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I municipi di Milano (fino al 2016 denominati zone) sono le nove circoscrizioni in cui è diviso il territorio comunale di Milano. In ogni municipio esistono un presidente e un consiglio di municipio, eletti contemporaneamente al sindaco e al consiglio comunale. Da gennaio 2017 sono dotati di portafoglio.
Il comune di Firenze è diviso ufficialmente in cinque quartieri amministrativi, nei quali sono compresi a loro volta zone urbanistiche e quartieri minori. Le prime Circoscrizioni di decentramento fiorentine furono create a metà degli anni 1970, sull'esperienza dei precedenti comitati di zona. Fino al 1990 i Quartieri furono 14, per diventare con un'ampia riforma gli attuali 5.
Il comune di Genova è amministrativamente suddiviso in nove municipi. L'attuale suddivisione in municipi è regolamentata dal "Regolamento per il decentramento e la partecipazione municipale" approvato dal consiglio comunale il 6 febbraio 2007. I municipi sono divenuti operativi dopo le elezioni amministrative del 2007.
Il Consiglio regionale dell'Abruzzo è l'organo legislativo rappresentativo della regione Abruzzo. Istituito nel 1970, si compone attualmente di 30 membri più il Presidente della regione come componente aggiunto con piena facoltà di voto tranne che sulla questione di fiducia.
Il Consiglio di Stato è, nell'ordinamento italiano, un organo di rilievo costituzionale. Previsto dall'articolo 100 della Costituzione, che lo inserisce tra gli organi ausiliari del Governo, è organo giurisdizionale, ed è anche massimo giudice speciale amministrativo, in posizione di terzietà rispetto alla pubblica amministrazione italiana, ai sensi dell'articolo 103 della Costituzione. La sua sede è Palazzo Spada, a Roma.
Il consiglio comunale, in Italia, è l'assemblea pubblica, rappresentativa di ogni Comune posto in una regione a statuto ordinario, ente locale previsto dall'art. 114 della Costituzione della Repubblica Italiana. Secondo la legge costituzionale 23 settembre 1993, n° 2, tale normativa si applica nelle regioni a statuto speciale solo nella misura in cui esse lo desiderino. È regolato dal decreto legislativo n° 267/2000, "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali".