale.
Una banca di credito cooperativo (abbreviata anche con l'acronimo BCC) è un particolare tipo di banca previsto dalla legge italiana. La caratteristica principale delle banche di credito cooperativo è quella di essere nella forma giuridica di società cooperative, mutualistiche e locali, costituite da soci che sono espressione diretta delle comunità locali di riferimento. Al giugno 2019 operavano in Italia 263 banche di credito cooperativo, casse rurali e casse Raiffeisen (Alto Adige) con 4 231 sportelli. La loro presenza diretta è in 2 638 comuni e 101 province; i soci, invece, sono stimati in oltre 1 300 000. Nell'aprile del 2016, le BCC sono state oggetto di una profonda revisione normativa (si veda anche "La riforma del credito cooperativo").
La cooperazione (o collaborazione) è il processo di gruppi o organismi che agiscono per il loro mutuo beneficio. Per molto tempo, basandosi su tesi razionaliste, la cooperazione è stata considerata - soprattutto in Italia - come segue: "Per cooperazione s'intende l'azione condivisa di più agenti per il perseguimento di uno scopo".. La definizione qui proposta, oggi attuale anche in quel mondo anglosassone che aveva in passato usato la stessa definizione finalistica dello scopo comune, appare invece più corretta.Nel suo senso applicato, "la collaborazione è una relazione mirata in cui tutte le parti scelgono strategicamente di cooperare al fine di raggiungere un risultato condiviso".
La storia di Monopoli (come per quasi tutte le città adriatiche) è fatta di influenze esterne: Egnatini (provenienti dalla vicina Egnazia), Bizantini, Bretoni, Arabi, Spagnoli, Veneziani hanno contribuito variamente a rendere la cultura della città di Monopoli un vero e proprio mosaico policromo; nel contempo queste minacciose presenze l'hanno strutturata come una poderosa fortezza sulla costa marina.
Luigi Malerba, pseudonimo di Luigi Bonardi (Pietramogolana, 11 novembre 1927 Roma, 8 maggio 2008), stato uno scrittore e sceneggiatore italiano. Ha fatto parte della neoavanguardia sperimentalista del Gruppo 63. Tra i suoi romanzi pi noti si ricordano: La scoperta dell'alfabeto, Il serpente, Salto mortale, Dopo il pescecane, Testa d'argento, Il fuoco greco, Le pietre volanti e Itaca per sempre. Ha inoltre scritto con Tonino Guerra storielle per ragazzi e bambini.
Le Isole Ionie (in greco moderno: , Ionia nisia; in greco antico: , Ionioi N soi; in veneto Isole Ionie o xo e Ionie) costituiscono un arcipelago greco nel Mar Ionio. Tradizionalmente denominato col termine di Eptaneso, cio "Le Sette Isole" (in greco moderno: E , Eptanisa; in greco antico: , Heptan sos), l'arcipelago comprende in realt numerose altre isole oltre alle sette maggiori. Costituiscono di per s una regione storica ben distinta con forti influenze culturali italiane ed in particolar modo veneziane che si svilupparono a partire dal plurisecolare dominio veneziano, il quale assicur che le isole non venissero assoggettate dall'Impero Ottomano. L'arcipelago divenne infine parte del moderno stato greco nel 1864. Dal punto di vista amministrativo, le isole appartengono oggi alla regione delle Isole Ionie, fatta eccezione per Cerigo che fa parte della regione dell'Attica.
L'isola di Cefalonia (in greco: Κεφαλονιά, Kefalonia) è un'isola greca, la maggiore delle isole Ionie; montuosa (Monte Eno, 1 620 m) e ricca di boschi, è divisa in due parti dalla profonda baia dei Livadi. Dal punto di vista amministrativo costituisce un'unità periferica composta dal comune omonimo nella periferia delle isole Ionie. Vi si coltivano cereali, olive, uva. Caratteristico dell'isola è il pino nero di Cefalonia. Attrazione turistica dell'isola sono le grotte di Drakena e le Katavothres, canali sotterranei naturali ad Argostoli. È anche nota per essere stata teatro dell'eccidio della Divisione Acqui dell'Esercito italiano per mano dei soldati tedeschi tra il 15 e il 26 settembre 1943, cioè poco dopo l'annuncio dell'armistizio fra l'Italia e gli Alleati, l'8 settembre. Oggi la memoria dei fatti della Divisione Acqui è tramandata dall'Associazione Nazionale Divisione Acqui. Ad Argostoli, capoluogo dell'isola, sulla collina c'è un Monumento dedicato ai Caduti della Divisione Acqui eretto, nel 1978, dallo Stato Italiano.