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La provincia di Pistoia è una provincia italiana della Toscana di 292 502 abitanti. È la sesta provincia toscana per numero di abitanti, ed è la nona e penultima provincia toscana per superficie.
Collodi è una frazione del comune italiano di Pescia, in provincia di Pistoia, in Toscana. Borgo medievale documentato fin dal XII secolo, è legata al nome di Carlo Lorenzini, autore di Pinocchio. Lo scrittore fiorentino, la cui madre era originaria del paese, vi trascorse parte dell'infanzia e ne assunse il nome, firmandosi Carlo Collodi. La frazione conserva un'antica rocca e l'aristocratica Villa Garzoni con ampio giardino, e fonda la propria economia sul turismo anche grazie al parco dedicato a Pinocchio. Per la sua qualità turistico-ambientale è Bandiera arancione del Touring Club Italiano.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
I Canti carnascialeschi furono un genere musicale in voga a Firenze nel Quattrocento ai tempi di Lorenzo il Magnifico, a cui viene attribuita anche la loro paternità.La loro diffusione andò ben oltre il Cinquecento, come attestò la prima antologia curata da Anton Francesco Grazzini nel 1559, intitolata Tutti i trionfi, carri, mascherate o canti carnascialeschi andati per Firenze dal tempo del Magnifico Lorenzo vecchio de’Medici; quando egli ebbero prima cominciamento per infino a questo anno presente 1559, che è stata presa come modello di riferimento dagli storici della letteratura, quali Charles S. Singleton negli anni quaranta e cinquanta del Novecento. Dopo la morte di Lorenzo (1492) e durante la predicazione di Savonarola, i festeggiamenti carnevaleschi furono sostituiti da processioni e da laudi religiose. Dopo la morte di Savanarola (1498), i divertimenti del Carnevale furono ripristinati.I canti carnascialeschi assomigliano ai Carri e ai Trionfi, dato che tutti questi generi seguono una forma metrica popolare, come la barzelletta o la ballata, intervallata da un ritornello ed arricchita, talvolta dalla simulazione della caccia e della frottola. Questi canti abitualmente venivano eseguiti durante le feste di carnevale da un gruppo di maschere camminanti sulla strada o collocate sui carri. Quando quelle mascherate rappresentavano divinità mitologiche e personificazioni di virtù, quei canti erano chiamati Trionfi, quando impersonavano mestieri o l'umanità Carri.Le maschere rappresentavano principalmente i mestieri e lo scopo della rappresentazione era quello di descrivere sia i gesti e le abitudini della categoria sia di alludere e riferirsi grazie a doppi sensi alla grande tematica della pratica dell'amore. Tra i mestieri raffigurati all'epoca erano immancabili quelli dello spazzacamino, del tessitore, del dipintore.I canti venivano anche musicati come ha potuto attestare Federico Ghisi nella sua ricerca storica effettuata nel 1937. Gli autori sono per lo più anonimi anche se è noto che persino i migliori poeti del tempo, tra i quali il Pulci e il Poliziano, si cimentarono.È proprio di Lorenzo il Magnifico il canto più rinomato, intitolato Il trionfo di Bacco e Arianna, nel quale si ritrova mirabilmente lo spirito della sua epoca. Il tono stesso dei canti mutò a seconda delle condizioni storico e sociali, basti pensare al passaggio dalla malizia ed eleganza del periodo del Magnifico, all'ascetismo della breve fase di Savonarola e alla freddezza caratterizzante l'inizio dei primi granduchi.Il primo musicista conosciuto che si dedicò ai canti carnascialeschi fu Heinrich Isaac, attivo a Firenze dal 1485, che instituì una "nuova scuola fiorentina", caratterizzata da una scrittura polifonica e da modalità musicali complesse.I canti più noti sono: il Canto de berniquola, su testo di Lorenzo e musica di Henrich Isaac; il Canto dei farcitori d’olio, su musica di Alexander Agricola; il Canto de’ cialdonai, di anonimo; il Canto delle rivenditore, di anonimo; il Canto dei poveri che accettano la carità, di anonimo su testo di Lorenzo; il Canto di uomini allegri e goditori, di anonimo.Il Galiani e il Martorana definirono canti carnascialeschi anche quelle poesie cantate a Napoli durante le feste popolari, non soltanto carnevalesche, chiamate "coccagne": alcuni di questi canti carnascialeschi furono giudicati incantevoli e ricchi di lirismo stravagante.
Firenze (AFI: /fi r n e/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjo r n a/; Florentia in latino) un comune italiano di 379 194 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della citt metropolitana con una popolazione di 1 011 349 abitanti, ottavo comune italiano per popolazione e il primo della Toscana, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia, una conurbazione che conta oltre 1 520 000 abitanti. Nel Medioevo stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'et moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati pi ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della citt un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanit UNESCO dal 1982, considerata luogo d'origine del Rinascimento la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonch rinomata tra le pi belle citt del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Lorenzo de Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la pi alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
Azzone Visconti (Ferrara, 7 dicembre 1302 – Milano, 16 agosto 1339), figlio di Galeazzo I e Beatrice d'Este, fu signore di Milano dal 1329 al 1339.
Anton Francesco Grazzini detto il Lasca (Firenze, 22 marzo 1505 Firenze, 18 febbraio 1584) stato un poeta, scrittore e commediografo italiano.