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Lo swing è un genere musicale, nato negli anni venti ed evolutosi fino a divenire un genere definito nel 1935 negli Stati Uniti. Lo swing si distingue per un caratteristico movimento della sezione ritmica e per un tipo di esecuzione delle note con un ritmo "saltellante" (o "dondolante", appunto swing in inglese), accostato spesso da balli frenetici. Lo swing si è sviluppato contemporaneamente in due contesti completamente differenti: New York e Kansas City.
Rosso e nero (1951-1957) è stata la trasmissione madre dei salotti radiofonici e televisivi italiani. Il programma, ideato da Corrado e dal fratello Riccardo, che ne fu il regista, fu presentato da Mario Carotenuto e in seguito dallo stesso Corrado. Rosso e nero contribuì a lanciare vari divi dello spettacolo, come Sophia Loren, Alberto Sordi, Claudio Villa ed Alberto Talegalli. «Varietà radiofonico», andava in onda, dallo studio di via Asiago a Roma, nelle sere del giovedì, su testi di Altomonte e Montefoschi, autori tra l'altro dei famosi monologhi di Tino Scotti che terminavano con «ghe pensi mì, ghe pensi tutto mì...» Diverrà famoso il quiz fatto tra gli spettatori presenti nella sala, che potevano vincere il Piatto d'argento Palmolive a quel tempo la ditta sponsor della trasmissione. Le orchestre che parteciparono alle cinque edizioni del programma, erano dirette da Enzo Ceragioli, Ernesto Nicelli, Ritz Ortolani, Pippo Barzizza, Lelio Luttazzi, Armando Trovajoli. La prima trasmissione andò in onda giovedì 11 gennaio 1951 dall'Auditorium Rai al Foro Italico, presentata da Carotenuto con la regia di Mantoni e le orchestre Nicelli, Donadio e Ceragioli, ospiti gli attori Tino Scotti, Franca Valeri, Alberto Sordi, tra le vedettes estere le Peters Sisters. La trasmissione, un cult della radio, viene ripresa dalla TV in via sperimentale nell'anno della sua nascita in Italia, 1954, per otto puntate presentate da Corrado con la collaborazione di Flora Lillo, segnando la prima apparizione sul piccolo schermo del presentatore. Corrado ne realizzerà poi anche un film intitolato Café chantant nel 1953. Il programma fu portato anche nei teatri italiani. Nel 1954 fu prodotto da Carlo Infascelli e diretto da Domenico Paolella il film Rosso e nero con la partecipazione di gran parte degli attori e musicisti che avevano partecipato alla trasmissione nelle ultime edizioni dello spettacolo.
Il 14º Festival della canzone italiana si tenne al salone delle feste del casinò di Sanremo dal 30 gennaio al 1º febbraio 1964 e fu condotto per il secondo anno consecutivo da Mike Bongiorno, affiancato da Giuliana Lojodice. In diretta dalle 22,30 le prime due serate alla Radio e alle 21,30 la serata finale in contemporanea Radio e Tv. In questa occasione, per la prima e unica volta, la manifestazione assunse ufficialmente la denominazione di "Festival internazionale della canzone italiana".Tale edizione, la prima in cui i concorrenti italiani si esibirono in coppia con un interprete straniero, è rimasta nella storia per varie ragioni: in primis per avere visto la vittoria di una sedicenne Gigliola Cinquetti che, in coppia con la cantante italo-belga Patricia Carli, presentò la canzone Non ho l'età, e a seguire l'esclusione dalla finale di Bobby Solo (che, per l'occasione, si presentava in coppia con lo statunitense Frankie Laine) a causa di un'improvvisa raucedine che gli impedì di esibirsi dal vivo: gli fu concesso di presentare fuori concorso la sua canzone, Una lacrima sul viso in playback nell'ultima serata e a seguito di quell'esclusione fu coniata per lui l'espressione di «vincitore morale», poi utilizzata per altri cantanti e anche in altri contesti. La Cinquetti era stata ammessa di diritto in quanto vincitrice del concorso "Voci Nuove" di Castrocaro, e fu questa l'unica occasione in cui un artista vinse entrambe le manifestazioni nello stesso anno. L'annuncio della vittoria della Cinquetti provocò una furiosa reazione da parte di Domenico Modugno, che la definì "una buffonata, una pazzesca buffonata" e abbandonò la sala stampa in segno di protesta rifiutandosi di concedere autografi: ma due anni dopo sarebbe stato lui a vincere, e proprio in coppia con la Cinquetti. Fu inoltre la prima volta in cui ogni cantante in gara poté scegliere il proprio direttore d'orchestra, spezzando così il "monopolio", poi divenuto "duopolio", che aveva sempre caratterizzato le edizioni precedenti.Si trattò di un'edizione molto fruttuosa dal punto di vista commerciale, perché sulla scia della manifestazione le canzoni in gara vendettero complessivamente sei milioni di copie, di cui un quarto solo grazie al brano di Bobby Solo; Gigliola Cinquetti, grazie alla vittoria sanremese, fu inviata dalla Rai all'Eurofestival 1964 a Copenaghen (Danimarca) e lo vinse prepotentemente, quasi doppiando il secondo arrivato, il britannico Matt Monro, e dando all'Italia la sua prima vittoria nella manifestazione continentale, e la prima e unica vittoria ad una canzone vincitrice del Festival di Sanremo.Le canzoni tornarono ad essere 24, di cui solo 12 finaliste e anche l'esecutore cambiò a ogni canzone, scelto dall'autore e dalla casa discografica. Fu inoltre deciso di proclamare una sola canzone vincitrice, dichiarando tutte le altre seconde a pari merito. La giuria in sala fu rimpiazzata da 20 giurie regionali costituite ciascuna da 15 persone, metà delle quali superiori ai 25 anni di età e l'altra metà inferiore. La finale fu integralmente riproposta 33 anni più tardi da Rai 1 che la ritrasmise il 19 febbraio 1997 e la replicò integralmente dopo altri quindici anni, il 21 marzo 2012, in fascia notturna.
Enzo Ceragioli (Seravezza, 1º ottobre 1908 – Milano, 10 giugno 1999) è stato un direttore d'orchestra, compositore, pianista e arrangiatore italiano.