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Villa La Pastorella è una dimora storica italiana, che sorge nella via omonima (numero civico 8), a Settignano, nelle vicinanze di Firenze.
I Vespri siciliani furono una ribellione scoppiata a Palermo all'ora dei vespri di Luned dell'Angelo nel 1282. Bersaglio della rivolta furono i dominatori francesi dell'isola, gli Angioini, avvertiti come oppressori stranieri. Da Palermo i moti si sparsero presto all'intera Sicilia e ne espulsero la presenza francese. La ribellione diede avvio a una serie di guerre, chiamate "guerre del Vespro" per il controllo della Sicilia, che si conclusero definitivamente con il trattato di Avignone del 1372.
L'ex-convento del Carmine è un edificio storico di Fivizzano, situato nella località Colle di Cerignano frazione a poca distanza da Fivizzano, sulla direttrice che unisce il territorio lunigianese alla Garfagnana.
Il convento degli Agostiniani è un edificio che sorge a Fivizzano, in Toscana. È sede della biblioteca comunale.
La chiesa dei Santi Jacopo e Antonio, o santuario della Beata Vergine dell'Adorazione, è un edificio di culto cattolico situato in via Umberto I a Fivizzano, in provincia di Massa Carrara. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato di Fivizzano della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli.
I Cattaneo sono una famiglia nobile genovese di antichissima origine. I Della Volta nel 1309 con le famiglie Mallone, Bustarino, Marchione, Stancone, Ingone e Libertino (tutte estinte da tempo) costituirono l'albergo Cattaneo (prima di queste istituzioni consortili), anteponendo quindi al loro questo nuovo cognome. La sua origine risalirebbe alla missione del potentissimo Ingo della Volta quale ambasciatore nel 1161 della città di Genova a Pavia presso Federico Barbarossa; in tale occasione viene nominato “cattaneo” (ovvero "capitano", in italiano antico) con la concessione di alzare nell'insegna araldica il “capo dell'Impero”, ossia l'aquila nera. Con il cambiamento di partito si avrebbe la sua denuncia con la sovrapposizione nello stemma del “palato” d'argento e di rosso sul fasciato d'azzurro e d'argento. Le varie famiglie dell'albergo Cattaneo, dopo il Trecento nelle occasioni in cui era necessario riferirsi agli antenati, per esempio per l'annuale riscossione dei redditi delle prime compere del Comune, i Cattaneo si qualificheranno sempre specificando il cognome originario della famiglia di provenienza, come ad esempio "Cattaneus olim De Volta". Restarono a costituire nel 1528 l'albergo Cattaneo le famiglie: Bava, Borrelli, Bozzoni, Canessa, Carizia, Cattaneo, Chiavari, Foglietta, Lagomarsino, Lasagna, Lazzari, Leccavela, Oliva, Pietra, Riccoboni, Stella, Tagliacarne, Vento, Zerbino. La famiglia Cattaneo ha dato alla repubblica i seguenti dogi: Oberto (1528, primo doge biennale), Leonardo (1541), Giovanni Battista (1691), Niccolò (1736) e Cesare (1748). L'arma attuale è: Fasciato d'argento e d'azzurro al capo d'oro caricato dall'aquila nera, e con le armi dei Paleologo nel cuore dello scudo. Corona di Principe.