Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La viola è uno strumento musicale cordofono della famiglia del violino, nella quale occupa il posto del contralto-tenore, con una tessitura intermedia tra il violino ed il violoncello. Il termine è stato usato, non sempre in maniera precisa, per riferirsi a vari strumenti: la viola nel senso moderno del termine nasce assieme alla famiglia del violino, giungendo a maturazione non più tardi del 1535. Lo strumento è simile al violino, ma più grande di circa il 15-20% e, a differenza di quest'ultimo, non ha una taglia standard. Ha quattro corde accordate per quinte, una quinta sotto il violino, rispetto al quale ha anche un timbro più profondo e meno brillante; risulta quindi un'ottava sopra il violoncello. La tecnica della mano sinistra e dell'arco sono simili a quelle per il violino e la chiave musicale di lettura utilizzata solitamente è quella di contralto, all'occorrenza è impiegata anche quella di violino. Il musicista che suona la viola è detto violista. La viola è impiegata principalmente nella musica classica, sia come strumento solistico (anche se è meno comune in questo ruolo rispetto ad altri strumenti della sua famiglia, come il violino o il violoncello), sia in orchestra, nel quartetto d'archi e in svariate formazioni cameristiche. Lo strumento ha un ruolo significativo nella musica tradizionale di alcuni paesi europei, in particolare nella cultura ungherese e rumena, mentre si tratta di uno strumento non comune nella musica leggera, nel rock o nel jazz.
La tuba è uno strumento musicale che appartiene alla famiglia degli ottoni e alla famiglia dei corni a pistoni (all'interno della quale ci sono anche i flicorni, di cui le tube costituiscono le varianti più perfezionate e notevolmente voluminose nelle dimensioni). Le tube non sono altro che le taglie più basse e più gravi dei flicorni normalmente utilizzati per i complessi cameristici o per le bande militari; le tube infatti costituiscono i modelli maggiormente conosciuti dei flicorni voluminosi, e la loro nomenclatura nel passaggio da una denominazione all'altra, soprattutto dal punto di vista internazionale, genera non poche imprecisioni di definizione. Rispetto ai membri della famiglia dei flicorni, per quel che concerne la loro tessitura ed estensione si dividono convenzionalmente in tube basse e tube contrabbasse, possono essere costruite a pistoni di tipo verticale, frontale o a tipo cilindro rotante. Tra i membri della famiglia dei flicorni sono quelli dal suono più grave, concepiti appositamente soprattutto per l'utilizzo in organici orchestrali. La prima tuba (intonata in Fa), suggerita dal supervisore musicale dell'esercito prussiano Friedrich Wilhelm Wieprecht, venne costruita a Berlino da Johann Moritz nel 1835. Essa è stata utilizzata nelle orchestre a partire dal 1836. Dieci anni dopo il noto fabbricante di strumenti a fiato Cerveny inventò la prima tuba contrabbassa. La tuba ha avuto una propria letteratura solistica (con Ralph Vaughan Williams, Gordon Jacob, Alexej Lebedjew e altri) ed è entrata a far parte delle brass band (come i quintetti di ottoni) e jazz (prima che entrasse il contrabbasso). La scoperta delle altre tube in Italia è dovuta molto al virtuoso statunitense Roger Bobo, che ha tenuto numerosi corsi nella penisola.
Con il termine palissandro si indica comunemente un legname pregiato appartenente al genere Dalbergia. Con lo stesso termine possono venire indicate specie diverse come ad esempio il Machaerium scleroxylon e l'Ocotea cernua.
L'organo Hammond è un organo elettrico progettato da Laurens Hammond e costruito dalla statunitense Hammond Organ Company. Nonostante esso fosse in origine destinato alle chiese in alternativa ai più costosi organi a canne, trovò largo utilizzo nel jazz, blues, musica gospel, easy listening e, in misura inizialmente minore ma poi sempre crescente, per il rock e il pop.
Nei tempi antichi, soltanto il Sole e la Luna, poche centinaia di stelle e i pianeti più facilmente visibili avevano un nome. Nel corso degli ultimi secoli, il numero di oggetti astronomici identificati è salito da qualche centinaia a oltre un miliardo, e altri ancora ne vengono scoperti ogni anno. Al fine di identificare senza ambiguità tutti questi oggetti, e allo stesso tempo di dare un nome a quelli più interessanti e, se è il caso, alle loro caratteristiche, gli astronomi hanno la necessità di designare gli oggetti in modo sistematico. L'Unione Astronomica Internazionale (IAU) è l'organo ufficialmente riconosciuto dagli astronomi e da altri scienziati di tutto il mondo come l'autorità competente alla denominazione dei corpi celesti. In risposta alla necessità di avere nomi univoci per gli oggetti astronomici, la IAU ha creato alcuni sistemi di denominazione per oggetti di vario genere.
Marco Di Battista (Roma, 13 ottobre 1964) è un pianista italiano.
Giannantonio De Vincenzo (Venezia, luglio 1954) è un sassofonista jazz italiano.
Il Codice internazionale di nomenclatura zoologica o International Code of Zoological Nomenclature (denominazione ufficiale, in inglese), familiarmente detto The Code ("Il Codice") fra gli zoologi, è un insieme di regole nella zoologia che hanno l'intento fondamentale di provvedere alla massima universalità e continuità nella classificazione di tutti gli animali, secondo giudizio tassonomico. Il Codice è considerato una guida per la nomenclatura degli animali, ma lascia agli zoologi un certo margine di libertà nel denominare e descrivere nuove specie. Le regole all'interno del Codice determinano quali nomi sono potenzialmente validi, per qualunque taxon, inclusi i livelli di sottospecie e di superfamiglia. Le sue misure possono essere modificate o adattate a un particolare caso quando l'aderenza stretta ad esse potrebbe causare confusione. Eccezioni di questo tipo non possono mai essere svolte ad opera di un singolo scienziato (per quanto bravo e rispettato possa essere nel suo campo) ma solo dalla Commissione internazionale di nomenclatura zoologica (ICZN), che agisce al di sopra di tutti gli zoologi. La Commissione prende provvedimenti in conseguenza a questioni che le vengono proposte. Il Codice regolamenta i nomi dei taxa di animali (regno Animalia) e di altri cladi di eucarioti tradizionalmente considerati "protozooi" e consta di Articoli (che sono obbligatori) e Raccomandazioni. Gli Articoli vennero progettati con lo scopo di permettere agli zoologi di poter far sì che i nomi dei taxa siano corretti in circostanze tassonomiche concrete. L'uso del Codice permette a uno zoologo di determinare il nome valido di qualsiasi taxon al quale un animale appartenga in qualunque categoria delle gerarchie specie, genere e famiglia (includendo sottospecie, sottogenere e categorie del livello famiglia tali come sottofamiglia e tribù). Il Codice non regola interamente i nomi dei taxa in alto al livello famiglia (ordine, classe, phylum) e non fornisce regole per l'uso sotto la categoria di sottospecie (varietà, aberrazione, natio, ecc.), poiché mancano di entità tassonomica.